
È il racconto di un percorso straordinario, fatto di emozioni, sofferenze, gioie e rimpianti, di protagoniste, record e imprese. È la storia della Dinamo Sassari in Eurocup, un viaggio pazzesco iniziato il 18 settembre 2024 nella bolgia del palazzetto di Ionnina in Grecia e terminato a Ferrol ieri notte dopo aver tentato l’impossibile, entrando nelle fantastiche otto della seconda coppa europea. Nessuno potrà mai cancellare quello che hanno costruito queste ragazze, hanno scalato vette che sembravano insormontabili, hanno battuto squadre più forti, sono andate oltre i propri limiti, si sono arrese in emergenza ai cinque minuti di fuoco delle galiziane, ma hanno portato il nome della Sardegna ovunque con orgoglio, diventando una delle grandi protagoniste del lotto. Scorrono le immagini di una cavalcata epica, le quattro vittorie nel girone eliminando Riga e Mechelen, l’incredibile battaglia con le spagnole del Jairis, due partite di altissimo livello, decise da quella bomba pesantissima di Debora Carangelo, capitano e faro indiscusso delle notti europee di Sassari. Il doppio successo negli ottavi di finali con le basche dell’Euskotren, letteralmente dominate a casa loro con una partita perfetta, impreziosita dal talento cristallino di Sparkle Taylor, tra le MVP di Eurocup in assoluto, capace di spaccare ogni difesa con le sue pennellate. All’interno del quadro troviamo le mani dipinte di Ana Begic e Silvia Pastrello, determinanti nel portare il Banco all’apice, per poi soffrire a bordocampo impossibilitate ad aiutare le compagne. Tutte hanno saputo arricchire il cammino lasciando il segno, quello di Gonzales, all around per eccellenza, micidiale con la sua meccanica di tiro così come l’apporto di Giulia Natali e Chiara Grattini, più volte preziose nell’impatto dalla panchina. Fantastica la crescita di Sara Toffolo, ala tuttofare capace di guadagnarsi la vetrina nazionale e pronta a ricoprire qualsiasi ruolo. Commovente la generosità e il volersi spendere per le compagne di Umi Diallo.
E mentre le luci si spegnevano sul campo, coach Antonello Restivo si è fermato per un momento, guardando le sue ragazze con un sorriso fiero e nostalgico. Ogni vittoria, ogni sacrificio, ogni lacrima versata, tutto si era intrecciato in una sinfonia di emozioni che solo lui poteva comprendere fino in fondo, quel famoso sound of love, quel feeling, quella sintonia che non puoi insegnare o imparare, la devi avere dentro e che rimarrà per sempre nella storia della Dinamo. L’ultimo sguardo al campo, il ritorno in Sardegna, i ricordi che scorrono nella mente e il rimpianto di non aver giocato al completo. Rimane un capolavoro che ci ha emozionato e toccato il cuore.







