Coach Meo Sacchetti commenta il momento della squadra in vista dell'ultima partita delle Last 32 di Eurocup in programma domani alle 20:45 al PalaSerradimigni contro i turchi del Banvit Bandirma.
Questo pomeriggio nei locali della Club House societaria, in via Pietro Nenni, coach Meo Sacchetti ha incontrato i giornalisti di carta stampata, televisione, siti internet e agenzie. I suoi ragazzi sono reduci dalla sconfitta di mercoledì scorso nel round 5 a Gran Canaria e domani si giocano la qualificazione alle Eightfinals di Eurocup contro i turchi del Banvit Bandirma di coach Zoran Lukic. Ad aumentare la tensione in campo il rammarico per la sconfitta di sabato contro l'Enel Brindisi, in una partita dominata per trenta minuti e persa nell'ultima frazione.
La sconfitta di sabato contro Brindisi ha mostrato come i cali possano essere pericolosi.
“Questo dei cali è un problema che ci portiamo avanti da un po' di tempo, abbiamo queste situazioni di errori di lettura e up&down, ci accendiamo e spegniamo nel giro di pochi minuti. Stiamo cercando di risolverlo ma fino ad ora non siamo riusciti: abbiamo dei giocatori fatti per un certo tipo di basket e quando dobbiamo ragionarci un po' di più perdiamo il gioco. Non c'è un mancato obbedire alle mie direttive ma quest'anno abbiamo play più finalizzatori che costruttori quindi quando sono in gas e hanno canestro esaltano le loro qualità, mentre quando questo non avviene viene meno il gioco. Non siamo sorpresi, pensiamo di avere alternative e certe volte non si riesce ad avere questa lucidità di lettura. In alcuni frangenti la lettura si è vista da questi giocatori: siamo andati a giocare a Varese e Venezia con loro in gas e non abbiamo avuto questa difficoltà. Questo è il passaggio obbligato per la crescita, questi giocatori devono fare uno step in avanti per migliorare, nonostante vivano per il canestro. Abbiamo un problema di lettura e di difesa: quando abbiamo peccato in questi due aspetti abbiamo visto una squadra diversa, che si intestardisce. Siamo condizionati in questo modo, abbiamo delle caratteristiche da rispettare abbiamo dimostrato di poterlo fare, dobbiamo imparare dai nostri errori”.
Domani quella contro Banvit costituisce una sfida fondamentale per il prosieguo in Eurocup, una gara da “do-or-die”.
“Banvit è una squadra con tante ali ma senza un pivot di stazza, hanno giocatori che sanno giocare spalle a canestro e possono metterci in difficoltà soprattutto se li lasciamo giocare come vogliono, perché noi non abbiamo una presenza per contrastare la loro fisicità. Le nostre caratteristiche si basano soprattutto sul giocare in campo aperto. All'andata abbiamo fatto una buona partita, nonostante Dyson avesse problemi e Edgar non fosse in forma. Per la prima volta nelle situazioni di punto a punto abbiamo fatto le scelte giuste nelle soluzioni finali. Noi arriviamo con uno in meno e loro due in più: per giocare contro una buona squadra come il Banvit dobbiamo fare una grande partita. Avremo necessità di avere l'intensità alta e giocare una buona pallacanestro per più di trenta minuti. Il pubblico è per noi un fattore fondamentale, come visto anche contro Podgorica, sappiamo quello che ci può dare in termini di entusiasmo ma non può fare canestro al nostro posto. A loro piace vedere lottare, combattere su ogni palla e energia in campo. Ci possono serate in cui è importante avere durezza fisica e mentale per supplire alle nostre carenze, ci vogliono tuffi, aiuti e gente che combatta. Quella di domani non sarà una partita di fioretto”.
In settimana si è parlato dell'ennesima proposta a Lawal, mentre si patisce ancora l'assenza di Brooks.
“Shane ha avuto un paio di proposte ma ha scelto di restare, è stato molto onesto e corretto. Sta disputando un buon campionato e vuole concluderlo con questa squadra. Se c'erano dei dubbi su di lui direi che sul campo ha smentito tutti. Ovviamente per struttura patisce i giocatori sotto canestro si maggiore stazza ma sapevamo di dover sacrificare questo aspetto quando lo abbiamo scelto. Quanto all'assenza di Brooks, Jeff sta facendo lavoro differenziato con il preparatore atletico, la ripresa sarà lunga e non so se giocherà alla Final Eight. Sulla sua condizione non ci siamo mai pianti addosso e aspettiamo che rientri. Gli infortuni fanno parte della pallacanestro e durante una stagione capita sia a favore che contro”.
Sassari, 10 febbraio 2015
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna