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13 Apr 2013

Dodicesima giornata di ritorno al PalaSerradimigni: la Dinamo di coach Meo Sacchetti affronta la Virtus Acea Roma, mentre sull'Isola esplode la primavera

 

Benvenuti sull'Isola. La Sardegna apre ancora una volta e con piacere le sue porte al basket dei giganti in questa terza annata vissuta dalla Dinamo Banco di Sardegna alla ribalta del massimo campionato italiano con la preziosa aggiunta della storica esperienza vissuta in Eurocup e della semifinale raggiunta alle Final Eight di Milano. Si aprono, per la quattordicesima volta in regular season 2012-2013 le porte del PalaSerradimigni, e contemporaneamente anche quelle di un'Isola che mostra la sua bellezza primaverile e si prepara all'estate. E' questo quindi un ospitale invito rivolto ai protagonisti in maglia Virtus Acea Roma, ai dirigenti romani, al roster di coach Marco Calvani ed all'intero staff tecnico, ma anche e soprattutto ai supporter giallorossi che, scelto di seguire il club in questa trasferta oltre Tirreno, abbiano anticipato o magari posticipato la partenza per scoprire l'Isola con qualche giorno in più a disposizione. Momenti di grande basket da vivere sugli spalti, certo, ma anche opportunità  di scoperta di un territorio come quello sardo, ospite che accoglie e soddisfa sguardo e aspettative di chi lo vive.

 

Scoprire la Città . Ottimizzare i tempi ed il week end per sfruttare anche una pur breve permanenza e visitare la Città  di Sassari: questo il possibile obiettivo. Un breve viaggio alla scoperta di piazza d'Italia, della caratteristica piazza Azuni, della storica piazza Tola o delle piccole e caratteristiche piazzette del centro cittadino, fra monumenti come la fontana di Rosello ed edifici come palazzo Ducale o palazzo Sciuti, fra chiese ricche di fascino e intrise di tradizione come il Duomo o Santa Maria, ed ancora il Museo Sanna, il tutto perdendosi magari in un centro storico da scoprire a caccia di ristorantini tipici o scorci d'altri tempi, passando per le «passeggiate» lungo via Roma o viale Italia. Il tutto ad un passo dalle colline e dal mare di Platamona, da Stintino ad Alghero (imperdibile un assaggio di ricci di mare consumato magari sulla spiaggia con lo sguardo rivolto al mare o al mercato del pesce), dalla sabbia di spiagge ancora incontaminate a località  capaci di soddisfare lo sguardo del visitatore.

 

Primavera sarda.Un'Isola che è ricca bellezza e storia, che come prezioso scrigno conserva intatte le sue tradizioni, momenti di vera, sentita e forte condivisione che dal nord al sud della Sardegna affascinano i sardi e i viaggiatori che anno dopo anno scelgono di essere coprotagonisti sulla scena. La primavera esplode in terra sarda, viatico alla splendida estate isolana, a mesi caratterizzati da feste e appuntamenti imperdibili e da rosso sul calendario. Dalla Cavalcata Sarda alla festa di Sant'Efisio, passando per S'ardia di Sedilo e la Corsa degli Scalzi di Cabras nell'oristanese, la «Faradda» dei Candelieri di Sassari e «Sa Essida» di Ploaghe e Nulvi (tradizione presente anche a Iglesias) ed ancora «Su Redentore» di Nuoro. Solo alcuni esempio delle numerose e sfaccettate feste di Sardegna che giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, animano il territorio isolano, occasioni per entrare a contatto con un mondo che sa vivere il suo presente ma non dimentica mai il suo passato, che si ritrova all'ombra di un Candeliere e veste i suoi costumi, per ribadire un forte ed immutato senso di appartenenza che rende unici momenti e rituali.

 

Appuntamenti del week end. Dal 12 al 15 Aprile si celebrano i festeggiamenti in onore di Sant'Antioco Martire, protettore dell'isola e santo patrono della Sardegna.La festa viene celebrata anche il 1 Agosto, in ricordo della dedicazione della chiesa e per il ringraziamento del raccolto, e il 13 Novembre, il giorno della morte del santo. La Sagra, la cui origine viene riportata al 1615, viene aperta con la sfilata de Is coccois. Per l'occasione le donne preparano dei pani di semola detti Coccois de su Santu, decorati con motivi floreali e piccoli uccelli e ornati con frammenti di carta dorata. Le celebrazioni proseguono con la sfilata delle traccas e dei costumi folcloristici che giungono da tutta l'isola e si snoda lungo le strade del paese a seguito del simulacro del Santo, seguite da eventi e appuntamenti da non perdere. Su Pai Arrubiu è una sorta di panettone. Interessante anche il week end in programma a Tuili (13 e 14 aprile) in occasione della sagra de Su Pa(n)i Arrubiu. Un piccolo civraxiu fatto con tanta uva passa e zafferano, da cui il nome. Nato come ex voto, questa specialità  tuilese è legata ad un ‘antica tradizione. Veniva confezionato il secondo lunedì dopo la Pasqua in occasione della festività  in onore di Sant'Antioco: uno dei padri della Chiesa che nel paese dei cavallini della Giara, ha sempre goduto di grande devozione. I malati che avevano fatto dei voti portavano questo pane in chiesa per farlo benedire e per ringraziare il Santo per una grazia ricevuta.

 

Contatti e info. Maggiori informazioni riguardo l'offerta turistica e le opportunità  regalate dall'Isola ai suoi visitatori sono disponibili sul sito www.sardegnaturismo.it (i link ai siti internet della Regione Sardegna sono comunque presenti in forma di banner sulla piattaforma internettiana della Dinamo Banco di Sardegna), che offre una vasta gamma di notizie, curiosità  e indicazioni su come vivere e visitare l'Isola.

 

 

Sassari, 13 aprile 2013

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna