Oggi, festa degli innamorati, è stato chiesto al popolo biancoblu di raccontare il proprio amore per la Dinamo e per la palla a spicchi.
Come da tradizione il 14 febbraio si festeggia San Valentino, gli innamorati e l’amore in ogni sua forma. E quale forma è più pura di quello per la propria squadra del cuore e per la palla a spicchi? Amore e passione per questo sport straordinario che giorno dopo giorno ci regala emozioni ed esperienze uniche. Attraverso i canali social ufficiali della Dinamo Banco di Sardegna questo pomeriggio è scattato il sondaggio: qual è la cosa più folle che avete fatto per amore della Dinamo? E il popolo biancoblu, come sempre, ha risposto presente.
Un amore a tinte biancoblu. “Restare a Veroli quattro giorni per far si che tutto quello che sta succedendo ora diventasse possibile. Ci siamo presi la promozione e da allora solo pazzie” racconta Ornella. L’amore di Imma per la Dinamo invece ha spaventato i vicini: “Dopo un urlo di gioia per un canestro da tre di Logan il vicino mi ha bussato per sapere se mi sentissi bene”. Viaggio nel tempo per Giovanni: “Se parliamo di storia penso alla serie A2, esordio di Dallas Comegys: l’ho vissuto in prima persona seduto vicino a Flavio Tranquillo che, facendo la telecronaca per Koper Capodistria, l’ha soprannominato l’elicottero”. C'è Gian Paolo che ha fatto l'abbonamento pur vivendo a Roma: "Cerco di vedere più partite possibile" ci spiega su twitter.
Ci sono centinaia di storie che raccontano sacrifici, chilometri fatti nel cuore della notte da ogni parte della Sardegna per vedere i giganti giocare. Sveglie all’alba per fare la fila nella speranza di conquistare i biglietti per assistere ai playoff dello scorso anno. Partite seguite in nave, in macchina, in pullman, con ogni dispositivo elettronico possibile: "Ho guidato da Macomer a Sassari con il tablet sul cruscotto per vedere gara 7 di semifinale contro Milano" racconta qualcuno. Urla di gioia, brividi, lacrime, emozioni.
Emozioni che solo chi vive il mondo della palla a spicchi può comprendere e sentire. Perché l’amore per la pallacanestro e per la Dinamo è qualcosa che forse è difficile spiegare a parole, ma che è dentro chi lo vive, sottopelle, e non esce più.
Sassari, 14 febbraio 2016
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna