
L'analisi dell'assistant coach biancoblu sul match che la Dinamo giocherà domenica a Porto San Giorgio con Montegranaro
Il match. L'esordio assoluto in A per la Dinamo va in scena a Montegranaro contro una delle più belle e consolidate realtà del campionato. Marchigiani autori di un ottimo precampionato e con un quintetto di primissimo livello. La Fabi ha puntato molto sui ritorni, come quello di coach Pillastrini, cittadino onorario del paese veregrense, e quello di Sharrod Ford, miglior lungo del torneo nella passata stagione nonostante la retrocessione di Ferrara. Montegranaro arriva da un 2009-2010 sontuoso, con campionato chiuso al 6° posto con annesse Final Eight di Coppa Italia e playoff sfumati ai quarti con l'Armani Jeans Milano. Nel mezzo da segnalare il record assoluto di vittorie consecutive in A, 10, e coach Frates al 2° posto come allenatore dell'anno.
L'avversario. Montegranaro è squadra tosta fisicamente che mette molta pressione difensiva, che può correre ed essere devastante in campo aperto anche con i lunghi. Le varianti tattiche possono essere i quintetti piccoli con Jones o Antonutti da numero 4 e Ivanov da numero 5. Sul perimetro la classe di Ray si sposa perfettamente con la capacità di creare e di collaborare che hanno sia i due playmaker che Cavaliero, abituati già dalla passata stagione con le spaziature di Frates. Una delle chiavi fondamentali del match sarà sicuramente a rimbalzo: Montegranaro ha 9 rimbalzi offensivi di media solo con Ivanov-Ford, i migliori dello scorso campionato, mentre noi soffriamo sotto questo aspetto, dunque lì si giocherà molto della partita vista anche la pesante assenza di Cittadini sotto le plance. Determinanti l'apporto di Jones per loro e di White dalla nostra. Sarà fondamentale anche l'apporto della panchina, il fatturato di Cinciarini-Cavaliero-Antonutti-Canavesi contro quello di Pinton-Devecchi-Sacchetti-Vanuzzo: anche da questo passeranno le sorti del match.
Playmaker. La Fabi ha il miglior playmaker dello scorso campionato, ovvero Tony Maestranzi, diventato anche colonna della Nazionale azzurra. Il folletto di Chicago ha chiuso con 10.4 punti e un eccellente 46% da tre punti, ma soprattutto ha risolto moltissime partite nei momenti chiave. Il suo cambio è Andrea Cinciarini - cresciuto moltissimo -, che all'esordio in serie A ha dimostrato personalità ritagliandosi uno spazio importante. Da rivedere dunque la sfida tra Maestranzi e Childress (l'anno scorso 1-1 con Varese dominatrice nelle Marche e la Sutor corsara in Lombardia), mentre per Pinton ci sarà l'esordio assoluto in A.
Guardie. Montegranaro molto pericolosa sul perimetro con la classe cristallina di Allan Ray, capace di creare dal palleggio e con il pick and roll oltre che di uscire e tirare dai blocchi. Vacirca ha scommesso su di lui dopo un anno di inattività e sembra che l'ex Roma e Ferrara sia un'addizione di altissimo livello. Da lui passano possessi chiave per l'attacco della squadra di Pillastrini. Altro giocatore rigenerato e autore di una stagione super è Cavaliero, che oltre a mettersi in mostra come difensore di primo piano, ha piazzato una striscia di prestazioni positive che l'avevano fatto balzare in quintetto con il taglio di Hite. Ragazzo che lavora durissimo anche in allenamento come del resto Cinciarini e Maestranzi
Ali. La chiave della stagione di Montegranaro passa anche dall'impatto che avrà Bobby Jones, l'anno scorso a Teramo. Fisico, esplosivo, giocatore devastante in campo aperto, è un eccellente difensore e uomo squadra. Può giocare sia nel ruolo di ala piccola che nel ruolo di ala forte, se riuscirà a trovare continuità può diventare davvero un giocatore che fa la differenza. Dietro di lui parte Antonutti che prova a ritagliarsi uno spazio. Anche Michele può giocare sia da numero 3 che da 4 tattico («Pilla» lo ha provato spesso in precampionato), pericolosissimo nel tiro da 3 punti e in transizione, se reggerà a livello difensivo e a rimbalzo può essere una freccia in più. Un giocatore per cui io stravedo è il bulgaro Ivanov, ala forte che parte in quintetto, non un giocatore di sistema ma ha grandissima energia e istinto, corre il campo come una guardia e ha una capacità clamorosa a rimbalzo offensivo (2° nella passata stagione con 3.6). Se diventa continuo nel tiro da 3 punti compie il definitivo salto di qualità . Conosco bene anche Matteo Canavesi che ho avuto a Castelletto Ticino. Giocatore che ha faccia tosta, che non ha paura di prendersi responsabilità e che è dotato di buoni fondamentali e capisce la pallacanestro. Il tiro frontale da 2 e 3 punti è la cosa che sa fare meglio.
Lunghi. Ford è il miglior lungo del campionato sulla carta (lo ha già dimostrato nella passata stagione a Ferrara pur arrivando in corsa). Rapido, esplosivo, devastante a rimbalzo e capace di stoppare 3-4 volte per partita. Corre il campo benissimo, si butta dentro velocemente nei pick and roll. Può essere pericoloso fronte a canestro sia con il tiro che con la partenza incrociata, bravo ad usare il gancio destro in post basso. Giocatore su cui Montegranaro ha puntato tantissimo e che fa veramente la differenza. Dietro di lui il belga Ongenaet, ancora acerbo, ma atleta super, ottimo passatore che può ritagliarsi uno spazio per far rifiatare Ford.
Sassari, 13 ottobre 2010
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl