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28 Oct 2016

Le parole di coach Federico Pasquini in vista del match di domenica con la Consultinvest Pesaro

Questo pomeriggio il tecnico biancoblu Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie in vista della sfida di domenica con la Victoria Libertas Pesaro. Alle 18:15 al PalaSerradimigni la palla a due con la squadra allenata da coach Bucchi.

“Pesaro come ogni anno è una squadra da tenere, con un mix di giovani interessanti americani che hanno possibilità di mettersi in luce nella lega italiana. Quest’anno il passaggio dal 5+5 al 3+4 ha incrementato questo processo, con giocatori europei che possono aiutare gli altri a crescere prima. Hanno vinto la prima contro Brescia e poi perso due partite tirate a Torino e Cantù e l’ultima con Avellino in casa. È una squadra da tenere, dovremmo essere in grado di approcciare da subito nella maniera giusta alla partita perché è un avversario pericoloso”.

Che sistema di gioco ha la Vuelle?

“È una squadra con giocatori diversi rispetto allo scorso anno ma ha sempre la filosofia con tre piccoli sul perimetro bravi a creare, con Harrow, Thornton e Fields capaci di coprire un paio di ruoli, uniti a grande forza fisica sotto canestro con Knoko, vera rivelazione a rimbalzo, e Jones, che sta facendo da prima punta offensiva. Ma dobbiamo stare attenti anche a Jasaitis, Zavackas e Gazzotti, tutti giocatori che di volta in volta possono essere protagonisti”.

Nei match con Cantù e Szolnoki avete patito a rimbalzo e siete mancati nei minuti finali, come sopperire a questi cali?

“Dobbiamo essere più concreti quando gli avversari mettono più energia a rimbalzo offensivo. Abbiamo dei gap soprattutto quando ci disuniamo e alterniamo ancora momenti di grande difesa a momenti di minore intensità. L’obiettivo è diventare lineari per i 40 minuti con la difesa che dà ritmo all’attacco. L'obiettivo è diventare una squadra vera, come ci siamo detti anche in preseason, ma non cerchiamo alibi, il mio lavoro è risolvere i problemi e accelerare il processo per diventare squadra. Dobbiamo lavorare per essere più concreti quando la partita ti mette davanti delle difficoltà e ti fa masticare del duro”.

Infermeria?

“Niente di rotto per Savanovic e Sacchetti, adesso li valuteremo giorno per giorno. Carter ha guadagnato qualche punto in bocca e l’occhio di Lydeka si è sgonfiato. Ma non pensiamo agli infortunati, anche se giochiamo in quattro dobbiamo vincere”.

 

Sassari, 28 ottobre 2016

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna