
Dopo oltre tre quarti di bella battaglia cestistica la Montepaschi piega la resistenza di una Dinamo Banco di Sardegna presente ma pesantemente limitata dai falli
La scena. Prima uscita del 2012 al PalaSerradimigni per la Dinamo Banco di Sardegna che caricata dal successo da trasferta conquistato lo scorso 3 gennaio sul campo dell'Angelico Biella torna in piazzale Segni per affrontare il top della pallacanestro italiana ed europea: la Montepaschi Siena. Sassari e la Sardegna rispondono presente al richiamo del grande basket di Lega A, regalando alla scena un palazzetto esaurito in ogni ordine di posto, freccia in più affidata all'arco di coach Meo Sacchetti ed al suo roster che fra le mura amiche trova anche nell'energia degli spalti la forza per giocare al meglio anche con avversari di riconosciuta qualità e blasone. I pluricampioni d'Italia biancoverdi, allenati dal tecnico della Nazionale Simone Pianigiani (che in agosto potrebbe tornare a Sassari proprio sulla panchina del team azzurro), arrivano in Città dopo il ko rimediato contro Pesaro, forti di un organico che nonostante gli infortuni è e resta qualitativamente e numericamente di livello assoluto. La curva espone lo striscione «Welcome to hell» titolo di una coreografia pensata e organizzata ad hoc con tanto di fiamme e scenografia a tema, presente anche il doveroso appello per la cooperante sarda Rossella Urru, nell'intervallo l'Under 13 di coach Emanuele Rotondo si presenta al pubblico, tribuna stampa affollata e fotografi pronti allo scatto: è palla a due, si comincia.
L'epilogo. Alla fine della giostra, dopo 40' minuti intensi in cui per oltre tre quarti il PalaSerradimigni ha coltivato un piccolo grande sogno senza pressioni né tensioni di sorta, gli spalti si sono fermati ad applaudire i loro beniamini, testimonianza d'affetto e civiltà anche per gli avversari, il tutto nonostante una sconfitta diventata pesante nel punteggio solo in un finale ormai privo di spunti e motivazioni. La Dinamo ha perso contro i campioni d'Italia della Montepaschi Siena per 71-95, gravata di falli e limitata nel suo reparto lunghi, con Easley e Plisnic costretti a lunghi tratti alla panchina e Andersen a colpire in area colorata nonostante i positivi sforzi fatti dall'ex Siena Metreveli e da Hosley (8 rimbalzi per lui). Sassari perde ma il suo pubblico la applaude, perché anche nella sconfitta, tutto sommato ascrivibile a bilancio, è vicino alla sua squadra deciso a spingerla con energia verso il prossimo impegno, il match di Venezia.
Il match. Non c'è Aradori nel roster biancoverde, Sacchetti ritrova Easley dopo la sindrome influenzale che lo aveva afflitto negli ultimi giorni ma ha un Travis Diener non al meglio della condizione fisica e in dubbio sino a pochi istanti prima del match. Schiacciata di Easley per il 4-2 Sassari, Siena prova a scattare con i liberi di Mc Calebb (6-10), Andersen costringe Easley al secondo fallo e sul parquet fa il suo ingresso il giovane e positivo Metreveli, ex di turno con Man-Drake Diener e il non entrato Lechtaler. Plisnic è in gran serata, Moss si conferma solito brutto cliente, rotazioni per i due coach, il parziale Montepaschi è da 6-0 e sul 20-26 suona la sirena che chiude il primo quarto. Devecchi firma il -4 Sassari, fallo e tecnico a Thornton (3°), quattro liberi biancoblu regalano il pareggio a quota 26, Hosley sorpassa (28-26) con Siena a rifugiarsi nel timeout. Il palazzetto esplode, mentre sul parquet è pioggia di bombe dai 6.75, ma il tentativo di Drake Diener è respinta dal ferro e all'intervallo è 42-49. Tripla di Rakocevic, quarto fallo in rapida successione per Easley e Plisnic in un PalaSerradimigni sempre più indiavolato. Per Sassari si fa dura sotto le plance. Sacchetti gioca la zona, Travis Diener punisce dalla distanza (53-56), il Banco è vivo ma Siena è solida sotto e profonda in panchina. Il break da 10-0 chiuso da Stonerook lancia la fuga biancoverde (53-66), il 5-0 Dinamo rilancia l'inseguimento sassarese. Il sipario sull'ultimo quarto si apre sul 60-68. la Dinamo è gravata di falli e perde anche Easley, prova a restare in scia ma Siena approfitta magistralmente della situazione e fugge via sino al 75–91 che stoppa il match ma non fiacca spirito ed orgoglio.
Le parole. Coach Meo Sacchetti: «Dico che loro sono indubbiamente i più bravi e che sono molto profondi nel roster. Contro di loro serve grande intensità per tutti i quaranta minuti, ti costringono ad un dispendio di energie fisiche e mentali molto pesante. Tu bruci le tue energie e intanto ti confronti con una fisicità di altro livello, a cui non siamo abituati e che abbiamo pagato. Non parliamo dei falli, tutti avete visto la partita. Chiaro che con i lunghi out siamo stati un po' condizionati. Noi siamo Sassari, ce ne ricordiamo e soprattutto sappiamo che ci siamo guadagnati il meritato rispetto ovunque. Sul piano fisico era davvero tosta stasera, abbiamo cercato di fare quel che potevamo, Travis era in forse sino ad un quarto d'ora dal match. Gran bella atmosfera al palazzetto, noi, come sempre andiamo avanti». Coach Simone Pianigiani: «Grande attenzione messa in questa gara dai miei ragazzi, in un match contro un avversario che per caratteristiche poteva essere complicato da affrontare, soprattutto ora che non stiamo attraversando un buon periodo. Ripeto un segnale di attenzione importante, dato contro un'ottima squadra giocando una partita lucida in cui siamo rimasti in controllo, attenzione che forse ci era mancata nelle ultime uscite. La squadra ha reagito agli stimoli, siamo primi da soli ed ora pensiamo alla trasferta di Bologna».
Sassari, 08 gennaio 2012
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna