Salta al contenuto principale
26 Dec 2022

Lasciando stare le polemiche e le arrabbiature per quanto riguarda alcune decisioni e il metro che è stato usato durante la partita, la Dinamo deve uscire dal Taliercio rinfrancata per quanto fatto vedere contro un avversario di questo livello, che ha un potenziale infinito all’interno del proprio roster. Senza Gentile, Treier, con Jones influenzato in campo e con Stephens praticamente inutilizzabile per i falli, Sassari ha dimostrato di avere un’identità chiara e precisa. Innanzitutto, difensiva, dove la squadra di Bucchi è organizzata, lotta, combatte, sa quello che deve e ognuno si aiuta per cercare di aggredire e di proporre. Al di là della difficoltà a rimbalzo viste le differenze di taglia e quintetto con cui il Banco è stato costretto a giocare, la Dinamo ha dato l’impressione di essere squadra, di tuffarsi su ogni pallone, di provare sempre a ribaltare l’azione pur in condizioni di oggettivo svantaggio.

La coppia Robinson – Dowe è sempre più in sintonia con l’ex Bamberg e Prometey che comincia a diventare un fattore uscendo dalla panchina, sia nel ruolo di playmaker che nel ruolo di finalizzatore, riuscendo più volte ad attaccare 1vs1 e a creare gioco così come il folletto di Nashville, 29 punti e 13 assist in due il fatturato della coppia americana. Senza, come detto una delle proprie punte offensive ovvero Jones, fermato dall’influenza, la Dinamo ha ribattuto colpo su colpo, ha giocato 25 minuti di grande qualità, tutti hanno contribuito da Devecchi a Chessa fino a Gandini, preziosissimo artefice quando è stato chiamato in causa. Primo tempo eccellente per Kruslin, mentre Bendzius ha sofferto la fisicità di Willis e Parks ma dà sempre l’idea di poterti colpire in ogni momento con la sua intelligenza e il suo rilascio di palla micidiale.

Quando potrà essere al completo la Dinamo sarà una bella squadra con rotazioni importanti e con tutti i giocatori che si aiutano, hanno spirito e hanno voglia di lottare e sacrificarsi, questo è un dettaglio non da poco nella pallacanestro moderna e Sassari lo ha toccato con mano ad inizio stagione. La dea bendata non è che si possa dire stia aiutando particolarmente il Banco, che quando ha avuto tutti gli effettivi ha sempre vinto, ci sono squadre che possono avere anche delle defezioni, la Dinamo oggi è stata davvero squadra ed è uscita a testa altissima. Non è tutto perduto per le Final Eight, campionato durissimo, classifica cortissima, anche se Sassari affronterà in casa il 2 gennaio una lanciatissima Brescia che sta producendo grandi prestazioni. Poi Reggio Emilia fuori e Brindisi in casa per chiudere il girone di andata, un girone in emergenza con degli errori e con dei problemi, ma onestamente dopo la sosta la Dinamo ha dimostrato di essere tutt’altra squadra e tutt’altro gruppo, ed è la cosa che fa ben sperare per il futuro.