
Analisi del successo biancoblu sulla Banca Tercas Teramo
Come è successo. Un successo pesante, fondamentale sia per la crescita del gruppo che per la classifica. La Dinamo ritorna da Teramo con 2 punti importantissimi nella lotta alla salvezza, ma soprattutto con la consapevolezza di avere un gruppo coeso nei momenti decisivi. Già perché la prima chiave del successo dei ragazzi di Sacchetti, bravo a coinvolgere tutti e 10 i giocatori, è la capacità a turno di essere determinanti per la squadra, a partire dal recupero del secondo quarto firmato Vanuzzo-Sacchetti, per continuare con Devecchi, autore di una prestazione di alto livello per intensità e continuità . Prezioso come il solito l'apporto di Cittadini, non ancora al meglio, che sta recuperando dall'operazione al ginocchio, mentre le buone notizie arrivano da Mauro Pinton: nell'infuocato ultimo quarto il giovane playmaker veneto ha dimostrato grande personalità chiudendo con 10 punti, una bomba decisiva, 5/6 dalla lunetta, 4 assist e 17 di valutazione, davvero bene. Chi pensava all'inizio dell'anno che la Dinamo avesse una panchina debole si è dovuto ricredere almeno per quanto visto nelle prime 3 partite. Tutti portano il mattoncino e sostituiscono a turno giocatori infortunati o non al meglio (vedi un Diener da libro cuore ma fuori dal match). La seconda chiave è stata la coppia Usa White-Hunter, il primo è stato ancora una volta decisivo nell'ultimo minuto (dopo la bomba con Caserta, ecco la schiacciata della vittoria), concentrando anche 4 assist nell'ultimo quarto per un Hunter in grande spolvero, che con la sua velocità nel pick and roll ha messo in difficoltà più volte i lunghi di Teramo. Il lungo della Dinamo ha chiuso con 19 punti 7/10 dal campo e 7 rimbalzi. Sassari non può prescindere neanche da Tsaldaris, che dopo aver sofferto per 30 minuti (anche lui non al meglio per problemi muscolari accusati in settimana), ha estratto dal cilindro due triple pesantissime negli ultimi 5 minuti, senza dimenticare quell'occhiata e quel cioccolatino offerto a White, che the Flight ha scartato con prontezza regalando il successo ai sardi. Infine va messa sotto la lente d'ingrandimento la difesa: la Dinamo sicuramente è una squadra da corsa, di spettacolo, di alti ritmi che equivalgono a tanti possessi e quindi a punteggi più alti, certo è che sono state alcuni accorgimenti tattici e alcune difese importanti a regalare poi il campo aperto e il break ai ragazzi di Sacchetti, che hanno pagato a rimbalzo nell'ultimo quarto dopo che per 30' le carambole erano praticamente in parità . Ecco dunque la Dinamo del collettivo, la Dinamo operaia e non delle stelle, la Dinamo che lotta soffre e piazza la zampata vincente, ecco la Dinamo che si stringe intorno al proprio leader Diener, che non vuole saperne di perdere...
Sassari, 02 novembre 2010
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl