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11 Mar 2016

Questa mattina una delegazione della squadra campione d’Italia condotta da coach Federico Pasquini è intervenuta all’incontro dedicato all’Unistem Day organizzato dall’Università agli studi di Sassari nell’Auditorium di via Montegrappa.

Questa mattina, negli spazi dell’Auditorium Dessì-Lamarmora di via Montegrappa, a Sassari, si è tenuta l’edizione 2016 dell’Unistem Day, giornata di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali. In contemporanea con 73 atenei e centri di ricerca oltre 27000 studenti  hanno sviscerato la tematica centrale di questa edizione. In una giornata dedicata a temi delicati quanto attuali i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna sono intervenuti incontrando gli oltre 500 studenti degli istituti superiori dalle province di Nuoro e Sassari.

Incontro-dibattito. Nell’evento organizzato a Sassari gli studenti hanno vissuto una mattinata di incontro e confronto sul tema delle cellule staminali: diversi i relatori della mattinata tra cui Claudio Fozza, Andrea Manunta, dell’Università degli studi di Sassari, e Carlo Ventura dell’Università degli studi di Bologna. A coordinare l’incontro i docenti Margherita Maioli, Laura Manca e Andrea Montella del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari, insieme alla Prof.ssa Nicoletta Puggioni, Dirigente Scolastico dell'Istituto d’Istruzione Devilla-Dessì- Lamarmora-Sassari. La mattinata si è aperta con la proiezione del video trasmesso in contemporanea in tutte le sedi dell’evento con il lancio del messaggio: “Forti nel ponderare, fermi nel criticare, indisponibili a mentire, sempre”. Durante la mattinata l’Auditorium di via Montegrappa si è collegata via Skype con Berlino e Belgrado, a dimostrazione della incredibile contemporaneità dell’evento che ha coinvolto studenti da ogni parte d’Europa.

Delegazione biancoblu. Una delegazione della Dinamo, guidata dal neo coach Federico Pasquini e dal presidente della Fondazione Dinamo Carlo Sardara, con gli assistant coach Paolo Citrini e Massimo Maffezzoli, e i giocatori Kenny Kadji, Brent Petway, Tony Mitchell, Josh Akognon, David Logan, Denis Marconato e Rok Stipcevic è intervenuta in chiusura dei lavori.

Ad accogliere i giocatori la platea entusiasta dell’Auditorium che ha dedicato loro un lungo applauso ai giganti biancoblu. Carlo Sardara, presidente della Fondazione e amministratore delegato Dinamo, ha rotto il ghiaccio: “Siamo onorati e fieri di essere qui, vi vogliamo ringraziare per averci invitato come testimonial del mondo dello sport e aver riunito in questa sala tanti giovani provenienti da tutta la Sardegna, che costituiscono gli adulti e i ricercatori del futuro. Noi come Dinamo e Fondazione siamo vicini ai giovani, la Fondazione è nata proprio per dare loro supporto durante il percorso di crescita personale e professionale. Siamo lieti di partecipare a questi eventi, sperando che ce ne siano sempre di più. Una delle prime iniziative della Fondazione è stato un libretto, scritto in collaborazione con l’Università agli Studi di Sassari, dedicato all’ alimentazione dei giovani sportivi. L’abbinamento giovani e sport è per noi importante e cerchiamo di dare il nostro massimo supporto. In bocca al lupo”.

Andrea Montella, docente del Dipartimento di scienze Biomediche dell’Università di Sassari, ha fatto gli onori di casa e ringraziato i campioni d’Italia a nome dell’ateneo sassarese: “Nel campo dello sport per raggiungere l’eccellenza bisogna lavorare duro e prepararsi, credere in quello che si fa ed essere molto rigorosi con sé stessi. In quanto a dedizione e duro lavoro si può pensare a una similitudine con chi lavora nel campo medico e di ricerca: gli atleti sono la prova che il talento deve essere coltivato a lungo con sacrificio e dedizione. Vi ringrazio per essere qui a nome dell’Università di Sassari: la Dinamo è un’eccellenza, patrimonio della nostra isola e siamo fieri di avervi qui questa mattina a condividere con noi le vostre esperienze di vita“.

A moderare l’incontro con i giocatori Prof. Andrea Manunta, ortopedico dello staff medico del Banco, che ha invitato la platea a porre domande e curiosità ai giocatori. Coach Federico Pasquini ha parlato dell’importanza di sinergia tra staff tecnico e medico: “Maggiore è la sinergia, maggiori risultati puoi ottenere: il lavoro in piena sincronia è fondamentale per raggiungere obiettivi sempre più alti e sollevare ogni giorno l'asticella. La medicina ogni giorno raggiunge nuovi traguardi e questo ci fa ben pensare anche per quanto concerne l'aspetto sportivo". 

I giocatori hanno raccontato la loro esperienza di vita professionale: “Ho iniziato a giocare molto giovane e questo mi ha portato ad andare via di casa molto presto _ha raccontato Brent Petway_ Ovviamente ci sono due lati della medaglia: da una parte giri il mondo e fai il lavoro più bello del mondo ma dall’altra ti manca casa e ti manca la famiglia”. “Fare questo lavoro è un privilegio _ ha asserito Tony Mitchell_ e non possiamo che esserne grati: inevitabilmente bisogna sacrificare qualcosa”.

David Logan ha parlato di sacrifici: “Mi ritengo una persona molto privilegiata perché ho iniziato a giocare fin da piccolo e tutti i miei amici giocavano a basket come me. Sicuramente rispetto ai miei coetanei ho dovuto rinunciare a qualche uscita ma i miei sforzi sono stati ripagati. Sono fortunato a fare ciò che amo”.

Rok Stipcevic, neo papà, ha raccontato come giocare a questi livelli ti costringa a fare delle scelte: “Mia figlia è nata da poco e ovviamente mi dispiace perché è nata in Croazia e io l’ho vista pochissimo. Sono molto felice di essere diventato padre e se da un lato mi dispiace perché adesso non ci posso passare tanto tempo dall’altra so che avrò tutto il tempo dopo. Siamo dei privilegiati perché facciamo un lavoro meraviglioso che, come è giusto, richiede dei sacrifici”.

Denis Marconato, quarant’anni di sport ai massimi livelli: “Per essere professionista ci vogliono un gran lavoro e una grande dedizione: ho iniziato a 14 anni, ero ovviamente il più alto della mia classe,e ho trovato persone che mi hanno fatto crescere tanto sportivamente. È tutto molto importante, dall’allenamento all’alimentazione, ma ci deve anche essere un pizzico di fortuna: io ho avuto tanti infortuni, ma ho sempre avuto la fortuna di essere curato da mani competenti”.

Kenny Kadji ha parlato dell’importanza di una sana alimentazione: “Bisogna prestare grande attenzione a quello che si mangia, io cerco di seguire una dieta sana ed equilibrata.. so che più si va avanti e maggiormente bisogna stare attenti”.

Josh Akognon, ha analizzato le principali differenze tra l’ Italia e la Cina, il paese dove ha giocato fino allo scorso febbraio: “Ci sono sicuramente tante differenze, uella principale credo sia legata agli spazi. In Cina c’è sempre tanta gente, tutti i posti sono sempre molto trafficata“.

#unistem2016. L’Università di Sassari partecipa all’evento europeo UNISTEM DAY, giornata di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali, rivolta interamente agli studenti delle scuole superiori. Trenta città italiane coinvolte per un totale di 35 Atenei – tra cui l'Università di Sassari e Cagliari- e centri di ricerca cui si aggiungono 28 università europee e una platea che quest’anno raggiungerà il numero record di 27.000 studenti delle scuole superiori. L’evento, nato alla Statale di Milano nel 2009 e arrivato alla sua ottava edizione, è il più grande evento di divulgazione scientifica sul tema a livello europeo. Quest’anno parteciperanno Atenei e Istituti di Ricerca in numerosi Paesi del vecchio continente: oltre a Italia, Spagna, Regno Unito e Svezia, per la prima volta si sono aggiunte anche Serbia, Danimarca, Polonia e Germania. Una grande manifestazione che vedrà oltre 400 relatori e organizzatori coinvolti. Una grande occasione per diffondere e valorizzare la conoscenza scientifica e la ricerca, assumendo il tema delle cellule staminali come spunto. 

Sassari, 11 marzo 2016

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna