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28 Mar 2022

L'EDITORIALE

Ci sono partite all’interno di una stagione che valgono tantissimo, molto più dei 2 punti canonici per la classifica. Il successo di Venezia acciuffato con i denti aveva interrotto una lunga striscia negativa che aveva portato anche all’esonero di coach Cavina. 6 sconfitte consecutive e il penultimo posto avevano aperto scenari molto negativi, la svolta del Taliercio aveva prodotto 7 vittorie in 9 partite, facendo balzare il Banco addirittura al 4° posto della classifica. Gli stop con Tortona e Reggio Emilia avevano ricacciato indietro Sassari. Con la Fortitudo, pericolosissima avversaria in lotta per la salvezza, è arrivato un successo ancora una volta chiave non solo per la graduatoria che porta ai playoff, ma soprattutto per il morale. La Dinamo è al momento al 6° posto superando Brindisi per la differenza canestri e avendo l’1-0 con Venezia (sarà poi fondamentale lo scontro del sabato di Pasqua) con una partita da recuperare, quella con la Virtus Bologna campione d’Italia Venerdì 6 maggio alle 20:30 prima dell’ultimo turno di regular season l’8 maggio a Varese. È chiaro che la vittoria con la Effe era uno sparti acque determinante, il calendario nonostante 4 partite su 5 al PalaSerradimigni è ostico. Domenica c’è l’Olimpia Milano, poi la difficilissima trasferta di Pesaro contro la squadra di Banchi in grande ascesa, poi Sassari affronterà nella stessa settimana Treviso e Venezia, altre due partite decisive per accedere ai playoff.

La Dinamo nel 2° tempo con la Fortitudo ha concesso 18 punti in 18 minuti dopo il break della Effe (49-61 al 22’)

Il Banco ci arriva con la certezza della difesa del 2° tempo, con le certezze Robinson, che deve capire che le difese adesso lo conoscono e lo sfidano al tiro per limitare le sue accelerate e Bendzius, con la certezza dell’affidabilità di Kruslin, Diop, Devecchi e Gentile, apparso decisamente in crescita e con la consapevolezza che Bilan può essere la pedina in più per il finale di stagione e non un elemento che toglie equilibrio. Logan è una certezza, ha delle partite come tutti i grandi tiratori dove non segna mai, ma ci sono anche sfide in cui è determinante per conquistare i due punti, è un’arma troppo importante dalla panchina. Treier prova a guadagnarsi minuti, il dubbio in questo momento è rappresentato da Burnell, solo 9 minuti in campo senza tiri contro la Fortitudo, che sembra aver smarrito completamente la sua dimensione. Dopo le belle prestazioni contro Brindisi e Trento, l’ala della Florida ha 2.5 punti di media nelle ultime 4 partite con 1/12 dal campo e poca presenza, da lui ci si aspetta un’inversione di tendenza in un ruolo molto delicato soprattutto per l’apporto a rimbalzo che può dare l’ex giocatore di Cantù.   

Groselle e Charalampopoulos hanno segnato 28 punti in coppia nel primo tempo, solo 6 nel 2° con 4 tiri liberi, mentre la Fortitudo ha tirato con 4/7 da 3 punti nei primi 20’ e 3/17 nel secondo, cozzando contro l’aggressività e la difesa del pitturato della Dinamo