Salta al contenuto principale
03 Nov 2011

Classico appuntamento con la presentazione avversario a cura dell'assistant coach Paolo Citrini. La Sidigas Avellino sotto la lente d'ingrandimento del tecnico biancoblu

Lupi dentro il campo. Nonostante i problemi avuti fuori dal campo, che non andiamo assolutamente né a toccare né a sindacare, Avellino è ormai una realtà  del campionato. Già  dall'anno scorso coach Frank Vitucci ha fatto un lavoro eccezionale, la squadra irpina ha raggiunto un equilibrio e una coesione di gruppo davvero invidiabili. In mezzo il talento e la forza di alcuni giocatori determinanti. Ha battuto in casa con autorità  Bologna e Treviso, è andata a vincere su un campo molto difficile come quella di Teramo. Avellino si candida insomma ad essere una delle protagoniste di questo difficilissimo campionato.

Cambiano gli interpreti non lo spartito. Avellino ha perso due giocatori importanti del suo scacchiere, ovvero Troutman e Szewzick, li ha sostituiti con Golemac e Slay, ma la musica non è cambiata, lo spartito è rimasto lo stesso e i due nuovi si sono integrati benissimo tanto da risultare già  determinanti nei risultati della squadra di Vitucci. Golemac ha strappato con merito un contratto fino a fine stagione, mentre Slay ha impattato subito alla grande con 15 punti di media e 5 rimbalzi in 20' (4/5 da tre). Insomma se Avellino voleva delle risposte le ha ottenute e soprattutto le ha ottenute il campionato: è una grande squadra.

Il giocatore con il fuoco dentro. Mi piace tantissimo per il suo atteggiamento, per come difende, per come attacca, per l'energia che trasmette ai compagni e mette nella partita. Taquan Dean me lo ricordo all'esordio in Italia con Biella con il suo compagno Gaines, scuola Louisville. E' un tiratore micidiale che sa fare canestro in modi molti, nelle uscite prende e tira, dalle situazioni di pick and roll o di 1c1 in isolamento: se poi va in striscia e si esalta diventa immarcabile. Sta facendo delle prestazioni eccellenti in questo inizio di campionato, ma soprattutto Dean è un grande difensore cosa assolutamente non trascurabile in un cannoniere come lui. Mette tantissima pressione, ti morde le caviglie, sarà  un bellissimo duello con Drake Diener.

Il dominatore. In questo momento è sicuramente il miglior centro del campionato, Linton Johnson è una forza della natura, corre come una gazzella, salta, stoppa, schiaccia, è fortissimo nel pick and roll con Green e prende palloni ad altezza siderali. Domina con il suo atletismo, la sua energia, la sua forza. E' in grandissima condizione, è l'uomo da fermare a tutti i costi se si pensa di poter vincere una partita. Johnson viaggia a 15 punti di media, ma soprattutto a 11 rimbalzi di media di cui 5.5 in attacco. Aiuta i compagni, chiude il centro dell'area in cassaforte e sprinta dall'altra parte pronto a chiudere il contropiede.

Gregari ma non troppo. Sono in questo momento i giocatori di contorno di Avellino, gregari sì ma assolutamente determinanti. Detto di Golemac che porta grande esperienza e saggezza cestistica, cito Valerio Spinelli al suo miglior scorcio di stagione delle ultime cinque in A1, sta giocando veramente bene, sta dando sostanza e impatto venendo dalla panchina. E poi Lauwers, un tiratore micidiale da non sottovalutare: la passata stagione ci deve insegnare quanto possa essere determinante. Anche intorno a questi 3 giocatori passano le fortune di Avellino che sta raccogliendo frutti da tutta la panchina

La ruota gira intorno a lui. Ovviamente tutto gira intorno al genio della lampada, al folletto con i pantaloncini alle caviglie e un cervello cestistico clamoroso. Johnson è formidabile ma i passaggi di Green sono pazzeschi, è il condottiero, è il maestro del bucare il pick and roll e fare tiri impossibili, per gli altri non per lui. Green è davvero un playmaker eccelso, di testa sopraffina e con grande capacità  di leggere il momento della partita e di capire come mettere i compagni nelle migliori condizioni, l'ago della bilancia.

Sassari, 03 novembre 2011

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna