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22 Oct 2010

Nuovo appuntamento con l'analisi tecnica del vice allenatore biancoblu sul match di sabato fra Dinamo e Caserta

 

Il match. In serie A non esistono partite facili, mai, questo è l'imperativo categorico. Il nostro debutto interno avviene contro una squadra di altissimo livello, non solo per il campionato che ha fatto nella scorsa stagione, ma soprattutto per la continuità  che ha saputo dare al suo progetto tecnico con la conferma dei pezzi più importanti dell'organico. à‰ ovvio che l'asse americano della Pepsi rappresenta il cardine del roster, in primis per le capacità  di Bowers di essere giocatore completo, spalla ideale in cabina di regia per Di Bella, ottimo passatore e grande tecnica, poi per la forza fisica devastante in campo aperto, nei contatti e nella capacità  di costruirsi i tiri di Ebi Ere, una delle rivelazioni dello scorso torneo con la capacità  di andare in trance agonistico. Infine per la leadership, il carisma, la classe di un giocatore unico come Jumaine Jones che può cambiare da solo il corso di una partita. In mezzo ci mettiamo Di Bella, autore di una stagione super, grande giocatore in transizione e nell'uno contro uno, ma vorrei sottolineare i suoi miglioramenti nel tiro da 3 punti. Lui, Bowers e Kozsarek si completano in maniera perfetta (proprio il polacco è collante fondamentale partendo dalla panchina e capace di coprire due ruoli). In attesa di Eric Williams, Pino Sacripanti punta sotto canestro al talento di Garri, giocatore capace sia di giocare in post basso che di aprirsi per tirare da 3 punti e mettere in difficoltà  i 5 avversari. Già  con Biella ha dimostrato in pieno queste sue attitudini sia nel tiro che come rimbalzista. Caserta dalla panchina schiera anche due giocatori di squadra come Doornekamp e Martin (che qui a Sassari conoscono bene e che io ho avuto all'inizio a Castelletto Ticino), capaci di difendere forte, di lottare, di prendere rimbalzi, non giocatori di statistica, giocatori di rendimento. Infine la Pepsi ha aggiunto un giocatore come Colussi che va a ricoprire il ruolo che un tempo era stato di Larranaga, grande tiratore da 3 punti, di striscia, difensore, insomma un'addizione importante dalla panchina.

 

Caratteristiche di squadra. La forza di Caserta è la capacità  di saper unire un talento elevato ad una grande forza fisica. Tutti giocatori fisici, forti, duri che difendono e sono capaci di essere devastanti in campo aperto. Hanno grande capacità  di costruirsi di tiri da soli come Jones, di giocare in post basso con Ere e Bowers, di attaccare il ferro in uno contro uno con Di Bella e gli americani, ma soprattutto di andare tutti a rimbalzo offensivo, fondamentale determinante per le sorti della nostra squadra. Poi hanno dei giocatori atipici come Garri e Doornekamp che possono metterti in difficoltà  e un collante preziosissimo che è Kozsarek.

 

Duelli. Diener avrà  subito un compito difficilissimo con Di Bella che spinge sempre a mille, ma anche eventualmente con Bowers. Stesso discorso per Tsaldaris che avrà  di fronte giocatori di talento sul perimetro o un tiratore puro da uscite come Colussi. White si troverà  la forza fisica e il talento di uno dei migliori marcatori del campionato, ovvero Ere (21 punti all'esordio con Biella), oppure la rudezza e la fisicità  di un lottatore come Doornekamp, agente speciale per le missioni difensive. Sotto canestro fondamentale sarà  la sfida con Jones e la nostra capacità  di controllare Garri, atipico che come detto può giocare sia spalle a canestro che tirare da 3 punti aprendosi sui pick and roll.

 

Le chiavi. I rimbalzi ovviamente saranno la prima voce dell'agenda, la capacità  di Caserta di piazzare break devastanti soprattutto in campo aperto e di contrasto la nostra capacità  di correre in campo aperto, cosa che ci è riuscita bene nel primo tempo di Montegranaro. E poi lo scontro fisico, essere pronti ad affrontare una squadra che è molto forte da questo punto di vista

 

 

Sassari, 21 ottobre 2010

Ufficio Stampa

Polisportiva Dinamo Srl