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06 Oct 2010

MassimoRitorno al passato. Quella di Massimo Chessa non è certamente stata una partita come tutte le altre. Dinamo Basket-Angelico Biella, finale terzo-quarto posto al torneo «Vito Lepore» di Avellino, indicazioni tecniche in palio per i rispettivi staff tecnici, possibilità  di mettere minuti sulle gambe, test importante in vista dello start della Lega A, previsto per il fine settimana del 16 e 17 ottobre. Si trattava di un'amichevole pre stagionale, ma davanti a sé il giovane gioiello della pallacanestro sarda e sassarese, partito titolare nel quintetto di Cancellieri, aveva il suo passato più recente, la «sua» Dinamo, la squadra che lo ha lanciato nell'Olimpo del basket italiano, quella che lo ha visto crescere fra l'affetto e gli applausi del PalaSerradimigni. E' un giocatore made in Sassari Massimo Chessa, che l'anno scorso ha spiccato il volo verso la serie A chiamato proprio dall'Angelico Biella e che ora, ad un solo anno di distanza è stato raggiunto fra i giganti della palla a spicchi anche dalla neopromossa Dinamo. Ricordi e sensazioni, vecchi amici e basket si fondono nella storia. Storia che si racconterà  ancora lungo lo scorrere del campionato, quando Massimo Chessa e la Dinamo si troveranno ancora faccia a faccia.


Emozionato per questa «prima volta» contro la Dinamo?

Sicuramente si, ma penso questo sia nulla rispetto a ciò che proverò a novembre quando giocherò a Sassari davanti al pubblico del PalaSerradimigni. Ritornare per la prima volta a casa da avversario sarà  una sensazione forte, ne sono certo.


Che campionato vi aspetta?

Questa Lega A sarà  dura da affrontare, ci sono delle squadre di altissimo livello che hanno investito tanto su se stesse e sulla loro stagione.


Come ti sembra la Dinamo?

La Dinamo ha certamente lavorato bene sul mercato. Fra conferme e nuovi arrivi ha un buon roster con Travis Diener, James White e Jiri Hubalek da considerare atleti di primissimo piano


Chi hai salutato dei tuoi ex compagni di viaggio ed avventura?

Sono stato felice di riabbracciare i vecchi amici. Dal buon Mimì (Anselmi) al «drago» (il fisioterapista Simone Unali). E poi ancora Jack Devecchi, il capitano, Paolo Citrini e Luigi Peruzzu. Insomma tutta la mia vecchia Dinamo. E' stato davvero bello, lo sarà  ancora di più rincontrarli ancora a Sassari



Sassari, 03 settembre 2010

Ufficio Stampa

Polisportiva Dinamo Srl