
Un’isola, una squadra: un anno con Dinamo Island. Presentato questa mattina il calendario biancoblu 2017
Un viaggio straordinario nella Sardegna più autentica, in luoghi conosciuti ma resi unici dai protagonisti che ne fanno rivivere storia e cultura, interpretandone la grandezza e dando vita a un percorso che diventa un’esperienza emozionale.
Dodici scatti per dodici mesi, con un pagina aggiuntiva a chiudere il percorso di Dinamo Island 2017: immagini, espressioni, carattere, forza e personalità, ritratti di uomini e luoghi catturati dall’obiettivo del fotografo Nanni Angeli, per accompagnare un 2017 pieno di Sardegna, di basket, di giganti e di bellezza.
Una raccolta interamente autoprodotta e realizzata dallo staff Marketing e Comunicazione del club, un’opera artistica di grande pregio che vuole raccontare - in italiano e in sardo - un’isola, un popolo ma anche una squadra, gente di pallacanestro, professionisti e uomini, sotto una luce diversa, in una declinazione inedita che fa della semplicità, della curiosità e della naturalezza la propria cifra.
Un concept che ha anche voluto rendere onore al contributo di tifosi e appassionati, che in tantissimi hanno partecipato al contest lanciato sui canali social ufficiali della Dinamo qualche mese fa, domandando: “Dove vorreste che venisse ambientato il prossimo calendario biancoblu?”. Gli account sono stati sommersi di messaggi con suggerimenti, idee, spunti. Il tema dominante uno e uno soltanto: la Sardegna, questa terra così ricca e generosa nella natura e nelle persone. E così diversa da luogo a luogo, così unica in ogni sua espressione.
Il calendario e la presentazione. In anteprima assoluta questa mattina sono state presentate le prime tre pagine del calendario: gennaio, con il mamuthone-Issohadore americano Darius Johnson-Odom; febbraio, con il gigante cavaliere Lollo D’Ercole in Sa carrela ‘e nanti a Santulussurgiu; marzo, con Trevor Lacey a Su Nuraxi: la forza del popolo nuragico nella complessità architettonica dello straordinario, millenario villaggio di Barumini.
Altri dieci scatti tutti da scoprire nel loro abbinamento gigante-luogo, tutti straordinari e sorprendenti. Il calendario sarà disponibile nei Dinamo Store e online a partire dal 15 novembre al prezzo di 12 euro (10 euro per gli abbonati) ,e come sempre una parte del ricavato andrà alla Fondazione Dinamo per i progetti di carattere sociale.
Al tavolo della Club House per la presentazione, il vice presidente della Dinamo Gianmario Dettori, il capitano Jack Devecchi e il fotografo Nanni Angeli.
“Il calendario quest’anno ha un carattere diverso da tutte le edizioni precedenti - ha spiegato il vice presidente biancoblu - . E’ stato realizzato internamente con i settori Marketing e Comunicazione della Dinamo e con la direzione artistica dl fotografo Nanni Angeli, professionista di indiscusse capacità, che ci ha messo grande passione, oltre che grande impegno, e con un contributo prezioso che arriva dalla sua profonda conoscenza dell’isola. L’idea nasce dopo la presentazione di Dinamo Island, che è un laboratorio di idee sulla nostra realtà. E proprio in quest’ottica con questo calendario abbiamo voluto portare nelle case una immagine diversa, dove sono rappresentati tutto il territorio regionale e una squadra che proietta questa identità in Italia in Europa. E’ stato un lavoro davvero importante, e per questo il nostro ringraziamento va anche a tutti gli enti, le associazioni e le persone che hanno collaborato per la riuscita, e alla Tipografia Gallizzi, che come sempre ha lavorato con garnde disponibilità e in tempi ridottissimi.
Nanni Angeli: “Per me è stato un grande onore, una grande opportunità, poter fare questa esperienza con la Dinamo. Trattare l’identità non è cosa semplice, spero di non essere stato banale in questi scatti. Ringrazio tantissimo i giocatori per la disponibilità, ho potuto lavorare in tutta tranquillità sebbene non fosse semplice per gli spostamenti e gli orari. La scommessa è stata trattare luoghi, tradizioni, luoghi dell’anima, dando un flash in cui giocatori ei luoghi hanno fatto da sfondo per raccontare una storia in modo naturale. Sono molto contento del lavoro venuto fuori e devo un grande ringraziamento anche a chi ci ha ospitato, con le nostre esigenze e i nostri tempi, a volte davvero strettissimi e massacranti”.
Jack Devecchi: “Ci siamo divertiti tutti e quando si rientrava da queste avventure in giro per la Sardegna tutti avevano il sorriso sul volto. Io mi sono divertito molto, ho avuto la fortuna di fallu baddà e poi devo dire che è andata bene perché abbiamo vinto la partita giocata subito dopo. Sono anche molto contento e onorato per essere stato scelto per rappresentare i Candelieri, una tradizione così importante per la città in cui ormai ho messo radici da 11 anni”.
Le location. Monumenti archeologici, chiese, coste, mare. Dalle rovine di Nora, una delle prime città dell’Isola che nel suo massimo splendore era abitata da 9000 persone e che porta le tracce dei passaggi di nuragici, fenici, punici e romani, fino alla Pelosa, a Stintino, uno dei simboli incontrastati del turismo e dell’unicità del mare sardo e dei sui quasi 2400 chilometri di coste. Luoghi ma anche cultura e storia, espresse da attività come la pastorizia, l’ agricoltura e la pesca, ancora oggi capisaldi dell’economia dell’isola. E poi le tradizioni, con Mamuthones, Candelieri, canto a tenore, feste e riti antichi come S’Ardia di Sedilo, Sa Sartiglia di Oristano e Sa carrela ‘e nanti di Santu Lussurgiu.
Back stage. Tre settimane di lavoro intensissimo, 14 uscite, oltre duemila chilometri percorsi, solcando la Sardegna da nord a sud e da ovest a est, da Stintino a Nora passando da Oristano a Bitti e Mamoiada. I giganti si sono messi in gioco, si sono appassionati, calandosi perfettamente nella parte, incuriosendosi e lasciandosi stupire da “mondi” sconosciuti alla maggior parte di loro. Tante le immagini raccolte in questo lungo viaggio: momenti messi insieme in un emozionante video di backstage presentato in anteprima questa mattina insieme con le prime tra pagine del calendario.
Nanni Angeli. Gallurese, quarantasette anni, da oltre 20 si occupa di progetti fotografici sulla Sardegna. Dal 1992 al 2011 vive a Bologna e come fotografo di musica e di teatro documenta la scena bolognese, portando avanti una ricerca sulla rappresentazione fotografica degli eventi performativi. Ha pubblicato su numerosi libri, riviste, quotidiani e cd, in Italia e all’estero. È attivo nel settore della didattica e nella diffusione della cultura fotografica. Dal 1996, con il musicista Paolo Angeli, è direttore artistico del Festival Internazionale Isole che Parlano. Dal 2011 vive a Sassari e si è cimentato per la prima volta nella fotografia sportiva come fotografo ufficiale di Euroleague Basketball nel 2014 per due stagioni.
Sassari, 04 novembre 2016
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna


