Salta al contenuto principale
23 Jan 2011

HunterLa Sutor Fabi Shoes Montegranaro passa al PalaSerradimigni per 80-81 al termine di un match incerto e combattuto sino alle battute finali

INTERVISTA POST-PARTITA

L'epilogo. Il basket è anche questo: il tiro del possibile successo non centra il bersaglio, e la Dinamo perde una partita che avrebbe assolutamente potuto vincere. Al PalaSeradimigni finisce 80-81, a festeggiare alla sirena finale sono i gialloblu di coach Pillastrini, protagonisti assieme alla Dinamo di una gara intensa, incerta, combattuta punto a punto, giocata davanti a 4435 persone sugli spalti di un impianto come sempre stracolmo e presente al fianco dei suoi beniamini. Gara che al 35' sembrava aver trovato in Montegranaro il suo padrone (+9), che invece ha raccontato la grande rimonta biancoblu, sino al tiro di Tsaldaris a 4», con la dea bendata che non sorride e condanna Sassari al pur onorevole ko.


La scena. Si apre con il minuto di raccoglimento in memoria di Luca Sanna, militare morto in Afghanistan, e Giuseppe Brumatti, bandiera della Milano del basket anni '70. Sutor già  qualificata alla Final Eight di Coppa Italia e quarta forza della Lega A, Dinamo reduce dalla bella vittoria sulla Vanoli Braga Cremona e in cerca di ulteriori conferme. Durante il riscaldamento gli spalti del PalaSerradimigni cominciano a riempirsi, c'è grande attesa per la rivincita del match di andata, vinto da Montegranaro contro una Dinamo lontana dalla condizione e priva di elementi importanti. Ex di turno il vice allenatore biancoblu Paolo Citrini, l'anno scorso sulla panchina della Sutor, l'esterno greco Dimitrios Tsaldaris e Jack Devecchi, protagonista della promozione in Lega A del team marchigiano. Sassari ancora senza Jiri Hubalek, infortunato e sostituito da Vanja Plisnic, e con Manuel Vanuzzo in recupero ma reduce da una settimana senza allenamenti. In maglia gialloblu in dubbio il playmaker naturalizzato Antonio Maestranzi, presente in panchina ma difficilmente destinato ad avere spazio sul parquet.


I° quarto. Tsaldaris firma il primo canestro del suo match da grande ex, pari di Ford dalla lunetta, la bomba di Plisnic, partito in quintetto, scava il primo solco (7-2), la difesa sassarese è efficace, Montegranaro perde 4 palloni e White con la schiacciata manda Pillastrini al time out sul 12-4. Cinciarini fa 0/2, 2° di Plisnic, break da 5-0 targato Ford-Jones, primi cambi e ben sette italiani in campo complessivamente nei due quintetti. La Sutor va in lunetta per tre volte ma realizza con il 50% poi a fil di sirena Cavaliero trova dalla lunghissima distanza la tripla di tabella del 16-17 che chiude il quarto.


II° quarto. Bomba di Ray in apertura e +4 Sutor, si gioca sul filo del punto a punto, Ray commette la terza infrazione e si accomoda in panca, poi è 3° anche per Plisnic. Montegranaro pressa in maniera asfissiante Diener, White comincia il suo show che chiuderà  con il suo massimo stagionale (38 punti, 17 nel solo secondo quarto). Gli arbitri ci mettono del loro, ma l'uomo volante schiaccia e fa esplodere il palazzetto, Ivanov e Cavaliero ribaltano la situazione, si va avanti con scarti ridottissimi ed alternanza al comando, ma è ancora White a chiudere i conti di metà  gara sul 43-41 Dinamo.


III° quarto. Tsaldaris punisce dai 6.75, la Sutor è solida a rimbalzo, con Ford si porta a -1 (46-45), James White va a segno due volte dalla lunga (54-49), mentre Hunter si risveglia e segna il suo primo canestro del match. Parziale da 6-0 Sutor e Sacchetti ci parla su, l'esterno greco biancoblu fa 2/2 ai liberi, ma è di Ford l'ultimo canestro del terzo periodo: 60-59.


IV° quarto. La tripla di Ray pareggia i conti (62-62), Antonutti e Ivanov allungano l'elastico del punteggio sino al 63-68, quindi è discutibile fallo più tecnico a White a 6'57» dalla fine, Ray realizza dalla lunetta e poi ancora dal campo: è 63-73 è la situazione sembra complicarsi. La Dinamo ed il suo pubblico però ci credono e non mollano, White e Hunter rattoppano lo strappo sino al 74-75, Sassari ha diversi possessi da sfruttare per passare a condurre ma non riesce a sfruttarli. Diener è glaciale in lunetta per l'80-81, Cavaliero pesta la linea di fondo e regala l'ultimo possesso ai biancoblu: la responsabilità  tocca a Tsaldaris, l'errore purtroppo condanna la Dinamo alla sconfitta.


Le parole. Coach Meo Sacchetti: «Innegabilmente c'è un po' di amarezza, perché eravamo riusciti a rimettere in piedi il match che a cinque minuti dalla fine ci vedeva sotto di nove punti. Riportarci sotto è stata una impresa, poi purtroppo all'ultima palla abbiamo perso. Sono situazioni nelle quali ci vuole bravura e fortuna, ti può andar bene e ti può andar male, per noi non è andata. Abbiamo dato tanto, ho fatto giocare White da 4 per trovare alternative al gioco. Un episodio ha condizionato l'epilogo del match. Su un tiro da quattro metri a fil di sirena prendi e tiri, l'ha fatto uno dei nostri migliori giocatori. Peccato per la palla sfuggita al controllo di White ma non ho nulla da imputare ai miei giocatori». Coach Stefano Pillastrini: «Una gran bella partita, tanti errori ma risultato in bilico fra due squadre che hanno combattuto per conquistare i due punti. Potrebbe sembrare facile dirlo dopo una vittoria, ma è stato un enorme piacere giocare davanti a questo pubblico numeroso e corretto che merita un applauso per la sportività  dimostrata. Volevamo non far correre Sassari, abbiamo perso quattro palle in avvio e ci siamo esposti al loro contropiede micidiale. Nel secondo tempo però abbiamo difeso bene, limitando le palle perse a 15 in tutti i 40', un vero record positivo per noi. La zona adattata di Meo ci ha complicato le cose, White era in grande spolvero, ma abbiamo preso fiducia nonostante i problemi di falli, resistito al ritorno sassarese e portato a casa il successo grazie all'errore sull'ultimo tiro».


Sassari, 23 gennaio 2010

Giovanni Dessole

Ufficio Stampa

Polisportiva Dinamo Srl