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La fame della Dinamo
24 Aug 2023

Stefano Gentile ha detto che anche se non sei una super potenza, se non hai un budget del valore degli avversari, puoi sopperire con la fame, con la voglia di combattere, con il gruppo.

La Dinamo di gara 3 è questa, identità, idee chiare, grande entusiasmo e fame di saltare addosso all’avversario, che si riassume in difesa pazzesca e compattezza di squadra, ovvero solidità. Sassari vince in maniera diversa, Venezia la sfida nel tiro da 3 punti all’inizio, la squadra di Bucchi si fa un po’ ingolosire ma ha un atteggiamento straordinario. Raspino e Stephens sono l’emblema dell’aggressività e della qualità difensiva, il primo difende su tutti, il secondo annienta Watt. La Dinamo gioca una partita intelligente, riesce a reagire al vero momento di difficoltà sul 22-27 e poi si libera dell’avversario nel 3° quarto, quando Jamal Jones conferma il clamoroso talento che tutti avevano potuto ammirare solo a sprazzi. Farlo nei playoff ha ancora più peso e la fame, la cattiveria agonistica con cui esce dallo spogliatoio è l’emblema del sangue che scorre nelle vene di Jamal, assolutamente decisivo.

Nulla scalfisce questo successo, neanche gli ultimi minuti quando Venezia mette un quintetto con l’elmetto, mani addosso e tentativo di rimonta, Gentile dice che può bastare e confeziona la tripla che manda tutti a nanna e dimostrando di essere un giocatore da playoff, stessa fame di quando è arrivato a Sassari, non si tira indietro, responsabilità e coraggio, è uno da Dinamo.

La parola fame è ricorrente perché nello sport moderno cambia tutto, il desiderio di vincere, l’energia nell’andare a rimbalzo, nel buttarsi per terra, Diop è mostruoso in questo, duella, combatte, finisce, tocca tutti i palloni in difesa e firma la stoppata che fa esplodere il PalaSerradimigni.

Anche il palas ha una voglia matta di vivere una notte speciale, è innamorato dei giganti senza stelle ma con un gruppo vero, si esalta, fischia, canta, mette in scena una coreografia da brividi, sembra un punto di svolta, i tifosi non danno più nulla per scontato nonostante la pancia piena di trofei, hanno capito quanti sforzi servano per rimanere ad un certo livello, hanno capito di quanto questa squadra sia lo specchio del proprio allenatore, di come stanno bene insieme e di come onorino la maglia ovunque vadano. Hanno capito di come Sassari stia facendo veramente il massimo, ma il lavoro non è ancora finito, guai a pensare che sarà facile ma questo la Dinamo non l’ha mai pensato, Venezia è una grande squadra e farà di tutto per arrivare alla bella.