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30 Nov 2023

Alle partite di Basketball Champions League i ragazzi e le ragazze del progetto Erasmus dell’Università di Sassari

 

Pubblico internazionale al Palaserradimigni per la gara di Champions. C’erano esponenti di undici nazioni ad assistere alla partita tra la Dinamo e il Ludwigsburg: erano gli studenti Erasmus che studiano nell’università di Sassari. Solitamente gli studenti stranieri presenti a Sassari assistono volentieri alle gare internazionali, anche perché capita, a volte, di poter far tifo per una squadra del proprio paese. In questo caso, tuttavia, la rappresentanza straniera era particolarmente numerosa con quaranta giovani provenienti da undici paesi: Spagna, Olanda, Germania, Grecia, Afghanistan, Ucraina, Romania, Portogallo, Turchia, Polonia e Marocco.

Era uno solo lo studente tedesco, che però è andato via particolarmente felice e orgoglioso per la vittoria dei suoi connazionali. Molto interessato, in quanto pratica anche il basket, Colin, che proviene dall’università olandese di Enschede e che ha fatto una scoperta: “onestamente – dice – non sapevo assolutamente nulla della Sardegna e pensavo che i sardi fossero tutti bassi. Così non è” e ride aggiungendo che per lui la Sardegna è una sorpresa continua, che trova visitando le spiagge e i musei, “molto bello il museo Sanna in via Roma a Sassari”, dice.

Per gli studenti stranieri dell’Ateneo sassarese l’appuntamento con le partite di Champion al Palaserradimigni è sempre un’occasione non solo per godersi una gara di basket internazionale, ma anche per incontrarsi, conoscersi, scambiarsi informazioni e idee sulle cose da fare a Sassari e in Sardegna: studiare sì, ma senza lasciarsi sfuggire l’occasione per visitare l’isola, una regione per quasi tutti loro poco conosciuta e, per qualcuno, anche un po’ misteriosa.

Ina, romena, Julia e Amal, spagnole, hanno già effettuato diverse escursioni nelle loro “esplorazioni”. “Castelsardo è molto carina e affascinante, ci è piaciuta moltissimo”, dicono. Ma anche altri centri sardi le hanno colpite, come Bosa e Mamoiada. Affascinate anche dai siti archeologici, in particolare Tharros e Nora.

L’ospitalità della Dinamo facilita questo scambio di informazioni tra i giovani Erasmus. Ciascuno di loro diventa, in un certo senso, testimonial della Sardegna e, non solo, anche messaggero, una volta tornato a casa, delle tante cose che ci sono in Sardegna, da vedere, ammirare, esplorare, scoprire.

 

Sassari, 30 novembre 2023

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna