EDITORIALE | L'ULTIMO STEP

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24/01/2022 | 00:05:43

Lo ha sintetizzato perfettamente David Logan dopo l’ennesima tripla della sua partita, manca davvero pochissimo per vedere la Dinamo ad un potenziale veramente competitivo. Ed è mancato veramente pochissimo a centrare il grande colpo sul campo di Brescia, reduce con il successo di ieri da 7 vittorie nelle ultime 8, battuta solo il 5 dicembre a Milano. Sassari ha espresso all’interno dei 40 minuti momenti di alto livello, grande impatto, capacità di reazione ad ogni break subito, capacità di muovere la palla in attacco e di essere micidiale in campo aperto. Ha difeso nettamente meglio l’1vs1 individualmente, non ingannino i 97 punti subiti, entrambe le squadre giocano a tantissimi possessi, il ritmo è elevatissimo, il punteggio inganna, il Banco ha dato segnali importanti, ma manca ancora qualcosa.
Per battere Brescia in casa in questo momento devi essere quasi perfetto, la Dinamo è arrivata 83-82 a 2’ dalla fine, le è mancato il guizzo, soprattutto ha pagato i 5 falli di Diop, costretto a non poter essere in campo negli ultimi decisivi minuti come a Venezia e quelli un po’ inventati a Kruslin, che stava giocando una partita da MVP, difensivamente eccellente, due bombe per ricucire il gap, peccato la sua partita sia stata strozzata dai falli. Mekowulu ha fortemente deluso dopo i segnali confortanti di Bologna e il virus intestinale pre Trento la non difesa su Petrucelli grida vendetta, lì purtroppo dentro l’area è mancato qualcosa, a livello di seconde opportunità concesse alla Leonessa e a livello di difesa nei possessi chiave, perché per tutta la partita Sassari ha riempito l’area, si è sempre fatta trovare pronta per rotazioni e recuperi della palla, è saltata sul più bello, ma la prestazione c’è eccome. Lo spettacolo messo in scena dal trio Robinson-Logan-Bendzius è da palati fini, pazzeschi. Il primo sta giocando ad altissimo livello per come cambia ritmo per come coinvolge i compagni, ormai è giocatore di grande spessore, viaggiando a cifre clamorose. Il professore con una partita alla settimana a 39 anni mette ormai il suo marchio su tutte le giocate che trascinano la Dinamo anche contro il miglior difensore del campionato. Il lituano è uomo di Bucchi, grandissima responsabilità e leadership ripagata con una presenza sempre costante, ci tiene, combatte a rimbalzo che non è mai stato il suo forte, hai dei rush da tiratore che spacca le partite, punto fermo se ce n’è uno, ecco cosa significa la mente in un giocatore.
Il calendario non aiuta, saltata la giornata con Treviso, arrivano in serie Brindisi, Trieste e Virtus Bologna, mica male, ma questa Dinamo ha dimostrato che può lottare per i playoff, adesso si inizia a fare sul serio, le partite, le differenze canestri, gli scontri diretti diventano già un fattore, prima delle Final Eight e della sosta per le Nazionali, Sassari indirizzerà il suo cammino.

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