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27 Nov 2011

dinamo-teramoGrande prova di forza, d'attacco e di difesa per il Banco di Sardegna che al PalaSerradimigni batte i biancorossi abruzzesi per 91-73. Bravi tutti: dal capitano al mastino difensivo Hosley

L'epilogo. Una pratica chiusa in scioltezza, archiviata con una seconda frazione d'impatto ed un inizio ripresa autoritario, mandata a referto contro un Teramo acciaccato e senza un americano, che salvo alcune eccezioni, vedi Cerella e Brandon Brown, ha fatto davvero poco per entrare e restare in partita. Finisce 91-73 al PalaSerradimigni, la Dinamo Banco di Sardegna del presidente Stefano Sardara mette in cassa altri due preziosi punti nella sua corsa alla categoria, con l'aggiunta di una positiva differenza canestri molto utile in prospettiva. Ora la trasferta di Bologna, match difficile da giocare con il giusto approccio e consapevoli di quanto di buono fatto vedere oggi in campo e su entrambi i lati del campo.

 

Il match. Un minuto di raccoglimento per le vittime delle alluvioni, il ricordo del palazzetto per due grandi tifosi biancoblu, Graziano Nonne e Antonio Monzi, gli atleti dello special team Ge.Na. speciale e graditi ospiti al palazzetto nel quadro del programma Special Olympics, protagonisti della European Basketball Week. Si parte con Teramo orfano di un americano dopo l'infortunio di Wanamaker e senza il neo acquisto Jenkins, Ramagli piazza il positivo Cerella sulle tracce dell'ex Drake Diener, Hunter è in quintetto e vince la prima palla a due contesa a Brandon Brawn. Sotto le plance è vera battaglia, anche se spesso Amoroso e B-Brown girano al largo dall'area colorata in cui l'ex Philadelphia è sempre più a sua agio. Drake Diener scalda la mano e fa male, mentre il primo quarto finisce 21-15 per il Banco. Sacchetti ruota i suoi giocatori mentre Ramagli cerca in panchina soluzioni adeguate per provare ad azzannare il match. Il match però lo azzannano con veemenza i biancoblu sassaresi. Vanuzzo si conferma capitano prezioso e coraggioso (14 punti in 14' con 6/7 al tiro), il break è di 11-0, sul tecnico fischiato ad Hunter Dee Brown realizza il suo primo canestro, ma ci sono solo nuvole cariche di pioggia, una pioggia di canestri da tre punti, all'orizzonte teramano. La bomba di Hosley scrive il +14, la Banca Tercas Teramo insiste con la zona che però è battuta regolarmente dalla Dinamo dall'arco ed in entrata con palla sotto. Brandon Brown è un lottatore ma Sassari è arrembante e nello spogliatoio si torna sul 52-32. Dopo due minuti di astinenza da canestro, la Dinamo realizza da tre prima con Travsi Diener e poi ancora con l'ottimo Manuel Vanuzzo: sul 58-34 Teramo è nell'oblio. Sassari fa circolare bene la palla, gli abruzzesi sono smarriti, l'alley-oop  di «Terminator 2» servito da Brian Sacchetti fa esplodere il palazzetto e l'ultimo periodo si apre sul 77-48. La gara si gioca solo per la differenza reti. Meo Sacchetti completa le rotazioni, risparmia i suoi gladiatori e regala spazio agli altri. Brian Sacchetti colpisce due volte dai 6.75, Teramo d'orgoglio ma senza alcuna possibilità  di rimonta. Il divario, a lungo di 30 punti, scende a poco meno di venti all'ultima sirena, finisce 91-73 nel tripudio del PalaSerradimigi. Musica e foto con i ragazzi dello Special Olympics, quindi giro d'onore fra gli applausi. Ed in attesa del prossimo difficile impegno, tutti in piedi per questa Dinamo.

 

Le parole. Coach Meo Sacchetti: «Abbiamo giocato davvero bene il secondo quarto. Ad inizio terzo poi, volevo cinque minuti ad alta intensità , volevo dare un messaggio al match, volevo chiuderlo e i ragazzi sono stati davvero bravi a farlo. Per il resto non c'è tanto da dire. Abbiamo attaccato al meglio la zona da fuori e in entrata, c'è stato un positivo impatto in difesa, Hunter sta crescendo, Hosley in difesa sa fare il suo dovere e Plisnic ci ha dato una grossa mano a rimbalzo». Coach Alessandro Ramagli: «Eravamo acciaccati, mancava un giocatore, la partita era tosta: in certi casi devi essere veramente duro per reagire e fare la tua partita. Noi non lo abbiamo fatto e siamo stati presi a calci. L'atteggiamento non era assolutamente quello giusto, per trenta minuti siamo stati in balia della Dinamo».

 

Sassari, 27 novembre 2011

Giovanni Dessole

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna