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15 Apr 2016

L'emozionante incontro di domenica scorsa tra la Dinamo Banco di Sardegna e Io Può, squadra affiliata Uisp di atleti disabili.

A volte un gesto che ad alcuni può sembrare minuscolo può avere un grande impatto per qualcun altro. È quello che è successo domenica scorsa al PalaSerradimigni quando la Dinamo Banco di Sardegna ha ospitato Io Può, la squadra affiliata al Comitato Territoriale Uisp che disputa il Torneo Open, composta da ragazzi con disabilità fisiche e mentali. I ragazzi, guidati dalla coach Emanuela Serra, hanno accompagnato l’ingresso in campo dei giganti biancoblu durante la presentazione delle squadre, vivendo sul campo il momento in cui viene suonato l’inno di Mameli. Tutta la potenza e la suggestione di calcare un parquet con gli occhi di cinquemila spettatori è raccontata dalle lacrime di Valentina, giovane atleta della Io Può, che non ha trattenuto l’emozione durante l’inno d’Italia. Lacrime che raccontano l’incredibile potere della pallacanestro, lacrime che ricordano a tutti gli addetti ai lavori, abituati al backstage che accompagna un campionato come quello della Dinamo, che enorme privilegio vivano ogni giorno.

Le emozioni per i ragazzi della Io Può però non sono finite con la presentazione delle squadre: durante l’intervallo lungo, perfettamente coordinati dallo staff capitanato da Emanuela Serra, il team ha giocato una partitella sul parquet del PalaSerradimigni: bianchi contro blu, stesso campo e stesso pallone delle stelle della serie A. Top scorer del match Sandro, autore di 6 punti che hanno permesso alla squadra blu di imporsi, ma vincitore indiscusso di questi intensi minuti sul campo è il basket. Lo sport che amiamo e che ogni giorno ci regala emozioni incredibili, potente mezzo di integrazione e crescita.

“Lo sport è per noi uno strumento per diventare più autonomi e confrontarci prima di tutto con noi stessi e con i nostri limiti. Condividere lo stesso campo con altri giocatori e renderci conto che giochiamo allo stesso sport e con la stessa palla con le altre squadre ci permette di scoprirci uguali a loro. Siamo grossi quanto loro, corriamo come loro e, sebbene ci siano delle difficoltà, utilizziamo il basket per vincere le nostre paure e i nostri limiti” ha spiegato Emanuela Serra a DinamoMania. “La nostra è un’associazione affiliata Uisp che si occupa di persone diversamente abili. Nel 2006 è nato il progetto ‘Nessuno è escluso’ e nel 2010, con la nascita del Torneo Open Uisp organizzato da Gianni Sanna, che ci dava l’opportunità di partecipare, siamo diventati una vera e propria squadra”. Far parte del Torneo Open Uisp è molto di più di una semplice sfida sportiva: “Oltre a confrontarci sul parquet ci sono anche i momenti di condivisione e integrazione, come i terzi tempi tutti insieme. Sono momenti di convivialità che non hanno prezzo, ci fanno sentire parte di un gruppo. Lo sport poi ci dà una visione diversa della vita, scandisce le nostre giornate e ci crea un appuntamento fisso, ci cambia l’umore e aumenta il nostro senso di appartenenza alla comunità”. I risultati sono migliorati stagione dopo stagione, e sono arrivate anche le prime vittorie: l’ultima in ordine di tempo è stata conquistata lo scorso 24 marzo con la Pallacanestro Ploaghe. A raccontare le emozioni della partita le parole dell’arbitro del match che valgono più di mille immagini. “Se alla fine della partita vedi lacrime di gioia anche negli sconfitti capisci di aver partecipato alla partita più emozionante di sempre: Io Può batte la Pallacanestro Ploaghe 77-.71”. “Al di là dei risultati meramente sportivi le vittorie ottenute in questi anni sono molto più grandi, dopo sei anni di campionato. Ho avuto il privilegio di vivere di persona e vedere grandissimi cambiamenti: persone che non riuscivamo a parlare che hanno iniziato a comunicare, persone meno autonome che invece lo sono diventate, persone tristi che hanno iniziato a sorridere più spesso. Il tutto in parallelo ai miglioramenti che riguardano il livello motorio e cognitivo comportamentale”.

L’esperienza al PalaSerradimigni ha un valore importante: “La nostra partecipazione al match di domenica è la dimostrazione che finalmente lo sforzo dei singoli è diventata una rete, tale per cui una realtà territoriale e cittadina affermata come la Dinamo ci dedica un’attenzione importante. Siamo circondati da tanto affetto ma anche da tante persone che valorizzano il nostro lavoro e questo ci dà grande energia e stimolo per fare ancora meglio”. In chiusura Emanuela spiega che l’attività dell’Associazione Io Può non limitata a Sassari ma opera in tutta la Sardegna, attraverso la promozione di eventi dedicati ai diversamente abili attraverso sport diversi, come pallavolo, acquagim e nuoto. “Il diritto allo sport è un diritto di tutti _conclude Emanuela_ e ci piacerebbe che davvero tutti si mobilitassero perché anche le persone diversamente abili possano goderne. Per adesso è soprattutto responsabilità delle associazioni dedicate ma ci piacerebbe che tutti dessero il proprio contributo per garantire continuità a questi ragazzi”. 

Io può. Dal 2006 il Comitato Territoriale dell’UISP di Sassari ha realizzato corsi di nuoto, basket, arrampicata sportiva, mountain bike, calcio grazie al Progetto “Nessuno escluso”. Da questo percorso è nata l’esigenza di creare un’associazione che si occupasse di rivolgere le sue attività esclusivamente a  persone diversamente abili e affette da disagio psichico. Si è costituita così l’associazione “Io può”, una costola del Comitato Provinciale di Sassari al fine di dare continuità ed identità al lavoro svolto, ormai da anni, da parte della Uisp. L’Associazione “Io Puo” nasce, infatti, con l’intento di dare un’identità ad un gruppo di ragazzi diversamente abili, gli educatori che li sostengono e che da tempo praticano diverse discipline sportive e si integrano nel tessuto sociale grazie allo sport.

 

Sassari, 15 aprile 2016

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna