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27 Feb 2015

Grande successo ieri nella Sala Conferenze della Camera di Commercio per l'incontro con il giornalista Flavio Tranquillo, presente anche il coach della Dinamo Meo Sacchetti.

Una serata di confronto e dibattito a tema cestistico: grande risposta di pubblico ieri all'incontro con il celebre giornalista e telecronista Flavio Tranquillo con il coach biancoblu Meo Sacchetti, moderato dal giornalista sassarese Roberto Sanna nella cornice della Sala Conferenze della Camera di Commercio di Sassari. L'iniziativa, organizzata dall'associazione “Scrittori a piede Liberos” e dalle librerie di Sassari (Koinè, Libreria Dessì/Mondadori, Libreria Azuni, Max 88, Messaggerie) in collaborazione con la Dinamo Sassari, ha avuto una grande risposta di pubblico. Oltre trecento persone infatti hanno assistito alla presentazione dell'ultimo libro del giornalista “Altro tiro Altro giro Altro Regalo. O anche di quando, come (e soprattutto perché) ho imparato ad amare il Gioco” edito da Baldini&Castoldi. Partendo dalla struttura del libro, diviso in capitoli relativi alle diverse parti del gioco, Pre Game, Palla a due, Primo Secondo Terzo e Quarto Quarto, Overtime e Postgame, si è sviluppato il dibattito su un ampio ventaglio di tematiche. Esplosivo il mix Tranquillo-Sacchetti, i due si sono confrontati in un botta e risposta continuo su diversi argomenti relativi al mondo della palla a spicchi: inevitabile partire dalla freschissima vittoria degli uomini di Sacchetti della seconda Coppa Italia nella storia biancoblu.

“Credo sia riduttivo fare dei complimenti, peraltro meritatissimi, a Meo e alla sua squadra _ ha esordito Tranquillo _ penso sia invece più interessante soffermarsi su quello che a volte viene considerato un sistema di gioco inefficace. Il gioco di Sacchetti è un gioco che da risultato,  l'essenza e la bellezza di questo gioco che è il basket è che lo puoi giocare con un milione di variabili e non esiste un modo migliore di un altro. Sarebbe bello che non ci si incaponisse nel giudicare il gioco ma spesso abbiamo dei limiti mentali per cui siamo più protesi verso la critica”. Coach Meo Sacchetti ribatte: “Facendo questo lavoro ho imparato che le critiche al gioco fanno parte del sistema e ho imparato soprattutto a farmele scivolare addosso, proseguendo per la mia strada. Il ruolo dell'allenatore è spesso delicato e penso che tanti grandi sono stati vittima di critica nonostante abbiano ottenuto risultati eccelsi, penso a Recalcati che ha conquistato lo scudetto con tre squadre diverse o Ruben Magnano, allenatore argentino che a mio avviso ha fatto vedere alcuni dei migliori sprazzi di basket, eppure una volta a Varese è stato stra criticato”.

Tante le tematiche trattate e le sfaccettature analizzate da Tranquillo, con quella lucidità di analisi che un giornalista di esperienza e dal grande bagaglio culturale come lui riesce a trasmettere anche nelle sue telecronache: dai luoghi comuni su giocatori di un tempo e giocatori moderni, alla diversa applicazione tra italiani e stranieri fino all'importanza di inserire al meglio nel sistema della pallacanestro gli arbitri.

E proprio sui giocatori Meo Sacchetti fa una parentesi doverosa sui due veterani della squadra biancoblu, Jack Devecchi e Manuel Vanuzzo: “Loro rappresentano lo zoccolo duro degli italiani che sono qui da tanti anni, nove, e sono sassaresi a tutti gli effetti. Jack è un vero specialista, un gran lavoratore che negli anni ha affinato la tecnica ed è cresciuto esponenzialmente. Credo che un giocatore così meriterebbe un posto in Nazionale e mi fa specie che non ne faccia già parte. Vanuzzo è un simbolo, un giocatore che ha fatto una carriera importante e che vincendo questi trofei da grande si vede riconosciuti finalmente grandi meriti. É uno che conosce la pallacanestro perfettamente e può darmi ciò di cui io ho bisogno: quest'anno è stato un po' penalizzato perché avevo necessità di inserire altri giocatori nel sistema”.

La serata è volata e Tranquillo, visibilmente soddisfatto dell'incontro ha chiuso con parole assolutamente prive di retorica: “Ricorderò questo incontro con particolare piacere, non solo per la grande partecipazione ma perché davvero mi sono sentito a casa”.

Flavio Tranquillo. Classe 1962, giornalista. Inizia la sua carriera come cronista sportivo collaborando con la rivista SuperBasket, diretta da Aldo Giordani. La sua carriera radiofonica inizia nel 1981 quando sostituisce temporaneamente il radiocronista delle partite dell'Olimpia Milano, Federico Buffa. Da quel momento in poi affiancherà Buffa, diventando la seconda voce. Il suo esordio in televisione avviene nel 1985, quando diventa delegato di produzione degli sport americani per una noto gruppo di reti televisive. Dal 1991 lavora per il gruppo che da Telepiù è poi diventato Sky Sport: specializzato nelle telecronache NBA affiancato fino alla scorsa stagione proprio da Buffa, Tranquillo è stato il commentatore anche della Nazionale Italiana di basket (seguita negli Europei del 1999). Nel 2010 ha fatto il suo esordio come scrittore con il suo “I dieci passi. Piccolo breviario sulla legalità” e “Da zero a otto”, nel quale partecipa all'autobiografia di Danilo Gallinari.

 

Sassari, 27 febbraio 2015

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna