L'assistant coach biancoblu punta il suo obiettivo sulle scarpette rosse dell'Armani Jeans Milano
ARMANI, COSTRUITA PER VINCERE
à‰ sicuramente l'anno in cui Milano può essere realmente la principale candidata allo scudetto. Ha mantenuto lo zoccolo duro della passata stagione inserendo giocatori importanti in ogni ruolo e partendo da una base di gioco e di conoscenza reciproca molto buona (elemento che faceva la reale forza del Montepaschi vincente). Nell'anno in cui Siena è stata mezza rifondata la squadra di Bucchi ha veramente l'occasione per arrivare fino in fondo in campionato e fare bella figura in Eurolega. Le prime quattro giornate hanno dimostrato quanto è lunga come roster, quanto è preparata e quanto sia difficile da affrontare un'Olimpia che ha già messo in chiaro di voler recitare un ruolo di assoluta protagonista.
PERIMETRO INVALICABILE
Milano è il prototipo della squadra tosta, dura, forte fisicamente, è stata costruita per migliorare ancora sotto questo punto di vista e gli acquisti sono andati tutti in quella direzione, innalzando notevolmente anche il tasso di talento della squadra di Bucchi, che veramente può contare su un mix perfetto tra queste due caratteristiche. Gli attacchi avversari si trovano ad affrontare sul perimetro tre veri «cacciapalloni» assatanati come Maciulis, Hawkins e Finley (l'Armani è infatti prima nei recuperi con 23.5 di media), che mettono un'intensità pazzesca in difesa e sono pronti ad essere devastanti in campo aperto. Senza dimenticare che dalla panchina si alzano altri due importanti attori, determinanti per intensità e fisicità , ovvero Jaaber (miglior difensore e rubapalloni del campionato) coadiuvato da Mordente che si incolla ai tiratori avversari. Questa è la vera prima arma di Milano, la difesa sul perimetro, la fisicità e l'intensità che ci mettono con giocatori di grande taglia
TALENTO CON IL TURBO
Grande fisicità , durezza e solidità , Milano però può contare anche su giocatori di enorme talento: vedi il sopraccitato Morris Finley capace di crearsi un tiro in qualsiasi situazione e zona del campo, capace di bucare i raddoppi o i pick and roll aggressivi, avendo anche nel proprio bagaglio un eccellente arresto e tiro ma soprattutto il fiuto del canestro e del realizzatore. La sua velocità in campo aperto può mettere in difficoltà qualsiasi difesa, me la ricordo bene anche nella passata stagione nella nostra serie playoff con Montegranaro quando, nonostante non fosse al meglio, Finley era veramente pericolosissimo. L'altro grande talento della squadra è Mancinelli, ormai libero di esprimersi da protagonista: mancino estroso con grande trattamento di palla, può giocare sia da numero 3 che prevalentemente da numero 4 tattico, mettendo in mostra un uno contro uno spalle a canestro molto difficile da contenere e una capacità di essere pericoloso anche fronte a canestro (migliorato molto nel tiro da 3 punti soprattutto a livello di fiducia). ma soprattutto la sua pericolosità nel correre il campo come un piccolo e di essere letale in contropiede.
IL GUERRIERO CON IL CERVELLO
C'è un giocatore che Meo conosce bene e che ha frequentato la stessa università a Princeton, ovvero Judson Wallace, ragazzo di grande mentalità e intelligenza e non solo di grande talento. Mason Rocca per Milano incarna lo spirito del gladiatore, del giocatore indispensabile per atteggiamento, forza e capacità di cambiare il corso di qualsiasi partita. Rocca ha spirito, è un esempio ed è pericolosissimo non solo sul pick and roll dove è un maestro a buttarsi dentro ma anche e soprattutto a rimbalzo offensivo. L'anno scorso gara 1 e gara 2 dei playoff con Montegranaro le perdemmo sul filo di lana e in mezzo c'era sempre il suo zampino. Giocatore molto intelligente, difensivamente arriva ad aiutare dappertutto, è un collante eccezionale che si è notevolmente migliorato anche nei tiri liberi, questo vi fa capire che tipo di persona sia.
LUNGHI E PROFONDI
Milano ha un roster molto lungo e profondo capace di poter lottare su pi๠fronti. Sottocanestro c'è una grande varietà di scelte. Detto di Rocca, l'Armani da numero 5 può schierare un giocatore molto solido e di grande esperienza come Petravicius, che nonostante i problemi fisici rimane di assoluto valore per capacità di giocare uno contro uno spalle a canestro, ma soprattutto di correre il campo e di prendere posizione in transizione. In pià¹, dopo l'infortunio di Pecherov, Milano ha firmato un altro lungo importante, Thomas Van Den Spiegel, molto dinamico, bravissimo a stoppare, correre e buttarsi dentro nel pick and roll, senza dimenticare la sua esperienza a livello europeo e in Eurolega.
OCCHIO AGLI ITALIANI
Milano ha puntato sul miglior 91 d'Italia ovvero Niccolò Melli per cercare in prospettiva di farlo diventare un giocatore di assoluto valore non solo per il nostro campionato. Schierato non solo da numero 4 ma anche da numero 5, l'ex reggiano ha talento e capacità per ritagliarsi uno spazio, mentre dalla panchina c'è una vecchia conoscenza dello scorso campionato per Sassari, ovvero Gabriele Ganeto, stellina di Vigevano, che è andato a rinforzare la pattuglia italiana dell'Armani. Bucchi con Brindisi lo ha schierato anche da numero 4 tattico.
IL FONDAMENTALE PERICOLOSO
tiro da 3 punti: MORDENTE
rimbalzo offensivo: ROCCA
1c1 in post basso: MANCINELLI
palle rubate: JAABER E HAWKINS
valutazione: MACIULIS
contropiede: FINLEY
stoppate: VAN DEN SPIEGEL
Sassari, 11 novembre 2010
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl