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22 Oct 2015

Il presidente della Turkish Airlines Eurolegue Jordi Bertomeu, intervistato lo scorso settembre in occasione dell’esordio dei giganti della Dinamo all’Expo di Milano. Ecco idee, impressioni e bilanci del numero uno della massima competizione continentale, che parla della Dinamo e della sua seconda stagione in Eurolega.

Jordi Bertomeu, presidente della Turkish Airlines Euroleague, è una delle massime autorità sportive del vecchio continente. Uomo di sport, uomo di basket, profondo conoscitore della disciplina e delle dinamiche che regolano il movimento, mister Bertomeu fa le carte alla Dinamo Banco di Sardegna formato Eurolega, traccia la rotta da seguire per la crescita della pallacanestro in Europa e punta deciso al 2015-2016 della più importante competizione della palla a spicchi europea.

Cinque anni fa Sassari faceva il suo esordio nella serie A italiana. Tre stagioni or sono la prima gara ufficiale in Eurocup. Lo scorso anno l’esordio Eurolega, la vittoria dello scudetto e una nuova chance europea. Come giudica il percorso della società biancoblu?

«La mia opinione è molto positiva. La Dinamo in questi anni ha sviluppato un progetto serio, solido e coerente, raggiungendo risultati notevoli. Sassari è esempio di professionalità, per come ha focalizzato sforzi e attenzione sulla costruzione di roster competitivi e sugli aspetti organizzativi creando una struttura professionale. Questa combinazione ha consentito alla squadra di crescere in maniera costante, aspetto fondamentale in riferimento ai traguardi raggiunti».

Che valore ha per la Sardegna, per l’Italia e per il movimento cestistico la presenza di una squadra come la Dinamo nell’orbita Eurolega?

«La partecipazione alla Turkish Airlines Euroleague è un'enorme finestra promozionale sul mondo per la Dinamo, la città di Sassari, la Sardegna e l'Italia intera. Le nostre partite sono trasmesse in 202 diversi paesi. Il numero dei tifosi che si tengono aggiornati tramite i nostri canali comunicativi e che seguono le nostre attività cresce esponenzialmente. Senza dimenticare che l’Eurolega può contare sulla copertura dei media più importanti».

E che valore ha per l’Eurolega la partecipazione della Dinamo Banco di Sardegna alla massima competizione continentale di pallacanestro?

«Siamo davvero contenti che la Dinamo Banco di Sardegna partecipi alla Turkish Airlines Euroleague per il suo secondo anno consecutivo, una partecipazione assolutamente meritata. Oltre ad essere la detentrice del titolo italiano, Sassari ha un’organizzazione molto seria e professionale con una spiccata volontà mirata al migliorare ancora e crescere. Felici di avere la società biancoblu fra le due rappresentanti di un paese così storicamente importante, a livello cestistico, come l’Italia».

L’Eurolega scommette su qualità, comunicazione e entertainment. Quanto è importante per i club partecipanti assimilare il messaggio, rilanciarlo e conformarsi al modus operandi dell’organizzazione?

«Puntiamo a raggiungere l’eccellenza, non solo sul campo ma in tutti i diversi ambiti che ruotano attorno alla competizione, questo il messaggio che vogliamo dare. Dico con grande orgoglio che il dibattito e il dialogo fra i club e i nostri stakeholder – letteralmente le parti interessate - è stato uno dei principali strumenti utilizzati per migliorarci sin dalla fondazione dell’Euroleague Basketball. La nostra visione, che ha come obiettivo finale quello di offrire a tutti i tifosi il miglior spettacolo e intrattenimento possibile, è compresa e pienamente condivisa da tutti le società. La nostra mission è quindi offrire alle società stesse il maggior numero di strumenti possibile nei diversi ambiti di competenza, dai match sul campo al marketing e alla comunicazione. Strumenti necessari, appunto, ad accrescere il livello di experience, del divertimento».

Quali i margini di crescita del progetto Eurolega? Quali gli obiettivi da fissare e raggiungere?

«Lavoriamo per raggiungere tre fondamentali obiettivi: migliorare la competizione, sviluppare la comunicazione con i tifosi e potenziare le opportunità per generare il miglior business possibile per i club. Tutto quello che facciamo serve a consolidare uno di questi obiettivi, ponendo sempre i tifosi al centro di tutto. Recentemente sono state prese decisioni che hanno inciso pesantemente sulla struttura della competizione: i risultati sono stati eccellenti. Abbiamo fatto della comunicazione la nostra priorità utilizzando strategie per la produzione di contenuti, principalmente audiovisivi, e ragionando sulla localizzazione dei media - partnership attivate con media locali: L’Equipe in Francia, Gazzetta dello Sport in Italia, Milliyett in Turchia, As in Spagna, Sport24 in Grecia, Spox in Germania e Championat.ru in Russia -. Per quanto riguarda il business, stiamo facendo alcuni passi importanti verso l'ottimizzazione della produzione dei ricavi, vedi la recente offerta dei pacchetti di sponsorizzazione regionali o l'aumento del numero di accordi di produzione televisiva. In questo momento il nostro dovere è continuare a lavorare per i nostri club e i nostri tifosi, è pensare a come sviluppare il nostro prodotto, a come coinvolgere nuovi partner, a come presentarlo nel modo migliore a chi ama lo sport».

Un giudizio sulla qualità del prodotto basket europeo?

«È innegabile che la qualità sta crescendo e noi ci impegniamo per dare seguito a questa tendenza. A cominciare dai palazzetti. Ben 32 di quelli che ospitano le gare Eurolega sono nuovi o sono stati ristrutturati migliorando così l’esperienza delle tifoserie. Operiamo con i nostri partner televisivi per incrementare numericamente la messa in onda della partite e introdurre tecnologie all'avanguardia che la rendano unica. Possiamo contare anche su una rilevante presenza social network, numeri che crescono di anno in anno. Queste sono solo alcune delle iniziative che stiamo sviluppando per migliorare la qualità del prodotto Eurolega, il motore che ci permette di far crescere il bacino dei tifosi e diventare una piattaforma solida e attrattiva per sponsor e partner».

Cosa si aspetta dalla prossima edizione della Turkish Airlines Euroleague?

«Ovviamente mi auguro sia migliore della precedente, il che non sarà semplice. Continueremo a lavorare per renderla ancora più attrattiva per i tifosi, per far si che se ne sentano parte integrante. Sin dalla nascita dell’Eurolega, nel 2000, abbiamo registrato una crescita costante nei diversi aspetti della visibilità - gare trasmesse in 202 paesi –, incrementato l’audience del 1043% e la presenza dei tifosi nei palazzetti, crescita del 228%. Vogliamo seguire questa strada, che ha mostrato come l’interesse per la competizione e in generale per la pallacanestro sia rappresentato da un trend crescente».

Un augurio alla Dinamo, alla società, alla squadra e alla tifoseria in vista dello start dell'Eurolega 2015-2016?

«Desidero augurare alla Dinamo Banco di Sardegna Sassari una stagione di successo. Spero che tutti i tifosi possano godere al meglio di questa seconda esperienza nella massima competizione europea».

Sassari, 22 ottobre 2015

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna