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chara bologna
02 Apr 2024

Pensare di poter essere salvi a 5 giornate dalla fine sembrava qualcosa di inverosimile prima della sosta, la Dinamo ha compiuto un altro piccolo capolavoro. Dopo aver passato ogni tipo di emergenza infortuni, dopo aver iniziato praticamente il campionato a dicembre, il Banco si è ritrovato prima della sosta in una situazione pericolosa.

È arrivato il doloroso cambio di coach Bucchi che aveva passato due anni splendidi, nessun intervento sul mercato, la mossa Markovic fortemente voluta il coach bosniaco e Pasquini fermi sulla loro linea di chiudersi in palestra e lavorare duro con il gruppo al completo ritenuto competitivo.  

METAFORMOSI

Metamorfosi straordinaria di Sassari che sembra tutta un’altra squadra. Rotazione a 9 giocatori, capacità di adeguarsi in base all’avversario, capacità di vincere le partite difendendo in maniera dura e tenendo il ritmo basso (vedi Venezia e Brindisi) oppure andando a mille all’ora e spingendo a tutta come con Bologna e Brescia. Arrivano 4 vittorie in 5 partite, Jefferson (infortunatosi tra l’altro nell’unica sconfitta a Trento) si trasforma in leader esecutivo di un gruppo che si compatta e tira fuori il meglio di sé. Il folletto americano è devastante nel suo modo di vincere le partite. Tyree diventa molto più concreto e meno umorale mettendo in mostra tutto il suo talento, Cappelletti è salito tanto di livello da playmaker anche nel quintetto con tre piccoli, Diop torna ad essere quello della passata stagione. Si iscrivono al registro anche McKinnie, assoluto uomo squadra, difensore tosto, fisico, rimbalzista chiave, mentre Charalampopoulos è una doppia arma, sia da ala piccola che da ala forte, se fa canestro diventa un grande problema per gli avversari. Markovic, ovunque è stato, ha sempre tirato fuori il massimo da ogni roster, portandolo anche oltre i propri limiti, non ha voluto rinforzi, ha assecondato insieme alla società il desiderio di Gentile di andare a Trapani e ha conquistato un successo a Brindisi determinante, piombando in zona playoff nonostante il pesante successo di Pistoia a Bologna.

LA VOLATA FINALE

5 partite alla fine, Pesaro in casa, Scafati fuori, Varese in casa, Napoli fuori e chiusura in casa con Reggio. Sono i match che possono valere un posto nelle prime otto, non facile, ma la Dinamo ci proverà con tutte le sue forze, cercando di stabilire il record di 13 playoff in 14 stagioni, 6 trofei e un’azienda modello che garantisce futuro e stabilità. 

Questi sono i fatti, scritti nero su bianco, i dati non mentono, le partite e la qualità del campionato neanche. Qualunque altra squadra con tutti gli infortuni, con un precampionato inesistente, con la frenesia di recuperare e di buttare dentro giocatori, avrebbe potuto naufragare andando incontro alla burrasca del calendario. Sassari ancora una volta come il suo popolo ha dimostrato di essere speciale, di avere qualcosa nel proprio DNA che la rende unica soprattutto nelle difficoltà.