
Con una prova di grande intensità il Banco di Sardegna supera la Sidigas Avellino per 102-81 e si conferma da sola alle spalle della capolista Cimberio Varese
L'epilogo. Una super Dinamo, a tratti incontenibile e devastante, schianta Avellino per 102-81, torna alla vittoria in campionato e si conferma seconda solitaria forza del campionato alle spalle della lepre in fuga Cimberio Varese. Un palazzetto vestito a festa e straripante di passione per il biancoblu, una settimana intensa e faticosa, che al suono della terza sirena finale in soli sette gironi, lascia sul fisico e sui volti la soddisfatta spossatezza di chi, comunque e da anni a questa parte, ha fatto e sta facendo qualcosa di importante. Mandato in archivio l'ultimo turno di Lega A già nel vittorioso infrasettimanale di Eurocup con il Cajasol Siviglia, gli uomini di coach Meo Sacchetti hanno ripreso a macinare gioco, accendendo l'entusiasmo di una piazza che ha seguito e celebrato il ritorno al successo, il sesto in sette giornate di campionato, della sua Dinamo Banco di Sardegna. Sassari batte Avellino, lo fa di slancio grazie ad una bella prova corale, lo fa con la difesa e con l'intensità , lo fa con i suoi cecchini in gran spolvero (Drake 26 di valutazione, Travis 10 assist), con una grande prova della panchina e con il giovane taòlento Marco Spissu in campo nei minuti finali. Lo fa all'antivigilia dell'impegno di Orleans, seconda tappa del primo storico viaggio internazionale sassarese, lo fa come una squadra che punta sul gruppo e sfrutta il talento e l'esperienza dei suoi uomini, lo fa dando nuova continuità ad un percorso condiviso da una Città e da un'Isola intera.
La scena. Il mercoledì di coppa, inedita e succulenta primizia servita agli spalti di piazzale Segni, ha ulteriormente caricato di entusiasmo l'ambiente biancoblu. Anche per il match con Avellino è stata vera corsa al biglietto, perché oltre agli abbonati 2012-2013, c'è un'intera Città che assieme a tutta l'Isola non vuole mancare all'appuntamento con il basket dei giganti. Un'altra grande pagina di basket è pronta a raccontarsi mentre pioggia e sole si alternano sull'Isola mantenendo però costante e altissima la temperatura al PalaSerradimigni. Avellino si presentava all'appuntamento senza l'americano Warren (in recupero post infortunio) e con il lungo Dragovic in dubbio sino all'ultimo minuto dopo lo stop settimanale. La Sidigas di Valli però è brutto cliente, che ha nel suo reparto lunghi una sicurezza fatta di agile atletismo, in Richardson un giocatore pericoloso e nell'insieme un punto di forza da cui diffidare. Manuel Vanuzzo offre al capitano Sidigas Valerio Spinelli un cesto di prodotti «KaraSardegna, all'intervallo spazio agli applausi per l'Anmic Dinamo Sassari vittoriosa su Cantù e prima nel massimo campionato di basket in carrozzina, grande attesa sugli spalti e forte voglia di giocare, e vincere.
Le parole. Coach Meo Sacchetti: «Sicuramente la vittoria di coppa ci ha fatto bene, perché abbiamo vinto e perché abbiamo messo in campo il giusto atteggiamento e la necessaria intensità . Sottolineo una cosa per quanto riguarda l'intensità : oggi nove falli nei primi due quarti, contro Brindisi 11 falli nell'intero match. La chiave è stata anche limitare il loro giocatore più pericoloso, Richardson, togliendogli i punti di riferimento. Poi il match è andato come piace a noi. Era importante riprendere la vecchia strada, come già fatto in Eurocup. Abbiamo avuto qualche problema di falli con i lunghi, abbiamo cambiato un po' prima delle rotazioni, tutti i nostri hanno giocato meno di 30', e sono tutti elementi che vorrebbero giocare di più. Importante gestirli in questa maniera, ma abbiamo avuto buone cose anche dalla panchina». Jack Devecchi: «Una bella vittoria. Siamo entrati in campo con lo spirito giusto sin dal primo minuto, siamo poi stati bravi a mantenere alto il livello di concentrazione e dimostrato di essere capaci di mantenerla per tutti i 40 minuti. Bene anche in difesa, la panchina? Bhe l'importante è farsi trovare pronti all'occorrenza». Coach Giorgio Valli: «Complimenti alla Dinamo che forse si era fatta sorprendere da Brindisi ma è team in salute capace di ottime percentuali al tiro. Conoscevamo le loro caratteristiche, abbiamo provato a stare sulla linea di passaggio, cercato di rincorrere con tutte le nostre forze per tutta la partita, ma sul perimetro loro sono affiatati e giocano molto bene».
Sassari, 11 novembre 2012
Ufficio Stampa
Giovanni Dessole
Dinamo Banco di Sardegna