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23 Dec 2019

Una delegazione della Dinamo ospite al Centro Diurno delle Figlie della Carità e dell’ostello della Caritas turritana

Una giornata densa di emozione, approfondita dalla condivisione di momenti speciali in un confronto semplice e diretto. Lunedì scorso la Dinamo Banco di Sardegna ha incontrato gli ospiti del Centro Diurno “Suor Giuseppina Nicoli” della Congregazione Figlie della carità e l’Ostello della Caritas Turritana di via Galilei. La giornata, fortemente voluta dalla Fondazione Dinamo in collaborazione con gli operatori dei centri, è stato il primo di una serie di eventi in programma per le festività.

Nel primo pomeriggio Marco Spissu, Dwayne Evans, Lorenzo Bucarelli e l’assistant Giorgio Gerosa, accompagnati dalla responsabile della Fondazione Dinamo Viola Frongia, hanno visitato il Centro Diurno che, dal 2016, offre a tutti la possibilità di avere un posto dove stare, lavarsi, fare una lavatrice, mangiare un pasto caldo e svagarsi. Un punto di ritrovo dove chi non ha niente può usufruire di compagnia, ascolto e sostegno da parte delle suore che gestiscono il centro insieme agli operatori e volontari che ogni giorno si prodigano per aiutare chi è in difficoltà. La delegazione biancoblu è stata accolta da circa una quindicina di ospiti, tra i 21 e i 70 anni, che -rotto il momento di iniziale timidezza- hanno iniziato a fare domande ai giocatori. Dalle cose più semplici, legate al cammino umano e professionale di ognuno di loro, fino al confronto su tematiche più calde come l’affrontare i momenti di difficoltà che la vita pone davanti a ognuno di noi. Qualcuno ha raccontato la sua storia come Giuseppe, aspirante frate, che già nel 2016 era stato ospite dell’ostello di via Galilei: rientrato in Sardegna dopo un’esperienza negativa nella penisola, senza una casa e senza un lavoro è stato accolto dalla Caritas. Il suo cammino è diventato quello dell’associazione e ha contribuito alla nascita del centro diurno, dove per lui è iniziato anche un percorso che lo porterà a prendere i voti. Sport, esperienza, competizione: sono solo alcune delle tematiche che sono state trattate, in un’ora di interessante incontro e confronto. Al termine i ragazzi hanno celebrato insieme le imminenti festività brindando di fronte a un piccolo rinfresco, guardando con speranza all’anno nuovo.

In serata invece una delegazione capitanata da Jack Devecchi con Michele Vitali, Paulius Sorokas e l’assistant coach Edoardo Casalone ha visitato l’ostello maschile della Caritas di via Galilei. Un ostello, attivo dal 2003 e gestito dall’opera dei volontari, che offre temporaneamente alloggio a massimo dodici ospiti, offrendo loro un pasto caldo e la possibilità di avere un letto dove dormire. Nella calda sala comune, seduti intorno a un lungo tavolo dove ogni giorno ospiti e volontari si incontrano, in tutto quasi una ventina di persone si sono riunite. Da Suor Angela, decana delle Figlie della carità, ad Hassan, conosciuto come lo zio, ospite più anziano del centro, arrivato in Sardegna nel 1983 dal Marocco e da sempre errante alla ricerca di stabilità, a Jack Devecchi capitano biancoblu. In una naturale chiacchierata tutti hanno iniziato a raccontare le loro storie: non importa se storie di povertà o sconforto, se il racconto di un giocatore professionista o di un ex tossicodipendente. Persone sedute allo stesso tavolo con la voglia di raccontarsi, scambiare le idee sul presente e guardare insieme al futuro. Come Regre, curdo scappato dalla guerra approdato in Sardegna e che adesso, dopo aver seguito un corso professionale, si prepara a partire in Belgio per una nuova vita. Storie di ordinaria umanità, tra persone che, nel condividere la stessa tavola, hanno letto negli occhi degli altri ospiti speranza e ottimismo, in un intenso seppur breve momento di confronto e condivisione.

Ca semus prus de unu giogu.

Sassari, 23 dicembre 2019

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna