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Operazione rilancio
30 Jan 2023

È una Dinamo napoleonica che può passare dall’altare alla polvere nel giro di due partite, anche se la risposta data contro Pesaro è di quelle importanti, sia dal punto di vista della prestazione che dal punto di vista della coesione di squadra, dell’unità e della voglia di continuare a combattere e metterci grande energia.

Match perfetto approcciato nel migliore dei modi, disinnescato Abdur-Rahkman da un grandissimo Kruslin, limitato Cheatam nel momento del break con Treier alle calcagne, spettacolo offensivo con contropiede, costruzione di tiri con i piedi per terra e 1vs1 al ferro per mettere in difficoltà gli esterni di Pesaro, Moretti su tutti.

Sassari ha dato spettacolo come contro Brindisi, ma alzando la fisicità e il livello difensivo, ha tenuto in scacco il 2° miglior attacco del campionato che viaggiava a quasi 90 punti di media, una grande conquista. Stephens ha toccato tutti in palloni dietro, ha vinto il duello con Kravic, ha preso rimbalzi offensivi preziosi trasformati in triple aperte.

Bucchi ha avuto coraggio nell’allungare le rotazioni, ha creduto nei suoi ragazzi che l’hanno ripagato con il break decisivo, Chessa, Raspino e Gentile hanno traghettato il Banco nel 2° quarto, dimostrando di essere un esempio in campo per spirito e voglia di lottare, Dowe, Jones e Kruslin hanno scavato il solco con le loro giocate.

Ogni tanto ci si arrabbia per i falli, ma Jamal è un assoluto talento di rara bellezza cestistica, il suo palleggio arresto e tiro è da cineteca, ormai marchio di fabbrica della sua capacità di essere offensivamente devastante, 19 punti in 18 minuti.

In questo campionato l’ultima vince con la prima, tutti possono battere tutti, vince chi ha più fame, più energia, più connessione di squadra, la famosa chimica di cui si parla tanto, la chiave è quella per una striscia di vittorie. Tutti dicono, adesso bisogna essere continui, ma la Dinamo ha vinto le ultime 3 partite su 4 (5 delle ultime 8) tra l’altro con squadre che in questo momento non tutti vorrebbero incontrare, dominando e facendo spettacolo. Rimane il rimpianto per il match con Brescia, ma il duro lavoro paga e i ragazzi stanno rispondendo nel migliore dei modi.

Bucchi sapeva che era una stata una settimana di allenamenti straordinari, sapeva che la sua squadra aveva gli occhi giusti e voleva alzare il proprio livello, nella prima parte di stagione ci sono stati tanti problemi, infortuni, personaggi particolari, emergenze, ieri la Dinamo è andata oltre, anche senza il suo faro Robinson ha lanciato un segnale chiaro, se siamo questi possiamo competere con tutti.

La strada è lunga ripida e tortuosa, Scafati mette dentro un pezzo da novanta come Hannah, Milano l’ex NBA Napier, Trieste firma un califfo come Terry, Venezia forse prende Gamble, tutti fanno extrabudget importanti, la Dinamo deve sempre fare il passo secondo le proprie possibilità, una società sana è fondamentale, bisogna resistere anche senza Robinson, le prossime due trasferte a Trento e Brescia sono di quelle toste toste, ma se questa è Sassari può davvero mettere in difficoltà qualsiasi squadra.

I conti si fanno sempre alla fine, ma nonostante tutti i problemi e un campionato dove tutti spendono, crescono e diventano molto competitivi, Dowe e Jones hanno dimostrato di non essere “bufale” di mercato, anzi stanno facendo vedere quanto di buono si diceva di loro, Kruslin sta giocando il miglior basket della sua carriera, Bendzius è sempre sul pezzo, Treier e Gentile possono essere due recuperi chiave, insieme a Stephens che può essere un grande team player. Se poi Chessa, Raspino e soci riescono a dare questi minuti di battaglia e qualità, la Dinamo come dice coach Repesa diventa completa.