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30 Sep 2022

Difficile essere delusi o non arrabbiati, la Supercoppa è sfilata via dalle mani della Dinamo nell’ultimo minuto di gioco. È chiaro che chiunque avesse pronosticato Sassari avanti di due punti in finale a 60” dalla fine, sarebbe stato portato in trionfo da qualsiasi tifoso, ma è anche ovvio che il Banco ha avuto le armi e le possibilità per chiuderla. È mancata la zampata finale come ha detto giustamente il coach, è mancata la lucidità complice anche la stanchezza. Robinson con due partite in 24 ore dopo aver saltato 25 giorni di preparazione, Jones idem con l’attenuante ulteriore di non aver praticamente mai giocato con i compagni. In mezzo ci metti la fisicità e l’abitudine a giocare questo tipo di partite di Bologna, l’infortunio di uno dei migliori in campo, ovvero Stefano Gentile, uscito nel momento topico del match, le percentuali negative con tiri costruiti benissimo, la Dinamo va a casa con tanti rimpianti, ma…

C’è un ma grosso come una casa, la squadra di Bucchi ha dimostrato grande solidità e spirito, equilibrio, difensivamente eccellente, nel secondo tempo ha concesso solo 29 punti a Bologna, Kruslin e Dowe si sono immolati, Jones ha dimostrato di essere in grado di fare la differenza anche nella propria metà campo, Onuaku ha spazzato via rimbalzi e piazzato un paio di stoppate pazzesche. Bendzius è il solito straordinario killer. Il livello raggiunto dal Banco a fine settembre nonostante infortuni, assenze e allenamenti a ranghi ridotti ha già prodotto dividendi importanti. Squadra che gioca insieme, che reagisce, che non molla mai, certo ci sono state delle palle perse ingenue e un finale thrilling; senza bonus non sono stati commessi falli su Pajola prima e su Mickey dopo, però quello che ha fatto intravedere il Banco è roba già altamente competitiva.

Una grossa occasione persa ma anche la consapevolezza del lavoro svolto e della bontà delle scelte fatte. Il calendario è terribile, con due partite sul groppone la Dinamo si appresta a rendere visita a Varese per l’esordio in campionato. Squadra frizzante, aggressiva, che gioca a tanti possessi e tira 40 volte da 3 punti, non sarà facile così come affrontare Malaga mercoledì prossimo nella prima di BCL con gli spagnoli designati per poter arrivare in fondo alla manifestazione. Negli occhi e nella mente rimangono quei maledetti ultimi 57” ma se si rimane obiettivi e si analizza il contesto, le due partite, la situazione in cui ci arrivi e come, Sassari ne esce da sicura vincitrice, questa squadra ha la possibilità di divertire e divertirsi e di essere comunque competitiva nel mare magnum milionario della serie A.