
Fra storia del basket e passione biancoblu i bambini dello storico istituto scolastico cittadino hanno regalato il loro abbraccio ai giocatori del Banco di Sardegna
Tuffo nel passato. Via Enrico Costa a Sassari, ore 11:00: l'appuntamento è di quelli che contano, si tratta di un incontro con la storia della Città , con la storia del basket sassarese, con il presente della Dinamo Banco di Sardegna e con il futuro della Città stessa. Le scuole elementari e dell'infanzia di San Giuseppe, appartenente al secondo circolo didattico del dirigente scolastico Angelo Fara (807 iscritti fra i due plessi di scuola primaria ed i due plessi di scuola dell'infanzia), sono il teatro in cui il fascino di ciò che è stato si unisce al domani rappresentato dai bambini sui banchi, il tutto legato a filo doppio dalla passione e dall'entusiasmo che hanno generato ed accompagnano il presente biancoblu. Sul campetto della scuola cittadina la Dinamo aveva mosso i suoi primi passi, grazie ad un gruppo di ragazzi raccontati da istantanee d'epoca, e negli spazi dell'antica scuola la Dinamo del presidente Stefano Sardara è voluta tornare oggi, là dove tutto era cominciato 51 ani fa, il tutto sotto lo sguardo attento di giornalisti, obiettivi fotografici e telecamere.
Storia e basket. Con Angelo Fara a fare da padrone di casa, l'evento organizzato grazie all'impegno del presidente del consiglio di istituto Roberta La Mattina, già dirigente del florido settore giovanile Dinamo, in collaborazione con la referente motoria Anna Maria Loriga, è andato in scena in una cornice suggestiva e particolare, impreziosita ulteriormente dalla visita ad una classe del 1936, perfettamente ricostruita negli arredi, corredata di oggetti e registri d'epoca, animata da un piccolo e sorridente gruppo di piccoli allievi che, per l'occasione, sono stati premiati dal vice sindaco di Sassaro Gavino Zirattu, presente anche l'assessore allo sport del comune Alessio Marras, con dei libri per un elaborato in cui erano chiamati ad immedesimarsi in scolari di fine anni ‘30. Il tutto fra gli applausi di Travis Diener e compagni, mentre “Jack†Devecchi sfogliava con i bambini i libri ricevuti in regalo e con foto di gruppo finale assieme ai giganti.
Dinamo a San Giuseppe. In via Enrico Costa stamattina c'era una nutrita pattuglia di giocatori della Dinamo Banco di Sardegna di coach Meo Sacchetti, accompagnata per l'occasione dal presidente Stefano Sardara e dal direttore sportivo Federico Pasquini. Con loro anche due dei tecnici del settore giovanile biancoblu, Emanuele Rotondo e Nicola Bonsignori, anche loro parte in causa dato che le scuole del secondo circolo, San Giuseppe e Porcellana prestano spazi e palestre proprio al lavoro del vivaio Dinamo, oltre al fatto che alcuni dei bambini presenti sono protagonisti proprio in maglia biancoblu. Al trasferimento in palestra, ad attendere i giocatori, una vera ovazione, fra applausi, cori e salti testimonianza dell'affetto che anche i pi๠piccoli sostenitori hanno nei confronti dei beniamini della palla a spicchi.
Le parole. Il dirigente scolastico Angelo Fara: “La nostra è una scuola molto importante, ha avuto come alunni fra gli altri il sindaco e il presidente della Provincia, oltre a tante altre generazioni di sassaresi. Perchà© oggi festeggiamo con la Dinamo? Perchà© la squadra è nata proprio qui 51 anni fa, e perchà© ci sembrava giusto raccontare e vivere in questo modo il profondo legame di San Giuseppe con la Città e la sua massima espressione cestistica. Siamo onorati di avere come ospiti il presidente Sardara e i suoi giocatori, e il tutto è dimostrato anche dalla felicità dei nostri bambiniâ€. L'assessore allo sport Alessio Marras: “Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul cosa significhi la Dinamo per la Città di Sassari basterebbe guardare i volti di questi bambini e l'entusiasmo trascinante che li anima al cospetto della squadra. Un momento emozionante vissuto in un luogo ricco di storia, che testimonia come la Dinamo sia entrata ormai a far parte del dna di Sassariâ€. Il vicesindaco di Sassaro Gavino Zirattu: “Porto a voi il saluto del sindaco Gianfranco Ganau, che non è potuto essere presente ma che avendo frequentato questa scuola ha un legame del tutto particolare con l'istituto. Voi bambini dovete essere orgogliosi di frequentare questa scuola, ancora di pi๠perchà© proprio nel campetto qua fuori è nata la Dinamo, fenomeno sociale di enorme importanza. Il mio augurio è che possiate far bene, nello sport e nello studio, come amministrazione sarà nostro compito far sଠche questo possa accadere nel migliore dei modiâ€. Il presidente Stefano Sardara: “Oggi penso di essere realmente al massimo della soddisfazione possibile, Vedere cosଠtanti bambini carichi di cosଠtanto entusiasmo mi rende veramente felice ed orgoglioso di essere qua con voi. Questa scuola ha visto crescere persone importanti ed ha celebrato la nascita della Dinamo, qui con noi fra l'altro c'è uno dei giocatori di quella prima squadra – Bruno Sartori, cui va il meritato plauso della platea -. Voi siete il futuro e vi auguro di viverlo nel migliore dei modi. Per il momento vi lascio i giocatori, potete chiedere loro autografi, foto e strette di mano: sono a vostra disposizione per tutto il tempo che sarà necessarioâ€.
San Giuseppe. Nata nel lontano 1936, la scuola primaria di San Giuseppe ha mantenuto invariato l'alto livello di attenzione dedicato alla formazione dei ragazzi. Il presente offre fra gli altri corsi di pratica musicale e multimedialità informatica, approfondimenti in tema di cultura e lingua sarda, educazioni ambientale e alimentare oltre, chiaramente, ad una vasta scelta di attività sportive con diverse società ad operare negli spazi dell'istituto: la Dinamo per il basket, la Puntovolley, la Abbicଠminivolley e la Uisp con il progetto nessuno escluso. Informazioni sul sito www.secondocircolo.it
Il centro minibasketAnticipo del sabato al palazzetto: sotto le telecamere di LA7 la Dinamo affronta la corazzata da Eurolega Bennet. Sempre attivo il servizio babyparking
Il match. Seconda giornata del girone di ritorno al PalaSerradimigni di Sassari. Domani alle 16:10, anticipo del turno di Lega A e diretta televisiva sulle frequenze dell'emittente esclusivista LA7, sul parquet di piazzale Segni i padroni di casa della Dinamo Banco di Sardegna affronteranno in una complessa e affascinante sfida al vertice la corazzata Bennet Cantù, team di punta del campionato italiano impegnato anche sul versante Eurolega, allenata dal più volte nominato tecnico dell'anno Andrea Trinchieri. Un grande pomeriggio di basket da vivere in piazzale Segni al fianco degli uomini di coach Meo Sacchetti, freschi di vittoria in trasferta sulla Novipiù Casale Monferrato e con in tasca il biglietto per la storica prima volta alla Final Eight di Coppa Italia di Torino.
Cantù. Nella seconda metà degli anni '30 nasce l'Associazione Pallacanestro Cantù. La B arriva nel 1952, l'anno dopo è serie A. Gli anni ‘60 sono quelli dell'esplosione della palla a spicchi in Italia, dell'esordio in biancoblu di Charlie Recalcati, del “muro di Cantù†e del primo storico scudetto con Boris Stankovic in panchina (1968). Si affaccia al basket Pierluigi Marzorati, lo sponsor Forst si lega ai due successi in Coppa Korac mentre è ancora tricolore, conquistato stavolta sul parquet del mitico “Pianellaâ€. L'album dei ricordi è ricco, passa dalla vittoria sul Real Madrid in Intercontinentale al successo in Coppa delle Coppe, sino all'arrivo di “Crazy Horse†Neumann. Cantù con il vate Valerio Bianchini alla guida e un giovanissimo Antonello Riva in campo vince un altro scudetto (1981), poi a Colonia supera il Maccabi e sale sul trono d'Europa, ripetendosi la stagione successiva contro Milano. Dopo tanti trionfi Cantù attraversa un periodo di alti e bassi e solo nel 1991 alza al cielo una nuova Coppa Korac. Dopo due anni è amara retrocessione in A2, parentesi che dura poco e che riconsegna al massimo campionato una delle sue protagoniste. Sono anni difficili, poi Pino Sacripanti diventa head coach e in Lombardia arrivano Thornton, Mc Collough e Stonerook. Il sogno ricomincia. Nel 2003 è Supercoppa italiana, da Cantù passa Luca Dalmonte, quindi arriva coach Andrea Trinchieri: quarto posto, semifinale scudetto e qualificazione alle coppe al primo tentativo, secondo a fine regular season e finalista playoff e in Coppa Italia la scorsa stagione, habitué del titolo di allenatore dell'anno conquistato al termine degli ultimi due campionato. Riconfermato alla guida tecnica di Cantù dal neo presidente Anna Cremascoli, guida una Bennet in parte rinnovata ma assolutamente competitiva ed all'altezza, pensata per essere terzo incomodo (forse anche qualcosa di più) nella lotta fra Siena e Milano, con giustificate ambizioni da Eurolega e Lega A.
Verso il soldout. I biglietti utili ad assistere al match domenicale fra Dinamo e Bennet Cantù sono esauriti in ogni ordine di posto nei settori gradinata C e D e nei distinti A e B. Restano ancora pochissimi posti disponibili in tribuna centrale A e B e nelle tribune laterali.
Taccuino. Arbitreranno l'incontro i signori Roberto Chiari, Mauro Pozzana e Emanuele Aronne (segnapunti Paolo Brughitta, cronometrista Silvia Farci, 24 secondi Emanuele Cannas ). Gli uffici della sede di viale Umberto 46 saranno aperti domani mattina dalle 10:00 alle 12:00. Il botteghino di piazzale Segni, per consegna accrediti, pass stampa e tagliandi ospiti, aprirà alle