
La passione che unisce tutta la Sardegna: lo sport, le sfide dei giganti, il progetto Dinamo
La Sardegna è biancoblu. Semplicistico? No: vero. La passione per la Dinamo Banco di Sardegna e i suoi giganti dilaga. Basta tornare indietro alle file e accampamenti fronte Club House in tempo di playoff. Basta ricordare i bagni di folla cui giocatori, allenatori e dirigenti vengono sottoposti ad ogni singola puntata oltre i confini del PalaSerradimigni. Ma non serve parlare al passato, perché la Dinamomania è un fatto da declinare al presente.
Da Carbonia a Martis, da Sennori e Pattada sono tutti piacevolmente contagiati dalla sindrome da palla a spicchi. In un hotel di Samugheo vedi una sciarpa biancoblu orgogliosamente ostentata sotto la TV che, regolarmente, trasmette i match della Dinamo. Così come in un bar di Dorgali, appesa al muro, fa bella mostra di sé una canotta originale di TD12 autografata, a retaggio e baluardo di vera passione. E possibile. La Sardegna è biancoblu perché all'ombra della Dinamo la Sardegna si è ritrovata forte, unita e compatta. Perché sugli spalti del palazzetto di piazzale Segni, a Sassari, siedono uomini, donne, ragazzi e bambini provenienti da ogni angolo dell'Isola, da 80 differenti paesi e città, senza contare i fan che, di gara in gara, riescono a conquistare l'ambito pass – il biglietto – per assistere alle sfide dei campioni d'Italia in carica: una scelta della società quella di non avere un palazzo di soli abbonati, operata proprio per lasciare ai tanti tifosi non abbonati di Sardegna la possibilità di assistere allo spettacolo del PalaSerradimigni. Abbonati che sono peraltro in crescita costante – ma controllata, come detto, per ragioni di ragionevole opportunità - sin dagli “albori” della prima Lega A.Da Abbasanta a Valledoria (passando per...Firenze), primo e ultimo Comune rappresentato in ordine alfabetico.
E nel mezzo Alghero, Arborea, Arzachena, Assemini, Benetutti, Berchidda, Bolotana, Bono, Bonnannaro, Bonorva, Borore, Bortigali, Bortigiadas, Bulzi, Cagliari, Capoterra, Castelsardo, Chiaramonti, Codrongianos, Elmas, Firenze, Ghilarza, Guspini, Iglesias, Ittireddu, Ittiri, La Caletta, Luras, Macomer, Magenta, Mamoiada, Martis, Mores, Muros, Narbolia, Nulvi, Nuoro, Olbia, Oliena, Olmedo, Oristano, Oschiri, Osilo, Ossi, Ozieri, Palau, Pattada, Perfugas, Ploaghe, Porto Torres, Quartu, Quartucciu, Rozzano, Samugheo, San Gavino Monreale, San Sperate, San Teodoro, Santa Maria Navarrese, Santa Teresa di Gallura, Sassari, Sedini, Selargius, Sennori, Serramanna, Sestu, Siligo, Siniscola, Sorso, Stintino, Suni, Tempio Pausania, Tergu, Terralba, Tissi, Torpè, Trinità d'Agultu, Uri, Usini.Eh si, la Sardegna è proprio biancoblu.
Sassari, 08 marzo 2016
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna