
Anche in occasione del match di gara1 playoff contro la Virtus Canadian Solar Bologna il biancoblu sassarese ha sposato la causa e promosso la campagna «Vogliamo Zero»
Solidarietà . Intenti trasformati in fatti, idee che diventano realtà grazie alla disponibilità della società , del roster, dello staff e del sempre attento pubblico sassarese. Il forte appeal della Dinamo Banco di Sardegna e la grande visibilità della squadra di coach Meo Sacchetti sono positività da sfruttare e incanalare per dare luce ed attenzione a cause meritevoli in cerca di giusto sostegno. La società del presidente Stefano Sardara ha scelto con entusiasmo e convinzione questo modus operandi, senza mai tirarsi indietro se chiamata a sostenere un progetto, ribadendo il concetto anche attraverso la creazione della Fondazione Dinamo, guardando all'esterno ed al sociale con occhio attento nella speranza di poter essere utile.
Vogliamo Zero. Così, come già accaduto in febbraio ed in altre occasioni precedenti, il match casalingo valido per gara1 dei quarti di finale playoff scudetto fra Dinamo e Bologna, ha ospitato i volontari dell'Unicef promotori della campagna di sensibilizzazione «Vogliamo Zero – Dona un sms al 45505». Sino al prossimo 28 maggio, con un sms o una chiamata da rete fissa al numero 45505 si può aiutare l'Unicef grazie al versamento di una somma simbolica (2 euro) il cui intero importo sarà devoluto all'agenzia. Un piccolo ma significativo aiuto che però, per un bambino, può fare la differenza. La Dinamo Sassari rinnova il suo impegno con l'Unicef, agenzia delle Nazioni Unite che dal 1946 si occupa di fornire sostegno ed assistenza umanitaria ai bambini in difficoltà e coinvolti in particolari e complesse situazioni legate al problema della fame ed alla guerra. Sono testimonial della campagna Vogliamo Zero ambasciatori Unicef e personaggi come Gigi Proietti, Lino Banfi, Alberto Angela, Orlando Bloom e tanti altri. (https://www.unicef.it/doc/3830/al-via-la-campagna-vogliamo-zero-appelli-di-gigi-proietti-lino-banfi-a-alberto-angela.htm). La società del presidente Stefano Sardara non ha esitato un istante a riaccogliere ed accettare l'invito del gruppo sassarese Unicef della dottoressa Silvana Pinna, offrendo il palazzetto di piazzale Segni come palcoscenico da utilizzare per diffondere il messaggio e raccogliere quanti più fondi possibile.
La situazione. Ogni giorno, nel mondo muoiono 22.000 bambini per malattie che, con la vaccinazione, potrebbero essere prevenute. Nell'approccio Unicef, basato sull'equità , i bambini poveri costituiscono la priorità . La mortalità infantile è figlia diretta della povertà , dato che gran parte dei bambini che muoiono ogni giorno vive in condizioni di miseria. Un bambino nato in Africa ha una possibilità di morire entro i 5 anni 20 volte superiore ad uno nato in Europa. Ma il livello di mortalità infantile riflette, anche e soprattutto, le scelte politiche attuate dai governi. Negli ultimi 50 anni la mortalità infantile si è sensibilmente ridotta: nel 1960 morivano 20 milioni di bambini tra 0 e 5 anni di età ; nel 1990 12,5 milioni ed oggi le morti sono scese al di sotto degli 8 milioni. I progressi sono stati accelerati grazie a campagne di vaccinazione di massa sostenute dall'Unicef contro i sei «baby killer»: morbillo, polio, tetano, pertosse, difterite e TBC. Negli ultimi 20 anni le vaccinazioni hanno salvato oltre 20 milioni di bambini. La sfida dell'Unicef è di non limitarsi a considerare gli innegabili successi su scala globale, ma di intensificare l'impegno per quei paesi che, a causa di conflitti, catastrofi naturali e problemi politici, rischiano di rimanere sempre indietro nella corsa per la vita.
Sassari, 18 maggio 2012
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna