
Dopo una incredibile rimonta, dal -22 alla possibile tripla del sorpasso, la Dinamo Banco di Sardegna cede le armi alla Canadian Solar Bologna per 85-80
Ad un passo dal successo. Alla fine dei 40' di gioco il tabellone luminoso della futuristica Unipol Arena di Casalecchio segnava 85-80 decretando numericamente il successo della Canadian Solar Bologna sulla Dinamo Banco di Sardegna. Un risultato che, a livello prettamente numerico appunto, avrebbe potuto essere lo specchio di una partita giocata e vinta dalle blasonate «V» nere sul pur volitivo team isolano, magari risolta nelle ultime battute. Ed in effetti l'epilogo della suggestiva sfida della Unipol Arena è stato scritto negli ultimi minuti di un match incredibile, iniziato in forma d'incubo per gli uomini di coach Meo Sacchetti, travolti in partenza dal break bianconero, inizialmente incapaci di reagire ma vivi, schiacciati dai parziali bolognesi ma non sconfitti. Eppure, sul canestro realizzato dall'ex Nba Douglas Roberts ad inizio terza frazione, sotto di 22 punti sul 60-38, la Dinamo Banco di Sardegna sembrava davvero spacciata con la Canadian Solar Bologna proiettata verso un successo che lentamente sembrava assumere le proporzioni di una sonora lezione. Poi qualcosa si accende nel roster biancoblu, Sassari reagisce con tanta rabbia, determinazione e concretezza. Alla Canadian Solar non basta più un super Sanikidze e l'inerzia, come spesso accade nel pallacanestro, si inverte diametralmente. I biancoblu collezionano parziali importanti e piazzano triple a ripetizione, Travis Diener, uno dei migliori anche nel primo tempo versione naufragio, sale in cattedra con la squadra a girare attorno a lui, il terzo quarto va in archivio sul 68-58 e coach Finelli sul – 4, 71-67, sceglie di parlarci su mentre a Casalecchio qualcuno inizia a vedere gli spettri. La Virtus è in bambola ma resta avanti forte del vantaggio accumulato e dei canestri realizzati utili semplicemente a tamponare le falle. La Dinamo dal canto suo difende bene e affonda i colpi, sfrutta il quintetto piccolo e mette paura al plurititolato team emiliano. Sui canestri del capitano Manuel Vanuzzo, prima è -2 (78-76) quindi è -1 (79-78). La rimonta è in atto ed il sorpasso è possibile ma Hosley (per il vantaggio), TD12 (per il 79 pari) e Plisnic (per il vantaggio) sbagliano le bombe della svolta in un finale al cardiopalma. Si gioca sui secondi e dalla lunetta, ed in volata la spuntano le «V» nere. Sassari è sconfitta ed è arrabbiata, ma esce dalla Unipol Arena a testa alta ma con l'amaro in bocca per un successo sfiorato che, rimonta annessa, sarebbe stato epocale oltre che importante per morale e classifica.
Sassari, 04 novembre 2011
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna