I tenores di Bitti “Mialino Pira” allieteranno il big match di questa sera
Un’eccellenza tutta isolana, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità: il canto a tenore è forse una delle più antiche tradizioni della Sardegna e trova nei Tenores di Bitti, i più famosi interpreti.
Questa sera, in occasione della sfida di campionato con la Scandone Avellino, in programma alle 20:45 al PalaSerradimigni, i Tenores di Bitti “Mialinu Pira” vestiranno i panni delle guest star e si esibiranno in alcuni brani tradizionali. Già ospiti in diverse occasioni del PalaSerradimigni e tra i protagonisti del calendario Dinamo Island 2017 dello scorso anno, si rafforza il solido rapporto di amicizia che lega il club di via Nenni e i Tenores che questa sera regaleranno al pubblico del PalaSerradimigni un’esibizione unica. La Dinamo Banco di Sardegna ringrazia inoltre il partner biancoblu Rockhaus di Alberto Erre per la professionalità e il supporto tecnico offerto, fondamentale per la performance di stasera.
Tenores di Bitti “Mialinu Pira”. Il gruppo è stato fondato nel 1995 ed è composto da Omar Bandinu, Marco Serra, Bachisio Pira e Arcangelo Pittudu. I Tenores di Bitti hanno effettuato numerose tournee, portando la tradizione e la suggestione del canto a tenore in Europa – visitando Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Austria, Slovenia, Estonia, Lituania, Croazia, Albania, Ungheria, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Polonia, Irlanda), in Giappone, Brasile, Cile e negli Emirati Arabi. Il nome del gruppo è un omaggio allo scrittore Michelangelo “Mialinu” Pira, tra i più importanti studiosi della lingua sarda.
Canto a tenore. Dichiarato dall’Unesco Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità nel 2005, il canto a tenore è uno stile tradizionale del canto corale isolano, espressione del mondo agro-pastorale. Il canto si esegue a quattro voci, il quartetto è composto da su bassu (il basso), sa contra (il baritono), sa mesa ‘oche (il contralto) e sa ‘oche (la voce solista). La voce solista canta la poesia e ha il compito di scandire il ritmo e la tonalità che il coro deve eseguire: su bassu è la prima voce, sa contra la seconda e sa mesa’oche è quella che addolcisce la melodia, completando la polifonia del terzetto.
Sassari, 02 gennaio 2018
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna