
L'incredibile accade al PalaSerradimigni. Una Dinamo eroica batte per 83-81 i pluricampioni d'Italia della Montepaschi Siena e in Città si scatena la festa
Lieto fine. «Non succede, ma se succede..» sussurravano in tanti nel pre match sugli spalti del PalaSerradimigni. Sassari e la Dinamo hanno però dimostrato ampiamente di meritare d'essere considerati protagonisti della favola, di una grande e quasi epica favola di sport. Davide batte Golia e contro la corazzata europea Montepaschi Siena i biancoblu di coach Meo Sacchetti, con sulle spalle i nomi dei 2806 abbonati stampati sulla maglia, sfoderano una grandiosa prestazione di carattere e cuore, mandando a referto un incredibile 83-81 che tiene in corsa per un posto playoff e regala al palazzetto, alla Città , all'Isola ed all'Italia intera uno spettacolo su cui non deve assolutamente calare il sipario.
Il pre match. Al fianco del presidente Luciano Mele, ad ammirare lo show messo in scena sul parquet da Dinamo e Montepaschi, in una cornice di pubblico da tutto esaurito ma presente, calda, festante, competente e corretta, c'era il presidente della Lega A Valentino Renzi. Attorno a loro 4532 persone, 9064 mani ad applaudire incessantemente, uno striscione significativo e toccante esposto dalla curva che ricorda come la Dinamo sia certezza paragonabile al sorgere del sole, anche dopo la notte più buia. Un tifo assordante, quindi l'urlo alla presentazione della squadra, il boato di saluto per il ritorno di Hubalek, quello di ringraziamento a Plisnic. Non ci sono Stonerook e Kaukenas, ma il roster senese fa paura per profondità , possanza e qualità . E' palla a due.
La partita. Siena scappa via sino al 7-0 siglato dalla schiacciata di Rakovic, coach Sacchetti sceglie subito di parlarci su, Aradori allunga ancora poi Hunter spezza l'incantesimo e la partita, vera, comincia. Tripla di White a ribadire il concetto, Ala-Diener sembra essere in giornata e firma il -4 (7-11), mentre per Hubalek ed Hunter sotto le plance è vera battaglia. La Dinamo prende coraggio, è 2° del gigante Rakovic, Tsaldaris pareggia dalla lunetta (12-12), Vanuzzo rileva Hubalek poi è Diener show, mentre Lavrinovic prova ad arginare la voglia biancoblu. Jack Devecchi torna in campo dopo la paura di Bologna: c'è e sta bene. Una tripla del playmaker di Fond du Lac dice pari a quota 21, i liberi di «The Flight» chiudono il quarto sul +4 sassarese: 25-21. I due allenatori danno spazio alle panchine e ruotano gli uomini a loro disposizione. Hunter schiaccia ancora, il canestro del capitano Manuel Vanuzzo scrive 29-21 sul tabellone luminoso e scatena il boato del PalaSerradimigni mandando coach Pianigiani al timeout. La Dinamo gioca bene spinta dal suo pubblico, Vanuzzo colpisce anche dalla distanza (36-25), al quarto d'ora è discutibile fischio con fallo e tecnico a White, Siena approfitta del momento e con Hairston si riporta a -6 (40-34). Anche Devecchi sgancia la bomba, poi Diener si accascia per un forte dolore alla schiena (a 3'38» dalla sirena di metà gara), il pubblico lo segue mentre rientra dolorante nello spogliatoio, poi lo applaudirà al suo ritorno in panchina ma non lo rivedrà in campo dopo un avvio di partita da vero condottiero. Gli uomini di Sacchetti fanno quadrato, sfruttano le triple di Vanuzzo e Tsaldaris per battere la zona biancoverde con Othello Hunter girano alla boa di mezzo per 53-40. La Dinamo controlla, la Montepaschi resta in scia, subisce la trance agonistica di Hubalek (schiacciata e tripla per il 62-49), poi piazza un break da 6-0, 63-55, e con McAlebb e Aradori rosicchia punti sino al 69-66. Senza Diener, con problemi di falli, la lotta diventa eroica mentre la corazzata toscana prova a far valere il suo blasone (e i suoi uomini). Parziale da 8-0 e risultato ribaltato (71-75). White ruggisce, Hunter impatta a 75 punti ed è un leone a rimbalzo: è bolgia a 5' dalla fine. Esce Devecchi per falli, il gancio di Vanuzzo sul 79-76 costringe Pianigiani al minuto, il cronometro scorre, la Dinamo resta avanti ma le distanze sono minime per restare tranquilli. E' apnea sugli spalti, Hairston fa fallo su Brian Sacchetti (2/2), a 10» Tsaldaris fa fallo su McCalebb (1/2): sull'83-81 Hunter è una piovra e regala agli albi una vittoria al sapor di storia.
Le parole: Coach Meo Sacchetti: «Abbiamo vinto una grande partita giocando un primo tempo di altissimo livello. Segnare 53 punti a Siena non è mica facile, poi siamo calati per la stanchezza, abbiamo perso Diener. Siamo stati molto bravi a crederci, voglio fare i complimenti ai miei ragazzi per come hanno giocato dando anche ciò che non avevano. E grazie al nostro pubblico che ci ha dato una grande mano. Non sappiamo ancora cosa abbia esattamente Travis, ora pensiamo a Cremona. Godiamocela». Il general manager Pinuccio Mele: «Grazie a Meo ed a tutto lo staff, ad ogni persona che ha reso possibile che questo accadesse. Non è finita, dobbiamo giocare ancora a Cremona. Non so se andremo ai playoff o se mai torneremo a giocare al PalaSerradimigni, ma in questo momento voglio soltanto dire grazie – afferma commosso il gemme biancoblu -. Questa è stata una giornata meravigliosa, siamo arrivati a giocare contro Siena, a vincere contro Siena, un qualcosa di impensabile. Lo abbiamo fatto superando tante difficoltà , lo abbiamo fatto senza uno sponsor sulla maglia. Grazie ad ognuno dei nostri tifosi. Grazie davvero». Coach Simone Pianigiani: «Complimenti a Sassari per il campionato che ha fatto, per la partita che ha vinto e per l'ambiente che circonda questa squadra. Questo pubblico è davvero bello da vedere, corretto e competente, ed il tutto è bello per il basket. Non siamo stati all'altezza nei primi due quarti, credo abbiano pesato le scorie dell'Eurolega giocata nel fine settimana, il cattivo approccio, le assenze di Stonerook e Kaukenas. Abbiamo sbagliato anche ai liberi, inusuale per noi, nel secondo tempo siamo rientrati in pista, ma sostanzialmente – chiude il coach della Nazionale italiana - dico che per quanto fatto in stagione Sassari meritava questa soddisfazione».
Sassari, 12 maggio 2011
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl