
Nuova tappa del progetto di promozione culturale nato dalla collaborazione tra Fondazione Mont’e Prama, Dinamo Sassari e Federazione delle Associazioni Sarde in Italia.
In occasione della trasferta della Dinamo a Trento per la 28esima giornata della Serie A Unipol, lo Spazio Archeologico Sotterraneo del S.A.S. ha ospitato, nel pomeriggio, due conferenze dedicate ai tesori archeologici di Tharros e dell’Ipogeo di San Salvatore, curate dall’Area scientifica della Fondazione.
Un'iniziativa che rinnova l’impegno condiviso nella valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna, portandolo all’attenzione di nuovi pubblici in Italia e in Europa.
Ad aprire l’incontro i saluti istituzionali di Paolo Carta, direttore della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.
Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, ha sottolineato: “Per il secondo anno consecutivo ritorniamo nello Spazio Archeologico Sotterraneo di Trento, in cui abbiamo l’onore di essere ospitati. La campagna di comunicazione congiunta con Dinamo Sassari e FASI ci offre l’occasione per portare il nostro Parco archeologico naturale all’attenzione di potenziali turisti e dei tanti sardi che vivono nella penisola. I numeri dei visitatori di questo lungo periodo festivo ci confortano, lavoriamo assieme ai nostri partner per fare in modo che sempre più persone possano conoscere e apprezzare la cultura e l’archeologia sarda”.
Marsilio Balzano, chief marketing officer della Dinamo Sassari, ha aggiunto: “Siamo felici di tornare a Trento, dopo il grande successo dello scorso anno, per rinnovare un appuntamento che unisce sport, cultura e identità. Anche quest’anno, lo spazio sotterraneo del SAS ci accoglie in una cornice unica, perfetta per raccontare un progetto che affonda le radici nella storia e guarda al futuro.
Desideriamo ringraziare la Provincia di Trento per l’ospitalità e, in particolare, Franco Marzatico per l’entusiasmo e l’attenzione con cui ha voluto accogliere nuovamente questo evento. Un grazie sincero anche al professor Paolo Carta per la sua presenza, come trait d’union ideale tra la Sardegna, il territorio trentino e l’Aquila Basket.
Un ringraziamento speciale va alla FASI, che ci accompagna in questo viaggio di promozione culturale attraverso lo sport, contribuendo a diffondere un messaggio positivo e inclusivo. Infine, un riconoscimento doveroso alla Fondazione Mont’e Prama, motore instancabile di un’opera straordinaria di valorizzazione culturale.
Oggi, grazie al loro lavoro, avremo l’opportunità di compiere un viaggio affascinante tra il mito degli ori di Tharros e l’ipogeo di San Salvatore, testimonianze vive di una Sardegna che continua a sorprendere e ispirare”.

Anche Bastianino Mossa, presidente della FASI, ha evidenziato il valore del progetto: “A Trento prosegue la collaborazione con la Fondazione Mont’e Prama, incentrata sulla promozione e diffusione della cultura archeologica e del territorio del Sinis, e che ci vede accanto ai Giganti di Mont’e Prama e a quelli della Dinamo Banco di Sardegna.
In questa zona d’Italia, infatti, la FASI è presente con diversi circoli a testimonianza di una presenza significativa del mondo dell’emigrazione Sarda organizzata. Una ulteriore occasione per promuovere il territorio e le bellezze naturali della Penisola del Sinis e del territorio di Cabras, anche in previsione della prossima stagione estiva dove molti emigrati torneranno nella loro terra d’origine”.
Nel pomeriggio, l’archeologa Ilaria Orri, curatrice dell’Area archeologica di Tharros, ha presentato la conferenza “Il Mito degli Ori di Tharros”, accompagnata dalle immagini del fotografo Nicola Castangia.
A seguire, Nicoletta Camedda, curatrice dell’Ipogeo di San Salvatore, ha illustrato “Le immagini dal passato nell’Ipogeo di San Salvatore”.
Sassari, 26 aprile 2025
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna



