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08 Mar 2022

Era tanto che sognava una serata così, ha passato dei momenti difficili, la gavetta in A2, la crescita, il titolo di miglior italiano dello scorso campionato, poi l’infortunio, i playoff giocati stringendo i denti, il recupero, la riabilitazione, le prime partite difficili, la confidenza, il ritmo partita. Aveva già dato dei segnali confortanti nelle ultime uscite, la vittoria di Venezia, la partita in casa con Brindisi, ma la serata di Trento rimarrà per un po’ di tempo nella mente di Ousmane Diop. Non contano tanto le statistiche, comunque buonissime, 10 punti, 9 rimbalzi (di cui 6 offensivi), 16 di valutazione, che gli valgono il titolo di Manì MVP della settimana, conta il modo in cui il centro di origine senegalese è stato in campo. Personalità, concretezza, straordinario in difesa su Williams, tuffi in campo, recuperi, presente sugli scarichi, in campo nel finale anche con 4 falli, forse la miglior partita di sempre di Ousmane con la maglia Dinamo.

 

Lui apre con il suo enorme sorriso che conquisterebbe chiunque, si applica, lavora sodo in allenamento, cerca di essere al massimo della condizione per poter rendere al 100%, non è il classico atleta di colore che salta come un matto e poco altro, è intelligente, capisce il gioco, sa come muoversi. Aveva due grossi handicap, il non aver mai giocato veramente in A1 e la condizione fisica che soprattutto per lui conta tantissimo. Sta iniziando a mettere insieme questi due aspetti che per lui sono fondamentali, l’esperienza e la crescita atletica, il risultato non sarà sempre quello di domenica. Ci sarà Bilan, dovrà uscire dalla panchina e farsi sempre trovare pronto, ma a 22 anni, di formazione italiana, lungo, l’oggetto in questione è merce rara, vale la pena avere avuto pazienza e vale la pena avercela ancora perché la Dinamo si può ritrovare in casa un pezzo di futuro.

 

Sassari, 8 marzo

Ufficio Comunicazione Dinamo Banco di Sardegna