
Terza vittoria consecutiva, spettacolo e standing ovation
Un'altra impresa firmata Dinamo, e che impresa! Già perchè sono molti i dubbi e le preoccupazioni che aleggiavano prima della partita, dalla sfortunatissima settimana di allenamento (infortuni a Tsaldaris,Sacchetti,Devecchi e Hunter, senza dimenticare Diener) fino all'assenza del centro di colore alla palla due. Il sapore e il valore della grande impresa la si è appresa paradossalmente soprattutto nel finale quando la Dinamo appena ha alzato il piede dall'accelleratore ha visto Biella rientrare minacciosamente; questo rende ancora più merito alla fantastica prestazione di squadra degli uomini di Sacchetti. Il Corriere dello Sport lo ha definito il mucchio selvaggio con un grande condottiero come il proprio coach, alla fine negli occhi due punti pesantissimi per la classifica, ma soprattutto una grande prestazione per intensità , gioco e voglia di vincere nelle difficoltà . Tutti hanno dato il proprio contributo, l'impatto straordinario di Vanuzzo, la difesa del ministro Devecchi (che tanti dicevano non potesse giocare in A1...), l'apporto prezioso di Cittadini su Suton (nonostante che il Citta sia ancora in convalescenza) e quello fondamentale difensivo di un tiratore come Sacchetti, determinante negli aiuti, senza dimenticare la personalità di Pinton, freddissimo nel finale come lo era stato a Teramo. Questo lo zoccolo duro degli italiani, da molti definito l'anello debole, sempre più importante, sempre più determinante e coeso. In mezzo a questo c'è la chiave dei rimbalzi, non guardate la statistica finale di 35 a 32 per Biella, Sassari ha prevalso nel fondamentale che poteva creare moltissimi problemi (anche con l'assenza di Hunter e i quasi 12 rimbalzi di media di Suton). La Dinamo ha giocato a mille all'ora con molta lucidità , punendo i mis match avversari, aggredendo Biella sul suo terreno, mettendo in mostra una difesa molto più efficace dei 90 punti finali subiti. Difesa decisiva, contropiede devastante, il miglior Hubalek della stagione (non per i punti ma per l'energia che ha profuso in campo), il miglior White della stagione (anche qui non per i punti ma per la lotta a rimbalzo, per la sua voglia di essere d'aiuto alla squadra), uno Tsaldaris leader occulto (due bombe pesantissime nel momento di sofferenza proprio come a Teramo) dalla fine sapienza cestistica. Infine i 4500 del PalaSerradimigni hanno strabuzzato gli occhi per i 19 minuti di un autentico fuoriclasse come Travis Diener, che ancora al 50% (e risparmiato saggiamente da Sacchetti in cooperazione con lo staff medico), ha timbrato un primo tempo di un altro livello per facilità , capacità di attaccare e coinvolgere i compagni, spezzando in due la difesa di Biella. Questa è la Dinamo di oggi, che mette fieno in cascina, che non ascolta chi dice che è la squadra più scarsa del campionato, che rispetta tutti e lotta con il coltello tra i denti, che tutti dopo il precampionato volevano incontrare, la strada è lunghissima, l'obiettivo è la salvezza, i ragazzi ce la stanno mettendo tutta.