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12 Apr 2016

Alla scoperta del quarto giocatore che calcherà il parquet il prossimo 14 maggio nella All Star Legends night. Dopo Bonino, Bini e Picozzi ufficiale la presenza di Peter Ezugwu.

È stato a Sassari una sola stagione, quella 2008/2009, vestendo la maglia Dinamo con il gruppo che, guidato da Demis Cavina, ha sfiorato la promozione nella massima serie. Peter Ezugwu, classe 1976, bronzo di Riace di oltre due metri, non ha mai interrotto la sua storia d’amore con la Sardegna. Sebbene adesso viva in America, occupandosi a tempo pieno del suo progetto Future Stars International Enterprises, dedicato all’organizzazione di camp sportivi internazionali dedicati i piccoli atleti, Peter resta uno dei tifosi d’eccezione del Banco, del quale vive appassionatamente -seppur da lontano- le vicende. Attraverso i social network Ezugwu esprime spesso il suo amore per la Dinamo, scrivendo anche nei gruppi dei tifosi biancoblu, come il suo ex compagno di squadra Jason Rowe. Peter ha concluso la sua carriera cestistica nel 2012, dopo un passaggio a Imola e Casalpusterlengo, ma è rimasto profondamente legato alla Sardegna: durante questa stagione ha più volte manifestato il suo sostegno al club, soprattutto nei momenti critici, con messaggi sempre positivi e propositivi. Ezugwu è un uomo-Dinamo per eccellenza, uno che ha nel Dna il significato e la filosofia biancoblu. Come spiegato da lui all’indomani dalla polemica accesa nel post Coppa Italia: “Ho vinto il mio primo scudetto con la Dinamo _si legge nel suo post su Facebook_ è vero non ero in campo e non ho mai giocato con la squadra che ha vinto a Reggio Emilia. Ma in Legadue ho fatto parte della squadra che ha portato avanti, come già succedeva da oltre vent’anni, la filosofia della società. Ho lavorato con delle persone che hanno sempre messo al primo posto il rispetto per maglia, e grazie al duro lavoro hanno iniziato a collezionare successi. Quell’anno siamo arrivati fino in finale ma abbiamo perso”. L’immagine impressa nella memoria dei tifosi, e di tutti quelli che erano presenti quel famigerato 8 giugno 2009, di gara 4 tra Dinamo e Soresina è la palla rubata da Troy Bell a Jason Rowe e l’ex di giornata Aguiar che si porta a casa la retina della promozione. Da quel momento in poi però la Dinamo ha preso la rincorsa per inseguire il suo sogno, sogno che è diventato realtà: “La Dinamo non ha fatto quello che generalmente fanno alcuni, cioè mollare _spiega ancora Ezugwu_ No, ha cercato di migliorare ancora, cambiando un paio di cose e lavorando ancora più duramente e l’anno successivo ha conquistato meritatamente le Serie A. Da lì il lavoro è proseguito puntando sempre più in alto, con una città entusiasta e sveglia, con la fame di basket che è dilagata in un’sola intera. La cultura Dinamo è sempre stata quella di trovare giocatori che ci credessero e fossero disposti a lottare per vincere. E hanno vinto. Il Banco ha vinto perché tutti sono stati disposti a sacrificarsi per i propri compagni, il vero spirito dello sport è quello che questa società rappresenta. Una società che, nonostante le delusioni, ci ha sempre creduto e ha sempre lavorato cono onore e rispetto per arrivare a vincere”.

Welcome back, Peter! Peter Ezugwu non vede l’ora di indossare ancora una volta la maglia Dinamo e segue con entusiasmo il count down alla All Star Legends Night. “Ho dei ricordi incredibili dell’anno a Sassari _racconta_ lì ho capito il vero spirito sportivo e come mettere il cuore quando si gioca, l’estremo rispetto per l’avversario. A Sassari ho trovato persone splendide, che semplicemente amano il basket e rispettano il prossimo”. In questi anni di lontananza a Peter è mancato moltissimo “il mare, la spiaggia, anche durante l’inverno e con la pioggia. Credo che prima della partita me ne andrò a Stintino, da solo, come facevo al tempo. In spiaggia da solo per trovare la pace e la concentrazione. Ma non è l’unica cosa che mi è mancata in questi anni, anche il vostro cibo non scherza! E non vedo l’ora di poter bene una bella Ichnusa ghiacciata”. Sicuramente il ritorno di Peter sarà graditissimo dal popolo biancoblu che instancabilmente lo acclama su Facebook: perché far parte del mondo Dinamo significa questo, essere parte di qualcosa per sempre, nonostante il tempo e la distanza. Non importa se hai indossato la maglia biancoblu (o biancoverde o amaranto) per una sola stagione, se quella filosofia ti è entrata nel sangue sarà tua per sempre.

All Star Legends night. Il 14 maggio al PalaSerradimigni l'appuntamento è immancabile per tifosi e appassionati nostalgici e non solo: sul parquet di piazzale Segni una incredibile squadra di leggende che hanno fatto la storia del club biancoblu sfiderà una formazione di veterani dell’Alba Berlino. Sabato 14 maggio il match sarà tra le Dinamo Sassari Legends e l’Alba Berlino Veterans in una notte all’insegna della storia e dell’amore per la palla a spicchi.

La nostra storia, la nostra forza. La Dinamo Banco di Sardegna conosce bene il suo oltre mezzo secolo di storia e non dimentica chi, in questi 56 anni, ha contribuito con sudore, carisma e agonismo a rendere grande il club. Tanti giocatori sono passati per Sassari, qualcuno ha fatto della Sardegna la sua casa, qualcuno ha lottato duramente per portare il nome della propria città nell’Olimpo del basket nazionale, qualcuno ha dedicato tutto se stesso in una sola stagione in maglia Dinamo, quando ancora i colori societari erano l’amaranto e, dopo, il bianco e il verde. La società non dimentica nessuno di questi uomini, di questi eroi, e vuole rendergli il giusto merito nella prima stagione con il Tricolore cucito sul petto.

 

Sassari, 12 aprile 2016

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna