Gli atleti della SS Demones e gli studenti delle scuole cittadine hanno incontrato Mauro Pinton e Othello Hunter nel primo appuntamento con il progetto biancoblu
Nuovo giro nuova corsa. Lo sport come opportunità e priorità nella vita dei ragazzi. La pallacanestro come veicolo utile a coinvolgere, disciplina da promuovere per migliorare il livello di integrazione e interazione fra i più giovani, momento di condivisione dei valori della cultura sportiva, sicuramente formativo, certamente divertente. La Dinamo Basket Sassari per il terzo anno consecutivo sceglie di puntare l'attenzione sui ragazzi, sceglie di renderli protagonisti e parte integrante e principale del progetto «Io Protagonista 2010». L'idea nasce in seno alla società del presidente Luciano Mele per diffondere il messaggio sportivo nelle scuole, grazie all'aiuto dei giganti della palla a spicchi biancoblu, esempio di ciò che con la pratica sportiva e la dura applicazione si può ottenere, esempio di sport certo, ma soprattutto di vita e vissuto, che nella serie di incontri programmati viene messo a totale disposizione dei ragazzi per renderlo reale e fruibile. Un progetto che si è rivelato scommessa vincente, che anche quest'anno sarà presentato al Provveditorato agli Studi, alla Federazione Italiana Pallacanestro ed agli eventuali sponsor che volessero collaborare in un quadro di sensibilizzazione e promozione del sopracitato messaggio.
Ozieri. «Io Protagonista 2010» si è presentato questa mattina in anteprima al palazzetto dello sport di Ozieri. Un'anteprima ricca e al forte sapor di Serie A, realizzata nel segno dell'unione degli intenti che lega indissolubilmente la Dinamo al mondo del sociale, la prima squadra al suo imprescindibile vivaio, il progetto «Giovanili Sardegna» a «Io Protagonista». La delegazione Dinamo, composta dal responsabile organizzativo del settore giovanile biancoblu Graziano Pilo, dal responsabile tecnico del settore giovanile Marco Rota, dal direttore sportivo Luigi Peruzzu, dall'assistant coach Paolo Citrini e dai giocatori Mauro Pinton e Othello Hunter, invitata a Ozieri dalla società sportiva SS Demones di coach Toto Terrosu e dalle scuole cittadine, è stata accolta con grande entusiasmo, e l'incontro, sponsorizzato e organizzato dai dirigenti e tecnici Demones, è stato subito un successo. Presenti al palazzetto le classi appartenenti al I° e II° circolo dei dirigenti scolastici Francesco Sircana e Giovanna Racimolo, oltre agli alunni della scuola media «Punta Idda» del dirigente scolastico Mattia Pericu.
Il «match». Si parte con la consegna del pallone autografato dall'intero roster e staff della Dinamo Basket al presidente della SS Demones Ozieri Angelo Cattina ed all'assessore comunale allo sport Antonio Arca. Quindi guidati dai rispettivi insegnanti, che si impegneranno a far preparare ai ragazzi i disegni che parteciperanno successivamente alle premiazioni di fine anno, gli studenti hanno rivolto ai giocatori ed agli allenatori le domande più svariate, ispirate e curiose. «Qual è la prima squadra in cui hai giocato?» è il quesito che rompe il ghiaccio, «In quale famosa squadra vorresti giocare?» è la seconda domanda cui Hunter e Pinton rispondono all'unisono e senza esitazioni mostrando la loro tutta biancoblu: «La Dinamo». C'è chi chiede se il basket aiuta a diventare alti, e se il gigante ex Nba risponde di no Pinton, giovane playmaker che con i suoi 185 centimetri sta comunque dimostrando di essere all'altezza del massimo campionato italiano, risponde si con convinzione! «Hai conosciuto Michael Jordan?» domandano poi ad Othello Hunter che fra lo stupore generale risponde «Si, durante un allenamento per la franchigia Nba di Charlotte, della quale MJ è presidente». Il piccolo Matteo incalza il centro americano: «How tall are you?». L'inglese è perfetto, la speranza di un buon voto al rientro in classe è concreta, la risposta («206 centimetri») lascia gli studenti più piccoli a bocca aperta. «àˆ faticoso giocare a pallacanestro?» «No is fun» è la risposta di Hunter con Pinton che segue a ruota parlando di puro divertimento. I tecnici Paolo Citrini e Marco Rota sottolineano però l'importanza del sacrificio e del lavoro in allenamento necessari per poter arrivare a certi livelli, livelli che consentono ai più fortunati di divertirsi appunto giocando a basket.
Il «terzo tempo». I rappresentanti della società biancoblu consegnano anche alle scuole un pallone autografato e cinque palloni da minibasket alla SS Demones, in modo da contribuire anche se con un piccolo gesto ad aiutare la pallacanestro ad emergere e crescere ulteriormente in una cittadina come Ozieri che ha una storia lunga oltre 50 anni, e che vanta numeri importanti per quanto riguarda proprio il minibasket ed il settore, fra i migliori in Sardegna. La riprova arriva quando alla domanda «Chi gioca a calcio? E chi a basket?» il numero di mani alzate da l'idea della diffusione e passione ozierese per la palla a spicchi. Mauro Pinton e Othello Hunter hanno dimostrato grande disponibilità nel giocare sei mini partitelle sei contro sei, senza risparmiare sorrisi e divertendosi realmente con i loro «mini» compagni di squadra. Quindi il classico assalto a caccia dell'autografo, foto e saluti di rito. Un bellissimo libro sulla storia di Ozieri, un cd del Coro «Città di Ozieri» e un pacco di sospiri, «copulette» e altri dolci sardi (apprezzatissimi da tutti i presenti) sono i doni con cui sono tornati a casa dirigenti, allenatori e giocatori biancoblu. Infine una promessa: quando i tempi lo permetteranno Paolo Citrini e Marco Rota si dedicheranno per un allenamento ciascuno ai ragazzi ed alle ragazze della Demones.
Sassari, 03 novembre 2010
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl