
Il lungo serbo Vanja Plisnic, una delle chiavi di volta della salvezza biancoblu, ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa al PalaSerradimigni
Martedì al palazzetto. Arrivato a Sassari dopo attenta analisi e valutazione per sostituire l'infortunato Jiri Hubalek, Vanja Plisnic è oggi uno dei perni del quintetto di coach Meo Sacchetti. Approdato lo scorso anno in Italia con la maglia dell'Angelico Biella, dopo la parentesi russa «Vanjus» è tornato in Lega A accettando la sfida proposta dal general manager Pinuccio Mele. Buon fisico, ottima predisposizione al lavoro, mano educata dall'arco dei 6.75, Plisnic è stato uno dei protagonisti dell'ultimo scorcio stagionale e dell'ultimo match giocato e perso in casa dell'Air Avellino. Dalle sue mani e dalle sue intuizioni è scaturito il tentativo di riscossa biancoblu, che lo ha confermato come risorsa importante del roster sassarese. A tre giornate dallo stop di regular season Vanja Plisnic fa il punto della situazione, analizza il ko d'Irpinia e racconta il possibile prossimo futuro della Dinamo.
Playoff matematicamente possibili, ma ad Avellino è mancata la giusta partenza.
«Nelle prossime tre partite dovremo giocare con il ritmo che abbiamo messo in campo ad Avellino nel secondo tempo. Effettivamente abbiamo avuto un inizio non positivo, ma si impara anche dagli errori. Con tre vittorie sei dentro i playoff, magari anche con due. I conti però si fanno alla fine noi dobbiamo lavorare e dare il massimo sino in fondo»
Con Varese si gioca per vincere e per il 2-0 negli scontri diretti
«Sono assolutamente convinto che saranno importanti tutte e tre le partite che ci aspettano. Ovvio che Varese è una diretta concorrente, ma grazie al nostro pubblico dobbiamo fare una grande partita e mettere in cassa punti importanti. Dobbiamo giocare bene in attacco muovendo bene la palla evitando di prendere contropiedi. Servirà grande difesa, loro hanno giocatori importanti, vedi Kangur ad esempio».
Ultimo arrivato diventato pedina fondamentale. Umile e determinato, da chi imparato?
«Non è stato difficile inserirsi in questo gruppo fatto di ragazzi di esperienza che mi hanno aiutato. Anche lo staff e il coach mi hanno dato fiducia, ma io voglio fare di pi๠perchà© posso fare meglio. Non so dove sarà l'anno prossimo ora penso solo alle prossime tre gare. Io sono un professionista, non si guarda mai indietro nà© troppo avanti, ogni esperienza è importante e fa crescere ma qui io e la mia famiglia stiamo bene».
Sassari, 26 aprile 2011
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl