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03 Apr 2012

BrianChiacchierata in sala stampa con Brian Sacchetti, prezioso esterno biancoblu da due stagioni a Sassari e protagonista della rimonta sfiorata sul parquet di Varese


Conferenza al palazzetto. E' Brian Sacchetti, a fine seduta mattutina, il giocatore chiamato a presentarsi al tavolo della sala stampa del PalaSerradimigni per rispondere alle domande dei giornalisti di carta stampata, televisione, siti internet e radio presenti. Con grande disponibilità  l'esterno biancoblu e figlio di coach Meo Sacchetti («Le domande sul mio rapporto con lui? Ci abbiamo fatto il callo e non ci facciamo più caso. Alla gente interessa la cosa che in effetti è una rarità  nello sport» commenta sorridendo Brian) ha analizzato la gara persa domenica scorsa sul campo della Cimberio Varese, fatto il punto sulla stagione della Dinamo Banco di Sardegna e sulla volata playoff, raccontato la «sua» Sassari e presentato il prossimo impegno, nell'anticipo pre pasquale in piazzale Segni, contro la Benetton Treviso.


Sconfitti a Varese, ma dopo una grande rimonta

«Come già  accaduto altre volte abbiamo subito un parziale molto pesante nel secondo quarto. Varese è una squadra che ha nel tiro da tre una sua peculiarità , in trasferta rimontare passivi tosti come quello subito è davvero difficile ed alla fine non ce l'abbiamo fatta. Non dobbiamo trovarci in queste situazioni, figlie del fatto che a volte ci intestardiamo a voler cercare soluzioni che non vanno e caliamo di intensità  nel corso dei 40'. Abbiamo avuto una grande reazione, ma non è bastata».


Si torna a lavorare in palestra e sabato in campo ad affrontare la Benetton Treviso

«Torniamo a casa davanti al nostro grande pubblico che sappiamo essere una spinta fondamentale per noi. All'andata avevamo preso sottogamba il match di Treviso rimediando a mio avviso la più brutta sconfitta dell'anno. Sono un team pericoloso, rivoluzionato nel roster e infarcito di buone individualità . Dovremo giocare come tante volte fatto in questo campionato, in difesa ed in attacco, trovando nella solidità  mentale il dippiù che ci ha fatto conquistare le nostre vittorie».


Brian, Meo e la Dinamo

«Rifarei la scelta di trasferirmi a Sassari e giocare per lui 100 volte su 100. Sto in panchina, mi becco i suoi rimproveri in allenamento, lavoro per crescere e so che lui è l'allenatore perfetto per aiutarmi a farlo, e questo in generale per chiunque abbia il mio obiettivo. Non mi regala niente, mai, per questo so che i minuti che gioco sono tutti guadagnati. Stiamo vivendo una grandissima avventura, i playoff sono un obiettivo ma non un assillo: giochiamo per vincere ogni gara, proviamo a vincerne il più possibile da qui alla fine della regular season, poi vedremo».


Sassari, 03 aprile 2012

Giovanni Dessole

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna