Salta al contenuto principale
09 Dec 2016

Alla scoperta degli scatti di Nanni Angeli del calendario ufficiale Dinamo Island 2017, disponibile in tutti i Dinamo Store dell’isola

Una giostra equestre al galoppo, simbolo di una tradizione antica. Una tradizione che affonda le sue radici nella religione, dedicata all’Imperatore Costantino, in memoria della battaglia di Ponte Milvio tra Costantino e Massenzio, ma che negli anni è diventata una festa di popolo, un momento carico di emozione per i sedilesi, per tutti i sardi, per i credenti e non solo. S’Ardia di Sedilo si corre ogni anno il 6 e 7 luglio, ed è per questo che Brian Sacchetti è ambasciatore nel calendario 2017 Dinamo Island del mese di Treulas nei panni di cavaliere.

Lo scatto. “Sedilo, Santu Antinu, un luogo sacro per i sardi, dal tempo dei nuragici, in cui è stato eretto un tempio dedicato a un guerriero_ racconta Nanni Angeli_. Qui si corre una delle corse più incredibili e ardimentose dell'isola, con la tensione de Sos Cadderis, la polvere, il sudore e l'odore dei cavalli che impregnano l'aria, dove le fucilate echeggiano a centinaia coperte solo dall'urlo della folla quando sa Prima Pandela parte da Su Frontigheddu. È proprio qui Brian, in sella a Emyra, che S'Ardia l'ha corsa davvero, in una serena mattinata di ottobre, quando attorno al Santuario c'è solo erba verde. Ma è una calma apparente, sia per la paura che la cavalla possa lanciarsi al galoppo lungo la via conosciuta sia perché pare che Sacchetti si renda conto dell'immenso onere e privilegio che gli è toccato in sorte...secondo me tornerà qui il 6 e 7 luglio”. 

Il backstage. Nei tanti anni in Sardegna, ormai sette, Brian Sacchetti ha sviluppato una grande empatia con questa terra, empatia che lo rende un “sardo nato altrove”. Tutta la sensibilità di Brian viene fuori nella mattina di ottobre in cui, accompagnato dalla troupe biancoblu, a Sedilo veste i panni di cavaliere de s’Ardia. Forse fino a quella mattina aveva solo sentito parlare della corsa sfrenata a cavallo che si corre a luglio in onore a San Costantino, ma i ragazzi dell’Associazione Santu Antine sono bravi a spiegargli come si svolge, a renderlo partecipe. Tutto è calmo e pacato, lo scalpitio degli zoccoli, gli spari e il fumo sono solo un eco lontano del luglio passato. Eppure Brian sente, percepisce questa energia che proviene dalla terra, dal suolo. Emyra, sua compagna di avventura, S’Ardia l’ha corsa per davvero: è nella sintonia tra questi due che lo scatto diventa reale, emozionante. Lo sguardo dell’ala biancoblu trasmette la fierezza della sardità, di chi prende parte a un evento atteso tutto l’anno. Di chi si sente parte delle tradizioni di un popolo che ha fatto della sua appartenenza alla terra la ricchezza più grande. La realizzazione della foto è stata possibile grazie alla disponibilità dell’Associazione Santu Antinu, all’Amministrazione comunale di Sedilo, alla preziosa collaborazione del parroco Don Mongilli, Giambattista Manca e la cavalla EMyra, la Selleria Costantino Puddu.

Il calendario. Raccontare attraverso tredici scatti l’Isola, le sue eccellenze, le sue tradizioni, la sua unicità. Il calendario 2017 cala i giganti in un suggestivo viaggio alla scoperta della Sardegna, portando alla luce quella matrice identitaria che è fondante per l’Isola e per la filosofia biancoblu. Il calendario è stato interamente autoprodotto dagli uffici marketing e comunicazione del club, che hanno affidato alla professionalità e all’obiettivo di Nanni Angeli il raccontare con le immagini un progetto ambizioso. Attraverso gli occhi del fotografo si scopre una Sardegna inedita, decifrata sotto una luce affascinante e inusuale, con i giganti-attori protagonisti impegnati nelle più disparate attività. Dal canto a tenore alla vendemmia, dal portare il Candeliere in vista della Faradda sino a vestire i panni di Su Componidori della Sartiglia. È una Sardegna biancoblu quella che emerge mese dopo mese, scatto dopo scatto, che fa della semplicità e della curiosità la chiave di lettura di un mondo tutto da scoprire. Il calendario racconta, in italiano e in sardo, una terra generosa e ricca di poesia, un popolo proiettato verso il futuro ma ben saldo sulle sue radici, racconta uomini di pallacanestro che _pur arrivando da paesi lontani_ comprendono e respirano la bellezza di questo posto, dove il tempo sembra battere a un ritmo diverso, facendo propri i valori che l’Isola trasmette.

 

Sassari, 09 dicembre 2016

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna