
Terz'ultimo appuntamento di regular season con la rubrica dell'assistant coach biancoblu. Sotto l'obiettivo il prossimo avversario: la Cimberio Varese
Cimberio in grande forma. I nostri prossimi avversari stanno vivendo un grande momento di forma. Aldilà dello stop di Teramo la formazione di Charlie Recalcati ha vinto 6 delle ultime 7 partite, ha vinto su un campo molto difficile come quello di Biella ma soprattutto è stata capace di vincere a Bologna e di dominare in casa il derby con Milano. La Cimberio si trova in questo momento appaiata al quarto posto in classifica con Avellino e Treviso a quota 28 punti, un traguardo importante per un roster che ha cambiato molto ma che era partito con pochi pronostici favorevoli.
Mi ricorda Ancelotti. Quando penso a coach Recalcati mi vengono in mente due episodi: quando esordì come capo allenatore a Caserta e lui era coach della Nazionale e molto amico di Frates che poi sarebbe diventato il mio capo, poi quando lo rincontrai proprio a Porto San Giorgio e ci raccontò tutta la sua esperienza in azzurro. Una persona di grande spessore umano e di grande razionalità , equilibrato, concreto, mi ricorda molto l'Ancelotti versione calcistica. Lo avevano dato per morto dopo l'esperienza in nazionale e forse i fatti hanno dimostrato che non era poi così tutta colpa di Recalcati, a Varese dove ha conquistato lo scudetto della stella ha dimostrato di vivere con molta serenità i momenti difficili dopo il grande inizio e di guidare la sua squadra ad un passo dai playoff. Diciamo che Recalcati merita più di un elogio
Se gioca lui sono dolori...Ha sempre fatto le bizze, è un giocatore molto particolare con un carattere particolare, non è mai stato un mostro di continuità e di lavoro duro soprattutto in allenamento, ma Ron Slay è decisamente uno dei più forti giocatori del campionato. Quando gioca ha un talento pari a pochi, da n.5 prende rimbalzi, gioca 1c1 in post basso, tira da 3 punti e ha una capacità innata di vedere il canestro. Se poi li unisci che quando si esalta va in trance agonistica è difficilmente fermabile. E' lui il pericolo numero di questa squadra, talento veramente cristallino, domenica a Biella ma anche con Milano e Bologna ha spiegato basket.
Soffia forte il vento dell'est. Lo avevo detto all'andata, lo ribadisco senza avere dubbi, Kristian Kangur è davvero un signor giocatore, grandi mani, notevole tiratore da 3 punti e capacità di prendere rimbalzi, ala molto duttile, è una delle grandi conferme di questo campionato (l'occhio lo avevamo già fatto l'anno scorso nei playoff con Bologna), devastante con Milano, sempre utile, prezioso, silenzioso ma micidiale, molte delle fortune di Varese dipendono anche da lui. Chi invece sembrava parecchio limitato dagli infortuni era Teemu Ranniko, pilastro della nazionale finlandese; invece ora sta girando a mille soprattutto nel quintetto con tre piccoli o giocando da guardia pura con vicino Stipcevic o Goss, da tre punti è capace di clamorose performance anche a livello europeo, giocatore di grandissima esperienza. Innesto importante anzi fondamentale quello di Stipcevic, non solo per le sue qualità , tosto, aggressivo, ottimo passatore e uomo squadra, ma soprattutto per aver permesso lo spostamento di Goss da playmaker a guardia, cosa che sta facendo tutta la differenza del mondo.
Tutti in guardia, sono pericoloso. E' quello che stavamo dicendo in precedenza, il Phil Goss versione guardia è devastante per produzione offensiva, capacità di attaccare dal palleggio e di creare anche per i compagni, l'americano sta trovando una dimensione importante in questo ruolo, quello che in fondo aveva anche a Scafati in LegAdue. Decisivo a Bologna, molto bravo sia con Milano e Biella, è diventato forse con Slay il pericolo numero 1 in attacco di Varese.
Professione gregari di lusso. Recalcati ha la possibilità di far uscire dalla panchina giocatori di grande esperienza, di grande impatto che possono girare la partita e aiutare qualunque coach. Quello maggiormente in gas è sicuramente Fajardo, ruvido, tosto, non molla, un vero guerriero che vorrei sempre nella mia squadra, eccellente rimbalzista offensivo, può far male anche da fuori anche da 3 punti, è stato uno dei pretoriani di Lardo a Verona, Rieti e Bologna, ora Varese ha sicuramente un'arma in più. Come Jack Galanda, sicuramente non più il Jack olimpico, ma capace da pivot di aprire le difese avversarie con il suo micidiale tiro da 3 punti, fondamentale in alcune situazioni proprio per esempio nel derby con Milano. Infine c'è Alex Righetti, altro grande tiratore da 3 punti, a volte discontinuo, ma se va in striscia ed è in giornata anche lui diventa difficilmente marcabile. Ha fisico, può essere anche molto utile a rimbalzo e nelle situazioni di campo aperto.
Sassari, 28 aprile 2011
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl