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26 Oct 2023

Non c’è ombra di dubbio che la partita della Dinamo giocata ieri con l’AEK Atene sia la più bella della stagione, ma allo stesso tempo è anche la sconfitta più dura da digerire, la più cocente, avanti per 39’08” e sorpassati da una tripla di carambola di Randle dopo che Whittaker con un salto pazzesco aveva intercettato la rimessa finendo poi a terra. Il destino era già stato scritto sul quasi recupero di Mckinnie, sul rimbalzo da instant replay e sul carpiato da 7 metri dello stesso Randle con la mano in faccia, segnali inquietanti del talento di Atene.

La partita può essere letta in diverse fasi, sia di squadra che individuali.

  1. La Dinamo ha giocato un grandissimo primo quarto, 33 punti, 11/15 dal campo, energia, approccio giusto. In questi primi 10 minuti si è visto il miglior Charalampopoulos della stagione, la più cattiva versione di Gombauld in senso positivo e la più bella di Tyree che ha aspettato la partita per colpire coinvolgendo i compagni (7 assist)
  2. Il secondo quarto è stato un po’ regalato da Atene con le 16 perse ma che non ha sbandato perché la Dinamo ha perso un po’ il ritmo e ha concesso troppo a rimbalzo pur mantenendo in positivo il saldo recuperi – persi
  3. Quando Chara ha segnato la tripla del +19 sul 51-32 a 9’ dalla fine del 3° quarto la strada sembrava spianata. È stato lì il momento chiave, se Sassari avesse tenuto 3-4 minuti quel vantaggio probabilmente la partita sarebbe stata segnata, invece l’AEK ha piazzato un 9-0 in 1 minuto riaprendo tutto e mettendo in mostra tutto il suo talento. Da lì in poi Mcrae, Tillman e Randle hanno tirato fuori giocate di altissimo livello, la Dinamo ha resistito, ha lottato, non si è mai fatta sorpassare, ha giocato con la faccia giusta.
  4. L’ultimo periodo Sassari è stato brava, ha capitalizzata, ha difeso, ha lottato, in questo McKinnie è stato nettamente il migliore in campo per tutta una serie di dettagli, sfondamento preso, palla rubata, canestro dall’altra parte, lui può diventare il collante necessario con i compagni al top. Un Diop formato playoff vs Venezia ha portato il Banco al 71-63 con la palla addirittura del +10, purtroppo altro minuto sciagurato con due giocate fantastiche dell’Aek e match ancora punto a punto. La prodezza di Diop 77-73 e i due liberi strappati intelligentemente da Tyree sono valsi il 79-75. Sembrava fatta, ma Randle ha tirato fuori il coniglio, le spizzate, i tuffi in difesa e il famoso autoscontro di Whittaker hanno fatto il resto, la Dinamo non meritava di perdere ma questa è la bellezza e la crudeltà del basket. Sotto di 2 Sassari ha gestito male l’ultimo possesso, ma quando sei avanti per 39 minuti e vieni sorpassato sul più bello, la mazzata è pesante, in più c’è stato il jolly rischioso ma vincente di Plaza che si è messo a zona sull’azione della vittoria (mai fatta in tutto il match) che ha sorpreso la Dinamo.

La miglior partita della Dinamo della stagione? Sicuro. La più bella di Chara, Gombauld, Tyree e Diop? Verissimo. La più continua? Altrettanto vero

Sofferto a rimbalzo? Purtroppo, molto ma è un discorso di piccoli e lunghi, nel basket moderno con il tiro da 3 punti e i rimbalzi lontani, c’è anche il lavoro degli esterni. Sassari però ha chiuso con 11 recuperi e forzato molte delle 26 perse di Atene.

Non esiste dire abbiamo avuto momenti di blackout, esistono gli avversari, anche Atene ha preso break pesanti, la differenza nel basket di oggi è riuscire a limitare i momenti difficili del match, a superarli senza che i parziali diventino incolmabili. L’8-0 degli ultimi 100” credetemi è molto merito dell’Aek, è molto dettata da episodi. Non esistono le partite perfette, tu le prepari, le studi, fai le mosse tattiche e lo stesso fanno gli avversari, vince chi sbaglia meno.