Nuovo appuntamento con l'analisi del prossimo avversario Dinamo, la Scavolini Siviglia Pesaro, affidata al vice allenatore biancoblu
La storia del basket. La nostra prossima avversaria è sicuramente una delle squadre che ha fatto nel bene e nel male la storia della pallacanestro negli ultimi 20 anni. Grandissima tradizione per il basket, un patron appassionato e competente come Walter Scavolini e una piazza che è abituata a vedere spettacoli di alto livello. Pesaro, dopo un'annata difficile, è ripartita con una nuova proprietà , con tanto entusiasmo e con lo stesso coach, ovvero Luca Dalmonte, allenatore di esperienza consolidata in serie A. Nonostante gli infortuni in pre season e ad inizio campionato, la Scavolini ha vinto due partite pesanti in trasferta, all'overtime a Caserta e la settimana scorsa a Teramo.
Attaccanti nati. Sul perimetro Pesaro può contare su bocche da fuoco molto importanti a cominciare da Andre Collins (ex Ferrara e Bologna) che si sta dimostrando uno dei leader di questa squadra non solo per i punti realizzati ma anche per i 7.5 assist di media che ha smazzato nelle prime 5 partite. Accanto a lui c'è un giocatore che conosce benissimo il nostro campionato e che ha fatto negli ultimi anni le fortune di Teramo, ovvero Ryan Hoover, andato a sostituire l'infortunato Diaz. Hoover è un tiratore micidiale da 3 punti che se entra in striscia può essere veramente devastante. Come ala piccola la Scavolini conta sul talento cristallino di Morris Almond, non uno qualunque in America, capace di giocare 1c1 in diverse maniere, di costruirsi un tiro da solo e di essere la prima opzione offensiva della squadra. Determinante la sua prestazione nella vittoria di Teramo.
Grossi, duri, solidi. Sotto canestro Pesaro schiera degli autentici uomini da battaglia che fanno della solidità , dei rimbalzi e del gioco sugli scarichi la loro arma principale. Dalmonte conosce bene Lydeka avendolo allenato a Cantà¹. Il lungo baltico è giocatore dalle buonissime mani, rimbalzista ed elemento molto concreto e solido. Da non sottovalutare il suo tiro fronte a canestro e il suo 1c1 in post basso con giro e tiro. Al suo fianco, in attesa del rientro di Cusin, un altro 4-5 tosto di esperienza europea come Goran Cakic, nell'ultima stagione al Banvit in Turchia. Giocatore a cui piace giocare fronte a canestro, rimbalzista, capace di segnare anche da 3 punti, un'addizione determinante sotto le plance in questo momento.
Le ali con le bombe. Nel ruolo di numero 4 ci sono due giocatori che per caratteristiche sono molto simili al nostro Vanuzzo. Simone Flamini è un eccellente difensore capace di cambiare su ogni blocco e di marcare anche i piccoli ma soprattutto molto bravo nel giocare pick and pop, ovvero aprirsi per tirare da 3 punti dopo un blocco e di farsi sempre trovare pronto sugli scarichi. L'esperienza che ha acquisito gli permette ormai di essere giocatore determinante uscendo dalla panchina. Nel ruolo di ala forte titolare c'è un giocatore in cui la società e coach credono molto, ovvero Alexandrov, dotato di ottimo talento, anche lui tiratore da 3 punti a cui piace attaccare e giocare fronte a canestro. Qualche difficoltà di ambientamento ma il ragazzo sta crescendo e va assolutamente tenuto d'occhio nella partita di domenica.
Il predestinato e la promessa. Dopo aver fatto il college in America ed essersi messo in luce in Nazionale, Daniel Hackett doveva essere il grande acquisto di Treviso della passata stagione. L'italo americano però non è riuscito ad ambientarsi e a trovare il giusto feeling. Ha scelto di ripartire dalla sua città del cuore, dove un giorno avrebbe voluto tornare a giocare, ovvero Pesaro. La sua voglia di riscatto e il suo amore verso questa terra gli hanno dato le giuste motivazioni per ripartire ancora pi๠forte. Nell'emergenza per l'infortunio di Collins, Hackett a Teramo ha sfoderato una partita da 27 punti e 35 di valutazione mettendo in mostra tutto il suo repertorio di 1c1 ma soprattutto dimostrando di essere letale in campo aperto. Daniel può giocare sia nel ruolo di guardia in appoggio al playmaker sia da regista atipico. Dalla panchina parte anche un ragazzo che a me piace davvero moltissimo, classe 1992, Traini che ho visto spesso anche questa estate nelle amichevoli. Un ragazzino di 18 anni con la faccia da slavo, senza paura, con personalità e leadership in un ruolo delicatissimo. Dalmonte gli ha dato fiducia e lui la sta ripagando nel migliore dei modi, occhio perchà© questo ragazzo secondo me farà strada.
Completa il roster un ragazzo che conosco per averlo avuto a Fabriano in Legadue ovvero Daniele Cinciarini, giocatore dai mezzi fisici importanti, capace di giocare 1c1 con entrambe le mani e di tirare uscendo dai blocchi. Giocatore molto pericoloso in transizione che ha la possibilità di difendere molto forte e duro grazie al suo impatto fisico, non a caso è chiamato il Russo.
Sassari, 19 novembre 2010
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl