L’APPROCCIO GIUSTO

La Dinamo ha dominato il match con Pistoia, ha segnato 107 punti con 140 di valutazione tirando 13/24 da 3 punti, ma la differenza rispetto alle altre partite l’ha fatta l’approccio, il modo in cui è entrata in campo. Aggressiva, concentrata, sul pezzo, ha subito “rotto” la circolazione di palla dei toscani, ha alternato il gioco dentro-fuori, ha cercato di correre in campo aperto grazie a rimbalzi e recuperi. Se lasci prendere fiducia agli avversari poi vedono il canestro come una vasca da bagno, se gli metti questa pressione possono anche incepparsi. Così è stato, ci sono i demeriti di Pistoia ma ci sono anche i meriti di Sassari, che migliora la sua classifica conquistando due scontri diretti prima con Pesaro poi con Pistoia, ribaltando anche la differenza canestri. 

LA CHIAVE TATTICA

Da Cholet in poi Bucchi ha trovato l’assetto tipo con i due piccoli sul perimetro che creano, Kruslin che ritorna ad essere lo specialista difensivo che mette fuori gioco i migliori attaccanti e spara dall’arco e Charalampopoulos da 4 si trasforma in un secondo playmaker. Tratta la palla, usa il post basso, attacca i close out, presenza chiave da ala forte. Con 4 punti è riuscito ad essere l’MVP di quando la Dinamo ha strappato il match. Dentro l’area cresce Gombauld e ritrova condizione Diop.

L’INNESTO

Fondamentale il contributo di Jefferson che mercoledì era stanchissimo dopo la tirata delle prime partite (veniva da due mesi fermo). Il suo modo di stare in campo, di mettere a posto la squadra, di gestire il ritmo e di “parlare” ai compagni sta diventando un fattore, le sue qualità balistiche si conoscono, impressiona la sua capacità di migliorare il giochino

UMILTA’ E LAVORO

Sono le parole da tenere bene a mente, piedi per terra, intensità in palestra e solidità. Queste sono le armi che deve usare la Dinamo nel girone di ritorno, il calendario è molto tosto, la trasferta di Cholet a cui seguiranno Treviso e Milano non lascia spazio a nessun tipo di gestione, il campionato è terribilmente competitivo e nel giro di 10 giorni ti trovi dall’altare alla polvere.