
La 3^, 4^ e 5^ dello Scientifico di Bitti hanno fatto visita ai giganti biancoblu. Storia di una giornata speciale alla scoperta del basket e dell'eccellenza isolana
Dalla scuola al campo. «Io protagonista» si rinnova, coinvolge e continua il suo percorso. Nel tentativo di promuovere e diffondere il più possibile valori dello sport e disciplina del basket, il progetto biancoblu si rivolge alle scuole della Città di Sassari e del'Isola, spostando la scena dai banchi di scuola agli spalti ed alle stanze del PalaSerradimigni, alla suggestiva scoperta della Dinamo Banco di Sardegna, simbolo dell'Isola e veicolo utile al veicolare di valori e messaggi che lo sport è in grado di valorizzare e trasmettere soprattutto ai più giovani. Un'opportunità offerta ai giovani della Sardegna dalla Sardegna stessa, opportunità di reciproco scambio e crescita, occasione per conoscere ed apprezzare ciò che l'Isola, anche dal punto di vista sportivo, ha da offrire.
Il Liceo «M. Pira» di Bitti. Stamattina è toccato ai ragazzi delle classi terza, quarta e quinta del Liceo Scientifico di Bitti «M . Pira» della preside Innocenza Giannasi affrontare il viaggio dal centro al nord dell'Isola e calarsi appieno nella realtà cestistica sassarese. Accompagnati per l'occasione dal docente di educazione fisica Salvatore Rosa, dall'insegnante di lettere Mariella Sanna e dall'insegnante di sostegno Pietro Pisanu, i 48 ragazzi coinvolti nel progetto ad hoc promosso dall'Istituto, sposata appieno la filosofia di quello biancoblu «Io Protagonista», parcheggiato il bus in piazzale Segni hanno fatto il loro esordio al PalaSerradimigni, fra curiosità e sguardi interessati rivolti ad un mondo da scoprire ed osservato soltanto attraverso l'obiettivo delle telecamere televisive.
La visita. Gli spalti del settore D diventano un'aula scolastica, sicuramente meno informale ma capace di catturare l'attenzione dei giovani studenti. Il team manager Luigi Peruzzu ha illustrato ai ragazzi del Liceo Scientifico bittese le basi del lavoro e dell'idea che muove la Dinamo Banco di Sardegna, squadra professionistica sostenuta da una struttura poggiata sulle competenze di professionisti che lavorano d'insieme per produrre il miglior risultato possibile. Alla presenza del dirigente del settore giovanile biancoblu Roberta La Mattina, che ha seguito passo dopo passo lo svolgersi dell'incontro di piazzale Segni, la mattinata partita con la presentazione di alcuni capi saldi della suddetta struttura: il preparatore Matteo Boccolini, il fisioterapista Ugo D'Alessandro, il responsabile del settore giovanile Marco Rota e i giocatori, beniamini del pubblico e fulcro del progetto Dinamo. Cosà¬, fra una battuta e l'altra, i ragazzi hanno incontrato Tony Easley, Jack Devecchi, Mauro Pinton e Nika Metreveli, che si sono messi a disposizione senza alcuna remora, calati appieno nel ruolo di guide coadiuvate nel viaggio all'interno del palazzetto dagli specialisti di settore. CosଠMatteo Boccolini in sala pesi ha illustrato alla scolaresca il lavoro legato alla preparazione fisica degli atleti, impreziosendo il tutto con aneddoti e battute legate al suo non essere sardo ma all'apprezzare la Sardegna, coinvolgendo il centro americano Tony Easley, laureato in educazione fisica, nel discorso e catturando l'attenzione dei ragazzi. Dalla sala pesi allo spogliatoio, regno incontrastato dei giocatori biancoblu. Tanta la curiosità , diversi gli spunti offerti, come quelli regalati alla platea dal lavoro di Ugo D'Alessandro, fisioterapista della Dinamo che nell'apposita stanza si prende cura delle caviglie e del corpo degli atleti sassaresi, puntando, come detto dal preparatore Boccolini, a prevenire se possibile, a migliorare ed a curare quando è necessario. Foto e domande non mancano, Jack Devecchi è letteralmente preso d'assalto, e l'inerzia non cambia nemmeno quando ci si trasferisce nella sala video, dove il team manager Luigi Peruzzu, vero «Virgilio» della situazione, illustra la dinamica della preparazione di un match anche attraverso le immagini montate ad hoc e proposte dallo staff tecnico agli studenti. Dopo un passaggio sulla gestione e sulla grande importanza della comunicazione durante la stagione e soprattutto in occasione dei match che contano, il tutto a cura dell'Ufficio Stampa biancoblu, la palla passa poi a Marco Rota, responsabile tecnico del settore giovanile con Graziano Pilo nel ruolo di responsabile organizzativo. A lui il compito di illustrare il lavoro con i giovani, coetanei di alcuni dei ragazzi presenti in sala. Fra sacrificio ed aspirazioni, duro lavoro e filosofia cestistica, le parole stimolano le curiosità degli studenti che si informano sulle difficoltà del lavoro e della scelta degli atleti, sullo stipendio percepito dai più grandi e sulle potenzialità capaci di garantire un futuro nel basket.
Lieto finale. Massima attenzione, qualche lecita battuta, tanta curiosità per un mondo mai esplorato e la chiara voglia di saperne di più e conoscere a fondo la realtà cestistica. Una piccola sosta per il pranzo, un giro per la Città di Sassari, quindi un nuovo ritorno al palazzetto, stavolta per vedere dal vivo quanto raccontato, immaginato o ammirato solo sugli schermi tv. Si comincia con il lavoro dei giovani del vivaio, sotto la guida di coach Marco Rota, per poi proseguire con l'allenamento dei giganti della Lega A. Vedere all'azione i professionisti fa un certo effetto, stupisce e cattura l'attenzione. La scolaresca e gli insegnati, ottenuto il permesso, prolungano il loro viaggio educativo ed entrano appieno nell'universo Dinamo, nelle dinamiche di lavoro della squadra e dello staff guidato da coach Meo Sacchetti. Una breve ma intensa parentesi, prima di ripartire alla volta di Bitti alle 18:00, portando indietro l'esperienza ed il ricordo di una giornata da conservare. Il ringraziamento dei ragazzi e dei loro insegnanti per l'opportunità avuto è testimonianza della buona riuscita dell'incontro, incontro che ha messo di fronte la squadra simbolo della Sardegna al futuro della Sardegna stessa. La società e la squadra, con tecnico e roster in prima fila, dopo l'immancabile e classica foto di rito fatta prima della seduta pomeridiana, hanno infine regalato ai rappresentanti del Liceo Scientifico «M. Pira» un pallone autografato, il libro «Dinamo 50 anni» ed una busta contenente materiale informativo sull'Isola, sicuramente già noto ai giovani di Bitti ma come sempre da scoprire e riscoprire nella sua bellezza e unicità .
Sassari, 23 febbraio 2012
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna