
La Dinamo sposa la campagna Fip «Vorrei la pelle nera». Domenica giocatori e tifosi sono invitati a manifestare la loro solidarietà con un segno nero sulla pelle
I colori del basket. Nel fine settimana, è già accaduto ieri nel recupero di Lega A fra Siena e Milano, su tutti i campi italiani della pallacanestro maschile e femminile, i giocatori, i tifosi e gli appassionati sono invitati a scendere in campo con un segno di colore nero sul volto o su un'altra parte del corpo. Un gesto simbolico, frutto dell'iniziativa promossa dalla Federazione Italiana Pallacanestro che con la campagna si sensibilizzazione «Vorrei la pelle nera» (cui aderiscono Lega di Serie A, Legadue, Lega Nazionale Pallacanestro, Legabasket Femminile, Usap, Giba e Aiap) ribadisce fermamente e con convinzione il suo no al razzismo, in riferimento all'increscioso episodio capitato a Abiola Wabara, giocatrice di colore e Nazionale in forza al Bracco Sesto San Giovanni. La Dinamo del presidente Luciano Mele e dei suoi soci, lo staff tecnico e l'intero roster subito e senza alcuna esitazione hanno sposato appieno l'idea ed il senso della campagna
Il Dinamo pensiero. La squadra apprende in una riunione informale a bordo campo dell'invito a prendere parte all'iniziativa promossa dalla Fip. E' coach Meo Sacchetti a parlare al roster assieme ai suoi assistenti, Ugo Ducarello e Paolo Citrini, ed al direttore sportivo Luigi Peruzzu. Il biasimo al razzismo è unanime, la Dinamo scenderà in campo con segni neri e bianchi ben visibili sulla pelle, ma il ragionamento e la riflessione vanno oltre e passano per una condanna del razzismo a 360°, che passa per discriminazione legate al colore della pelle, alla nazionalità , al sesso ad ogni singolo «pretesto» che possa dar adito a violente, riprovevoli e necessariamente evitabili manifestazioni che tendano ad evidenziare in modo scorretto le differenze. «La gente si interroga sul perché si fanno certe manifestazioni, sul senso che hanno e sull'utilità delle stessa. Io dico che è giusto farle, va bene, ma altrettanto giusto e credo anzi doveroso per evitare di cadere in una sterile ipocrisia, che alle parole seguano i fatti – afferma convinto coach Meo Sacchetti -. E' assurdo che il razzismo si manifesti nel mondo del basket, condanno l'episodio capitato a Abiola Wabara, ma purtroppo non è isolato, basta pensare a Myers per esempio, gliene dicevano di tutti i colori. Domenica noi ci saremo perché siamo contro il razzismo, ma mi auguro fermamente che tutto non finisca domenica perché certe manifestazioni vanno bloccate all'origine, certi individui vanno isolati, per legge e dalla legge».
L'iniziativa. L'idea è nata in seguito agli insulti razziali rivolti ad Abiola Wabara. Partendo dalla piena solidarietà doverosa ed espressa alla persona ed all'atleta, la Fip ha scelto di chiarire e dichiarare ad alta voce che le istituzione sportive e il basket italiano sono contro ogni tipo di razzismo, invitando atleti e tifosi a prendere posizione in merito con un piccolo ma significativo gesto. Il basket è sempre stato caratterizzato dalla multirazzialità . I giocatori stranieri e di altre etnie hanno, nel tempo, permesso al nostro sport di crescere e di affermarsi, per questo la Federazione chiede a tutte le componenti del movimento ed agli appassionati di colorare la propria pelle con un segno nero, ben visibile, in rappresentanza dei colori di tutte le etnie, per sentirci tutti uguali».
Il messaggio. «VORREI LA PELLE NERA per potermi riconoscere al fianco di Abiola Wabara come un fratello, come una sorella, e farle sentire tutta la mia solidarietà . VORREI LA PELLE NERA per capire fino in fondo il suo dolore, lo sdegno e la frustrazione che la assalgono. VORREI LA PELLE NERA per essere come lei e gridare al mondo la nostra voglia di libertà . VORREI LA PELLE NERA per non essere come loro, per non confondermi con loro, per sentirmi, io si, diverso da loro. VORREI LA PELLE NERA, rossa, verde, gialla. Vorrei avere la pelle di tutti i colori dell'anima, perché ciಠnon accada pi๻.
Sassari, 15 aprile 2011
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl