
È vero che i budget non giocano e non vincono le partite, però è innegabile che quando affronti squadre come Bologna che ha giocatori che da soli prendono più di tutta la squadra avversaria messa insieme, la differenza c’è e si può notare in qualsiasi momento. Rotazioni di altissimo livello, concentrazione esclusivamente solo sul campionato, fisicità da Eurolega sono i segni che distinguono il successo della Virtus sulla Dinamo.
Non è la Dinamo luccicante dello straordinario 2023, non è ancora quella che abbiamo visto spettacolare nei 3 mesi di grande rincorsa, è una Dinamo che se vorrà competere ai playoff, dovrà essere al massimo. A sprazzi ha giocato un’eccellente partita ma per rimanere nel match contro la Virtus serve andare oltre i propri limiti.
Essere al massimo intanto significa essere al completo, non è una giustificazione ma è ovvio che chi ha 16 giocatori non risente di un’assenza o due, chi come la Dinamo ha un roster normale deve poter contare su tutti ed essere pronta mentalmente e fisicamente, il gap da colmare è enorme.
Bucchi lo sa bene e capisce la situazione, in queste tre settimane di lavoro che portano ai playoff con le ultime due partite, il coach della Dinamo vuole cambiare marcia in palestra, spera di riavere Gentile e Raspino, ma soprattutto cerca la miglior condizione dei suoi americani, Jones e Robinson in primis. Dowe e Stephens stanno tirando il fiato dopo uno sforzo disumano, Kruslin difensivamente è sempre uno spettacolo ma non può essere un robot, il Banco ha dovuto fare 3 mesi mostruosi, a palla che le hanno permesso di centrare i playoff almeno nei primi 6 posti. Adesso conta compattarsi, ricaricare le batterie, trovare energie fisiche e mentali. Quarti di finale, sempre più indirizzati al momento contro la Reyer Venezia, altra “potenza” di fuoco del campionato, che potrebbe inserire un altro giocatore. Roster costruito per arrivare in fondo a qualsiasi competizione, la svolta con Spahija, la Reyer sta volando e promette di essere un cliente durissimo per tutti.
Ma prima di pensare agli avversari, bisogna contare sulle proprie forze e sulle proprie possibilità.







